Fondazione Gerardino Romano: mercoledì l’incontro con la poetessa Rita Pacilio

Mercoledì 12 marzo, alle ore 18.30, la Fondazione Gerardino Romano, presso la sede sociale di Piazzetta G. Romano 15, Telese Terme (BN), accoglie Marco Bellini e Lino Angiuli. All’evento, coordinato dal prof. Felice Casucci e dalla poetessa sannita Rita Pacilio, si approfondiranno tematiche riguardanti la poesia e il suo percorso nella contemporaneità.

Parteciperà Diana Battaggia, responsabile per la poesia della casa editrice milanese “La Vita Felice”, il cui nome già evoca innumerevoli suggestioni letterarie, da Seneca ad Ernest Hemingway. Partendo dal libro di Marco Bellini, Sotto l’ultima pietra” (La Vita Felice, 2013) ed estrapolando brani dal lavoro di Lino Angiuli, L’appello della mano” (Nino Aragno Editore, 2012), si svilupperà un dialogo sull’atto fondativo del disporsi po-etico oggi. Le due raccolte che si presentano costituiscono occasioni di un confronto straordinario, trattandosi di piccoli gioielli di un immacolato ricomporsi, nel verso, di questioni pubbliche (“un campo profughi”, piuttosto che “i morti di guerra”) e private (fatte di “orto”, “briciole di pane” e “silenzio” o d’altro, apparentemente altro, come “campanili in pasta di mandorla amara”). Il testo Sotto l’ultima pietra: si disancora, “seguendo l’acqua” dell’Adda (un fiume di “vite portate via”, che restituisce “la voce dei morti”), dalla sua “radice” fino quasi a Cremona, dove “un altro nome veste la nervatura”; s’insedia, “sotto l’ultima pietra”, tra “la roccia e l’asfalto”, la “tangenziale est di Milano all’altezza di Corvetto” (ed è lì che “stupisce l’equità degli astri disponibili al decoro sopra la fanchiglia del labirinto, i sentieri che interrompono l’armonia dei rifiuti”), le case di Blera, o all’angolo di San Vittore; si rivela, nel “DNA” dei luoghi e dei gesti elementari, universali, nelle “geometrie liquide” (“le forme geometriche fissate nelle conchiglie”), nella “biblioteca”, sui “rondoni”, al “semaforo”, dinanzi alle “case”, tutto avvinto da una fantasiosa “incertezza che ride nelle strade”. Il testo L’appello della mano: si dedica, con mani dai “cento occhi”, ad una madre “fontana di parole”, passando per Re Lear (“uno che, per esperienza dei propri dolori, sa compiangere quelli degli altri”), in cerca di una nuova “pace” del cuore; si misura, come il peso di “un sorriso a fondo perduto”, affrontando il valore “sacro del respiro nostro”, non tradendo niente della “potatura di memorie promesse”; si consuma, come “un tascapane di sillabe buone”, o come “cicale aggrappate alla controra”, in un’eterna metamorfosi di colori ardenti; si ripete, nelle “orazioni settimanali”, con ritmi aerei di sprigionamento metrico, senza preconcetti e senza comandi; si sfila, dalla catena dell’inverosimile, come gocce di rugiada da un fiore, divenendo una femminilità, “un paradiso alla volta”; si contorce, in qualche “pozzo nero”, allorquando finiscono “i concerti di grano”, nei dintorni geografici di una pietà “nascitura dagli steli”, visceralmente umana; si ferma, “quaggiù”, nella consecutività numerica dello sguardo, che scorre il “calendario di domani quel calendario alla luce del sole che sopraggiungerà a giudicare le voci vecchie eppure quelle nuove amen”.

Tutti i video relativi agli incontri settimanali sono visibili sul sito della Fondazione (www.fondazioneromano.it), nella Sezione “Mercoledì culturali”.
Marco Bellini è nato in Brianza e tuttora vi risiede. Sue pubblicazioni sono: Semi di terra, LietoColle, 2007; la plaquette Attraverso la tela, 2008; per le Edizioni Pulcinoelefante la poesia Le parole, 2008; la plaquette E in mezzo un buio veloce, Edizioni Seregn de la memoria, 2010; Attraverso la tela, La vita felice, 2010, Sotto l’ultima pietra, La vita felice, 2013. Sue poesie hanno ottenuto riconoscimenti in diversi concorsi e sono presenti in numerose antologie, su blog e riviste di settore.
Lino Angiuli è nato e vive in provincia di Bari, dove ha diretto per la Regione Puglia un Centro di servizi culturali. Collaboratore della RAI, di periodici e quotidiani, ha fondato e diretto alcune riviste letterarie, tra cui, attualmente, il semestrale «incroci». Ha pubblicato numerosi libri in lingua italiana e dialettale. Tra gli ultimi: Catechismo, Manni, 1998; Daddò daddà, Marsilio, 2000; Un giorno l’altro, Aragno, 2005; Vivo Babylonia, LietoColle, 2007 (premio Pascoli 2008 per la poesia dialettale).

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