Orlando: ripristiniamo il testo originario dell’art.119 della Costituzione

Nazzareno Orlando, consigliere comunale, (Tèl)  ricorda con una nota la sua iniziativa relativa al ripristino testo originario dell’articolo 119 della Costituzione da discutersi mercoledì 12 Marzo al Consiglio Comunale di Benevento.

“Nella prossima seduta del Consiglio comunale oltre alla discussione relativa al Town Center Management richiesta dall’opposizione per dibattere in aula del possibile sviluppo economico, commerciale ed occupazionale della nostra città, vi sarà anche un Ordine del Giorno che ho ufficialmente presentato nell’ultima riunione dell’Assise.
Esso sostanzialmente porta la seguente intestazione: “Ripristino testo originario articolo 119 della Costituzione”. L’iniziativa lanciata a livello nazionale intende porre il Mezzogiorno al centro del dibattito che il nuovo Governo dovrà a breve affrontare.
Premesso, infatti, che per volontà quasi unanime dei gruppi Parlamentari, la Camera dei Deputati ed il Senato si accingono ad esaminare importanti modifiche della Carta Fondamentale ivi compresa quella del Titolo V, rilevato che l’articolo 119 della stessa Carta testualmente recitava: “Per provvedere a scopi determinati, in particolare per valorizzare il Mezzogiorno e le isole, lo Stato assegna a singole regioni contributi speciali…”, sottolineato che nel 2001 in nome di un regionalismo esasperato lo stesso veniva trasformato, eliminando ogni riferimento al Mezzogiorno e, infine, considerata la attuale situazione economico-sociale che ha addirittura allargato il divario tra il Nord e il Sud, ho ritenuto di dover favorire l’iniziativa tesa a ripristinare il testo originario.
Gli Ordini del Giorno, infatti, saranno presentati da tutti i rappresentanti istituzionali che aderiranno in tutti gli enti territoriali per far, dunque, voti alla Camera ed al Senato affinché sia reintrodotto il testo originario che fu approvato nel 1948.
La discussione in Consiglio e l’auspicabile approvazione saranno, dunque, anche l’occasione giusta per dibattere in aula di temi che escono dalla routine del quotidiano (troppo legata oramai a sterili polemiche su avvicendamenti assessoriali, lotte intestine e bilancini correntizi) ma che, anche quando gli argomenti sono strategici per la città, resta troppo spesso condizionata dalle appartenenze e dalla poca voglia di guardare seriamente al futuro”.

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