Gestione post-mortem discariche, Giulia Abbate scrive a Romano:“Già abbiamo dato, nessun onere nelle tasse dei cittadini sanniti”

 “Dopo l’enorme danno ricevuto, il Sannio non può subire anche la beffa di pagare per i rifiuti degli altri”. La consigliera regionale Giulia Abbate (PD) ha così manifestato disappunto all’assessore Giovanni Romano a venti giorni da un’importante scadenza prevista dalla Legge Regionale n. 5 del 24 gennaio 2014 “Riordino del servizio di gestione rifiuti urbani e assimilati in Campania”.

Giulia Abbate PD

L’articolo 12, secondo comma, prevede che “per riequilibrare su base regionale l’onere derivante dalla gestione post-operativa delle discariche e dei siti di stoccaggio provvisorio di rifiuti, la Regione predispone, entro il 30 settembre di ogni anno, il piano di riparto dei relativi costi in base al numero degli abitanti di ogni singolo ATO. Ciascuna Conferenza d’ambito in sede di definizione delle tariffe tiene conto della quota attribuita dal piano di riparto al proprio ATO”.
Decisione confermata proprio di recente dall’assessore durante l’incontro con i lavoratori del Consorzio Unico di Bacino per la vertenza relativa all’invaso di Tre Ponti a Montesarchio.
“Consegnerò già da domani all’assessore Romano – annuncia la presidente della Commissione Trasparenza – la richiesta formale di esentare i cittadini della provincia di Benevento dal pagamento di qualsiasi onere che sia riconducibile alla gestione post mortem delle discariche e degli stoccaggi di ecoballe. Il nostro territorio non può sopportare l’ultimo affronto che suona come uno schiaffo. Nonostante il Sannio abbia dovuto ingoiare migliaia di tonnellate di immondizie del napoletano e del casertano, le nostre Istituzioni locali sono state lasciate sole a gestire l’emergenza del percolato. La Provincia di Benevento, con fondi propri e cioè dei cittadini sanniti, sta fronteggiando il rischio dell’inquinamento del terreno e delle falde acquifere. Questo vale anche per i siti di Sant’Arcangelo Trimonte, Serra Pastore a San Bartolomeo in Galdo, Casalduni e Fragneto Monforte.
La legge di riordino prevede autonomia e solidarietà, ma non possiamo essere danneggiati due volte. La Regione azzeri prima problemi che non sono nati qui, e poi potrà parlare di pianificazione. Se i sanniti dovranno pagare un solo centesimo delle loro tasse per ripulire l’immondizia degli altri, il Partito Democratico farà le barricate. Se necessario, sono pronta a convocare un’audizione in Commissione. Spero vivamente che l’assessore Romano voglia cogliere la gravità della situazione”.

Stampa articolo Stampa articolo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *