“Sant’Agata Città in Festa” esultante riuscita per la manifestazione.

Una festa  ‘sentita e partecipata’ da tutti i santagatesi.

Sant'Agata de'Goti piazza Duomo

L’evento – si legge nella nota dell’amministrazione comunale – si è chiuso ieri sera con il fantastico concerto di Sal Da Vinci seguito dagli spettacolari fuochi pirotecnici che hanno sancito la conclusione della festa per questa seconda, riuscitissima, edizione. Poche ore prima, nel tardo pomeriggio, prendeva invece il via la “Strasopportico” tradizionale gara podistica, giunta alla 33° edizione, che, quest’anno, ha visto la partecipazione di ben 200 atleti provenienti da diverse regioni d’Italia.

“Volevamo una festa che fosse ‘sentita e partecipata’ da tutti i santagatesi e così è stato, ha commentato il sindaco Carmine Valentino. Abbiamo messo in campo una organizzazione frutto della collaborazione tra questa Amministrazione Comunale e tutte le realtà associative territoriali, sulla scorta del successo del format dello scorso anno.

Sant’Agata Città in Festa è stato un evento low budget perché al Comune è costato solo 3600 euro, circa il 60% in meno rispetto al 2013 ed è stato finanziato, per la restante parte, con contributi volontari di molti cittadini e con le indennità di una mensilità del Sindaco, della Giunta e del Presidente del Consiglio Comunale”.

Festa di Sant’Agata per i santagatesi ma anche per i turisti che, a migliaia, hanno preso d’assalto la città anche per una irrinunciabile visita alla scoperta delle sue bellezze storico-architettoniche.

“Sant’Agata, ha concluso il primo cittadino, nonostante la complessa fase storico-economica e la incessante crisi, risulta in controtendenza, rispetto al resto del Paese, in merito ai dati sui flussi turistici, che sono in costante crescita.

Ciò anche grazie all’impegno del Governo cittadino e ad una incessante azione, essenzialmente finalizzata ad ottimizzare le esigue risorse disponibili, attraverso scelte coraggiose ed innovative. Nonostante questo va ancora arricchita e potenziata l’interazione tra pubblico e privato, lavorando sul miglioramento della cultura dell’accoglienza.

Una cultura del “welcome” essenziale per chi viene a visitarci e che gli operatori del settore ed i cittadini devono saper interpretare al meglio, affinché i feedback dell’utenza siano sempre più positivi e soddisfacenti.

Sono convinto che, con la collaborazione di tutti, associazioni, istituzioni, cittadini, si possa rappresentare e promuovere un patrimonio comune, consolidando vocazioni importanti come, ad esempio, quella dell’archeologia ma anche della conservazione e promozione delle tradizioni locali, delle manifestazioni popolari e delle festività religiose.

Un patrimonio da leggere ed interpretare anche in prospettiva economica ed occupazionale come risorsa fondamentale per il territorio”.

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