Apice: arrestate quattro persone sorprese mentre stavano rubando inerti fluviali

I Carabinieri hanno fatto ripristibare lo stato dei luoghi evitando in tal modo il danno ambientale lungo gli argini del fiume Miscano.

Nel corso dei servizi di osservazione e controllo del territorio, questa mattina i Carabinieri della Stazione di Paduli, in località Tignano Alto nei pressi del fiume Miscano, che segna il confine tra la provincia sannita e quella irpina, traevano in arresto quattro persone tutti dipendenti di una società per la lavorazione del calcestruzzo di Apice.
I quattro, infatti, venivano sorpresi mentre con due autocarri ed un escavatore stavano prelevando abusivamente e senza rispetto per l’ambiente inerti fluviali dall’alveo del fiume.
Si tratta di Michele Pignone 52enne, Franco Maurizio Mirra 54enne, Francesco Giangregorio 28enne e Angelo Tucci 43enne, tutti della provincia di Benevento.
Nel corso degli accertamenti si appurava altresì che l’approvvigionamento di tale materiale, circa cinquecento quintali di pietrisco, che sarebbe servito per la miscelazione e la preparazione del calcestruzzo, rappresentava un maggior guadagno in quanto la materia prima veniva acquisita a costo zero.
I Carabinieri al fine di evitare ulteriori danni all’ambiente hanno poi fatto ripristinare lo stato originario dei luoghi, attraverso il deposito del materiale asportato sull’alveo del fiume Miscano con l’utilizzo di una pala meccanica.
Dell’avvenuto arresto è stata notiziata la Dottoressa Felaco, della Procura della Repubblica di Benevento, che ha disposto nei loro confronti la sottoposizione al regime degli arresti domiciliari, e dovranno così rispondere di concorso in furto aggravato di materiale inerte fluviale in danno di alvei fluviali.

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