Sono tanti gli eventi che la XXXIV edizione di Città Spettacolo propone per domenica 15 settembre.

Ancora una domenica all’insegna dello spettacolo e quindi ancora una domenica all’insegna di “Benevento Città Spettacolo”.


Doppio appuntamento, alle 16.00 e alle 18.00, per ‘Raccontami Benevento:Pensa’, un progetto di Giulio Baffi e Giovanni Petrone per performances d’attori ed autori ispirate alla storia di Benevento ed alle sue architetture con Peppino Mazzotta, drammaturgia a cura di Rosario Sparno.
“Il 20 agosto del 1943 iniziarono i bombardamenti che distrussero il centro storico di Benevento. Durarono circa un mese.Insieme alle vittime e agli edifici, anche la memoria ha rischiato di venire sepolta. Dalla cripta del Duomo Beneventano, che pure fu distrutto in quei giorni, ascoltiamo un invito a ricordare, a non smarrire tutto. A non dire mai più: E’ cosa e niente”.
L’ingresso con ticket gratuito per un numero massimo di 40 persone, sarà in distribuzione in loco a partire da un’ora prima dell’inizio dello spettacolo.
Alle 19.00 nella Chiesa di Sant’Agostino, ancora una prima nazionale, ‘Sogno d’amore ubriaco’, studio su Otello – una storia d’amore per la regia di Campolo e Pavone, in collaborazione con Festival Benevento Città Spettacolo e con Ex Asilo Filangieri, Tourbillon Teatro e o.n.g. Teatri
“La celebre opera shakespeariana affrontata attraverso un nuovo ed originale punto di vista. Iago e Otello, qui capovolti anagraficamente, si fronteggiano in uno scontro generazionale tra giovani e adulti, che in controluce diventa il racconto di un insanabile conflitto tra figli e “cattivi” genitori. Un viaggio poetico tra le urla straziate di voci afone, ci accompagna verso un finale che riserva una sorprendente svolta al corso degli eventi. Un finale che regala una possibile redenzione ai protagonisti della tragedia. Una possibile luce in ciò che avrebbe potuto essere, ma non è stato”.
Al Teatro De Simone, alle 20.00, “MatriMoro”, una produzione Manovalanza-ex Asilo Filangieri, per la regia di Adriana Follieri che ha curato il laboratorio di preparazione al Convitto Nazionale. “MatriMoro è il frutto di un progetto di ricerca iniziato da Manovalanza nel Luglio 2011 rivolto ai giovani attori e danzatori del Sud Italia e alla generazione dei loro nonni.
Lo spettacolo utilizza più linguaggi: teatro, danza, fotografia e video-documentazione, intrecciando sulla scena giovani attori professionisti e gli anziani di Benevento coinvolti nel laboratorio teatrale integrato MatriMORO. L’oggetto/soggetto della ricerca è la relazione tra i trentenni e gli ottantenni, ovvero noi e i nostri nonni. Le due generazioni, messe di fronte alle ardenti problematiche contemporanee – famiglia/crisi/precarietà/fede – ne svelano le dinamiche conflittuali e le profonde vicinanze. Base drammaturgica è la vicenda biblica di Caino e Abele, archetipica storia di amore e odio, generatrice di tutte le future dinamiche an-affettive e familiari, che si estendono dal luogo casa a quello paese.
Alle 21.00, al Mulino Pacifico, “Mangiare e Bere. Letame e Morte”, produzione Interno 5 con Alessandra Fabbri, drammaturgia, spazio scenico, luci e regia di Davide Iodice.
“E’ un lavoro di teatro e danza per danzatrice sola. Sola per la verità non è mai, tranne che per il suo corpo stesso: con esso, difatti, e con il racconto, il ricordo, espressi nel movimento ma anche nel verbo, Alessandra Fabbri costruisce un intero mondo sul palcoscenico. Un mondo animato, nella prospettiva etimologica di anima-ae: giacché è un mondo animale, inteso nel suo significato più stretto, di bestia, e nel suo senso totale, di essere vivente. E’ nel cambio continuo di prospettiva tra donna e animale, dallo scambio tra di loro, e nella terzietà del rapporto con il pubblico che si realizza Mangiare e Bere. Letame e Morte: uno spettacolo che conferma la poetica di Davide Iodice. Che si interroga sul senso dell’attorialità. In cui si trovano tutti gli elementi che sono propri al regista e di cui sono costellati i suoi lavori corali, qui precipitando in una persona, un corpo, una voce, un punto”.
All’Arco del Sacramento, alle 22.00, “A.R.E.M.Agenzia Recupero Eventi Mancanti”, prodotto da Compagnia Elena Vanni con il sostegno produttivo di Residenza Idra, in collaborazione con La Corte Ospitale, con il contributo di Fondazione Cariplo e il sostegno di Fondazione ASM e Provincia di Brescia, da un’idea di Elena Vanni e Raimondo Brandi, di e con Francesca Farcomeni, Noemi Parroni, Elena Vanni, collaborazione artistica e drammaturgica di Raimondo Brandi e Elena Dragonetti.
“A.R.E.M. è un’Agenzia di Recupero Eventi Mancanti ideata e gestita da tre donne che per sopravvivere al presente, come vere e proprie chirurghe del tempo, offrono ai clienti la possibilità di rivivere ricordi del passato, previa compilazione di un semplice questionario della memoria. Il primo servizio di felicità pret-à-porter che garantisce risultati immediati e sicuri in un presente dominato da paure, incertezze e precarietà. Manca un’ora all’apertura dell’agenzia. Le tre sono impegnate negli ultimi preparativi prima dell’inaugurazione. Sono emozionate ma pronte, si sono allenate per giorni nel recupero dei ricordi e tra poco arriveranno i primi clienti. Funzionerà l’agenzia? Che senso ha recuperare il tempo? È sufficiente rivivere un evento del passato per rimontare il film della propria vita? E quali sono, se ce ne sono, gli effetti collaterali?”.

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