Viespoli : “A proposito del (mancato) raddoppio della “Benevento – Caianello”

E’ stato necessario un impegno politico e istituzionale straordinario per inserire l’opera nella legge “Obiettivo” come infrastruttura di interesse nazionale – spiega Viespoli in una nota.

“E’ stato necessario un lavoro di quotidiana attenzione – afferma Viespoli – per far approvare nel 2006 dal pre-Cipe e dal Cipe, a cui ho partecipato direttamente, un primo finanziamento di 110 milioni.

E’ stato necessario un pressing continuo su Regione e Governo per individuare il secondo necessario finanziamento di 90 milioni con il Piano per il Sud. Ed è stato altresì necessaria una forte attività di collaborazione con il ministro Passera perché la “Telesina” fosse considerata tra le priorità nazionali nel Def del Governo Monti.

E’ bastato il governo Letta; sono stati sufficienti pochi mesi ai ministri e ai parlamentari del territorio, cioè all’on. De Girolamo e all’on. Del Basso De Caro, per azzerare il lavoro di anni.

Si è partiti con il Decreto del fare e si è completato il disegno con la Legge di Stabilità.
Isolato e inascoltato, avevo denunciato che con l’emendamento Boccia – Sisto si rischiava non l’accelerazione ma la cancellazione dell’opera. E in ogni caso, si evidenziava il cambio di approccio, il ritorno alla cultura dell’appalto pubblico, con gli stralci e i lotti funzionali che hanno contrassegnato la storia infinita delle “incompiute” italiane.

Con l’emendamento del governo Letta-Alfano, di fatto, si definanzia il raddoppio e si stabilizza l’incertezza.

I suddetti ministri e i parlamentari del territorio, per così dire, cioè l’on. De Girolamo e l’on. Del Basso De Caro, in occasione dell’emendamento al Decreto del Fare, si precipitarono a rivendicare il risultato, con sprezzo dell’intelligenza, della logica, del buon senso e del ridicolo.
Oggi tacciono. La consapevolezza del Nulla.”

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