Rinvenuto nei boschi di Ceppaloni un tartufo bianco del peso di 286 grammi

Il sindaco di Ceppaloni Claudio Cataudo ha portato in visione stamani al Commissario straordinario della Provincia di Benevento Aniello Cimitile un tartufo bianco del peso di 286 grammi rinvenuto nei boschi di quel Comune.

Alla presentazione, avvenuta nella Rocca dei Rettori, sede della Provincia, erano presenti il presidente emerito della Corte dei Conti Luigi Giampaolino ed il presidente dell’Asea ed ex consigliere provinciale Alfredo Catuado.

Il sindaco, nel presentare orgogliosamente uno dei prodotti migliori della sua terra, ha voluto ricordare che, fino a pochi anni addietro, il tartufo di Ceppaloni era quasi sconosciuto tra i suoi stessi compaesani e che lo stesso veniva recuperato dal terreno da parte di cavatori forestieri che poi lo rivendevano altrove, spacciandolo magari come proveniente da città riconosciute e famose per la ricchezza tartufigena.

Questa pratica, ovviamente scorretta sotto molti punti di vista, appartiene però al passato, ha precisato Cataudo a Cimitile. Il sindaco ha fatto riferimento infatti alla presa di coscienza di molti cittadini di Ceppaloni circa le qualità esclusive presenti nel proprio territorio e al loro impegno nell’attività di cavatori di tartufi: del resto, nel frattempo, sono intervenute norme a tutela del prodotto (mediante ad esempio il rilascio del cosiddetto “patentino”).

Il sindaco ha peraltro ricordato che il Comune di Ceppaloni, il 6 ottobre del 2011, è stato riconosciuto come area di produzione del tartufo bianco, il primo Comune campano a potersi fregiare di tale titolo, mentre in precedenza un altro Comune della stessa Regione era stato riconosciuto, primo in assoluto, come zona di produzione del tartufo nero.

La tracciabilità della provenienza del tartufo bianco di Ceppaloni, ha aggiunto il sindaco Cataudo, costituisce non solo una garanzia per il consumatore, ma anche un motivo di vanto per il territorio. A tale proposito Cataudo ha assicurato il Commissario Cimitile che la sua Amministrazione sta profondendo ogni sforzo per la costituzione di una Associazione dei cavatori del tartufo bianco di Ceppaloni affinché nelle forme giuridiche più appropriate, si possa giungere ad una definitiva tutela del prodotto stesso. Il sindaco ha inoltre informato il Commissario Cimitile che è sua intenzione aprire l’Associazione anche ai Comuni viciniori, egualmente interessati dalla presenza di questo tubero nel proprio sottosuolo, al fine di assicurare, attraverso queste sinergie, ad una maggiore tutela del prodotto. Questa azione, ha detto ancora il sindaco di Ceppaloni, consentirà di assicurare al territorio una aggiuntiva fonte di reddito, ma anche una occasione per portare avanti iniziative di valorizzazione e riscoperta a più ampio raggio delle altre qualità esclusive del territorio stesso: i suoi beni artistici, storici, monumentali architettonici, dell’artigianato e dell’agrolimentare.

Il sindaco di Ceppaloni, in questa ottica, ha infine chiesto al Commissario della Provincia un intervento per un miglior controllo del territorio a tutela della ricchezza tartufigena ed ogni iniziative utile di coordinamento con gli altri enti locali perché sia sempre di più valorizzata questa produzione.

Il Commissario Cimitile, preso atto delle dichiarazioni del sindaco Cataudo, ha assicurato sia il completo appoggio ed incoraggiamento della Provincia, che, nei limiti del possibile, ogni iniziativa capace di garantire il successo del richiesto coordinamento. Il Commissario infine ha comunicato al sindaco che il ricavato della vendita del tartufo sarà devoluto alla Caritas diocesana.

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