Provincia: lunedì convegno su “Riordino dell’assetto amministrativo italiano” presso la Sala “Vergineo” del Museo del Sannio

La Provincia di Benevento organizza un convegno dibattito sul riordino delle Istituzione locali che governano il territorio per presentare la proposta della Società Geografica Italiana denominata: “Riordino dell’assetto amministrativo italiano”.L’iniziativa si terrà lunedì 10 febbraio 2014, a partire dalle ore 17.00, presso la Sala “Gianni Vergineo” del Museo del Sannio di Benevento, in piazza Matteotti.

Museo del Sannio

I lavori saranno aperti dall’introduzione del prof. Filippo Bencardino, vicepresidente della Società Geografica Italiana.

Interverranno poi il prof. Ernesto Mazzetti, docente universitario di geografia politica ed economica; il prof. Tommaso Chiacchio, docente universitario di diritto urbanistico; il prof. Ugo Baldini, esperto di pianificazione territoriale; ed il prof. Sergio Botti, presidente della Società Geografica Italiana.

Prima delle conclusioni del prof. Aniello Cimitile, commissario straordinario della Provincia di Benevento, è previsto un dibattito con la deputazione parlamentare europea, nazionale e regionale del Sannio che è stata invitata a partecipare alla manifestazione.

La Società Geografica Italiana ha pubblicato la ricerca “Riordino dell’assetto amministrativo italiano” con l’obiettivo di fornire materiali di riflessione, di confronto e di valutazione per ben impostare un’operazione di riordino e di razionalizzazione dell’assetto amministrativo italiano. Nello specifico, il testo riassume le vicende che hanno portato all’attuale configurazione del ritaglio amministrativo e le pulsioni riorganizzative alle quali è stato via via sottoposto, le quali hanno generato nel tempo svariate risposte, ma non già progetti organici di adeguamento. Nella seconda parte, si caratterizzano i fondamenti delle attuali delimitazioni amministrative dell’Italia per confrontarli con il “modello” che va configurandosi nell’Unione europea, fondato su una ripartizione territoriale che risponde all’omogeneità funzionale, alle coalizioni di attori, ai valori urbani. Si sostiene conseguentemente la tesi secondo cui la nuova delimitazione amministrativa dovrà legittimarsi integrando fra loro la dimensione globale dei processi economici e il radicamento territoriale delle identità, delle specializzazioni, dei contesti patrimoniali e culturali. L’obiettivo è infatti quello di perseguire fini collettivi, ovvero efficienza economica, coesione sociale, inclusione.

Confrontando i fondamenti dell’ipotesi elaborata già sul finire del ventesimo secolo e la più recente proposta governativa del disegno di legge Delrio, si definiscono i fondamenti di metodo e le linee guida che dovrebbero guidare l’elaborazione di una proposta di riordino del ritaglio amministrativo.

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