Unione Provinciale Cisal Benevento : Vicenda Amts di Benevento

Ancora una volta l’ AMTS di Benevento non ha convocato alle ultime riunioni sulle problematiche aziendali, i rappresentanti della FAISA-CISAL.

 

Mario Lepore, Segretario Provinciale della FAISA-CISAL, esprime tutto il suo dissenso e rabbia per il comportamento che l’AMTS sta attuando nei confronti della Federazione da lui rappresentata, denunciando la scorrettezza, messa a punto dall’azienda per il comportamento antisindacale, richiamando l’art. 28 della Legge 300/1970.

Egli precisa : ” La continua mancata convocazione al tavolo della trattativa della FAISA-CISAL, mi ha indotto, supportato dal Consiglio Provinciale di Federazione ad attuare la Procedura di Raffreddamento nei confronti dell’AMTS ai sensi delle Leggi 146/1990, 83/2000 e s.m.i., con esito negativo. Successivamente, – prosegue Lepore –  è stato dato l’avvio ad una richiesta di conciliazione, presso la Prefettura di Benevento ed, al momento, siamo in attesa di essere convocati a discuterla. Ma ciò premesso, il problema impellente, che oggi attanaglia l’azienda è, la mancata corresponsione dello stipendio di marzo 2013 ai 93 dipendenti che, visto saltare qualsiasi  ipotesi di accordo economico con il Comune, chiedono cosa accadrà per il futuro imminente ? Inoltre, dato che i conti correnti dell’AMTS risultano pignorati presso terzi, in che modo l’azienda acquista il carburante agli autobus per farli circolare ? E ancora, la vicenda  del parcheggio di Porta Rufina quanto incide sull’economia aziendale ?  Ecco, – conclude Mario Lepore – credo che queste problematica siano il punto di partenza al tavolo di trattativa.

A sostegno di Mario Lepore, interviene il Segretario Generale della Confederazione Provinciale CISAL Domenico Forgione :” È deludente e culturalmente basso il livello di tale comportamento aziendale. Siamo nel 2013, in un era tecnologicamente avanzata, ove la cultura ha un livello alto ed, assistere a comportamenti antisindacali che, con buona probabilità, potevano essere considerati tali alla fine del 1800 quando, la rivoluzione industriale era appena nata. Oggi ci pongono in uno stato di sconforto, – ha esordito Forgione – tale comportamento, oltre ad offendere i più elementari canoni di un corretto confronto democratico ed istituzionale, esclude dal dialogo la rappresentanza dei lavoratori iscritti alla CISAL, che possono e vogliono dare un contributo adatto ad affrontare le problematiche aziendali esposte da Mario Lepore. Leggiamo dalla stampa – continua Forgione – delle dimissioni da parte del presidente Luigi D’Arienzo dall’azienda ma, penso che ciò sia insufficiente. A mio avviso, visto e considerato che l’AMTS ha delle grossa difficoltà anche economiche, alle dimissioni del presidente devono aggiungersi quelle di tutto il C.d.A., il quale ha dimostrato di non saperle gestire. Se c’è da ridurre i costi, penso che, da parte del Comune aver due municipalizzate, è deleterio e costoso. La logica impone una soluzione utile che è l’accorpamento in un unica municipalizzata sia l’ASIA che l’AMTS, tagliando così sui costi dei due C.d.A che né formerebbero uno solo e, non sull’eliminazione dei tickets mensa ai lavoratori.”

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