Ugl Trasporti : polemizza sui tagli per l’Azienda dei Trasporti Pubblici

Ancora una volta, l’Amts ed i suoi dipendenti si trovano ad affrontare pesanti problematiche quotidiane.

La Ugl Trasporti ha espresso il proprio dissenso in virtù dei tagli praticati al Bilancio dell’ Azienda in una nota inviata al sindaco, al presidente ed al direttore dell’Amts nonché ai componenti del Consiglio di Amministrazione.
“Era da tempo, ormai – si evince dalla nota – che nell’aria circolavano voci in merito ai tagli indiscriminati senza logica e senso che il Comune di Benevento doveva apportare all’interno dell’azienda.
Oggi, purtroppo, quelle che sembravano essere solo voci di corridoio si sono tramutate in vere realtà.
Siamo consapevoli del momento di crisi che il Trasporto Pubblico Locale sta attraversando in tutte le Regioni italiane, ma il dato allarmante che più ci preoccupa è il taglio di circa un milione di euro che il Comune di Benevento, quale socio unico della Amts, si appresta a mettere in atto entro pochi giorni dalla delibera di Giunta del 23 gennaio scorso.
Ancora una volta, l’Amts ed i suoi dipendenti si trovano ad affrontare pesanti problematiche quotidiane, grazie ai soliti padroni che, di buon mattino, si alzano e cercano di coprire i buchi di bilancio, decidendo tagli senza senso e logica “senza se e senza ma”, optando per un drastico ridimensionamento economico, pensato come unico rimedio per risolvere la questione.
E’ molto facile governare e gestire in questo modo senza preoccuparsi che all’Amts lavorano, all’incirca, cento dipendenti che vivono del solo stipendio e che, nella stragrande maggioranza dei casi, risultano essere a capo di  famiglie monoreddito, che si trovano a dover affrontare problemi quotidiani e di gestione familiare, resi ancora più gravi dalla situazione nazionale di recessione economica che la nostra Italia sta vivendo.
Ciò che vogliamo dire al nostro caro sindaco, agli assessori, ai consiglieri di maggioranza e di opposizione e, perché no, al nostro caro presidente, che “noi lavoratori” di sacrifici nella vita già ne abbiamo fatti abbastanza e ci siamo attrezzati da tempo anche per le acrobazie circensi.
Abbiamo appreso dagli organi di stampa l’ultimo comunicato del nostro presidente, Luigi D’Arienzo, che ha voluto elencare tutti i costi dell’azienda e il suo piano di austerity per il taglio dei contributi alla stessa da parte del Comune, omettendo di riferire, però, l’incidenza del costo della politica all’interno dell’Azienda.
Allora che senso ha  parlare di contratti di solidarietà per i dipendenti  Amts?
Caro signor presidente e consiglieri di amministrazione, i nostri stipendi sono fermi dal 2007 con contrattazioni aziendali ultime che risalgono a circa 20 anni addietro, mentre il costo della vita è vertiginosamente salito; allora la domanda che ora vogliamo porvi è la seguente: con quale criterio intendete effettuare questi tagli?
Forse, nel modo più semplice, ossia abbassando ulteriormente i nostri stipendi?
Oggi, in una fase così delicata, abbiamo senz’altro bisogno di un nuovo Piano Industriale, che coinvolga le diverse  parti sociali, nel quale discutere e risolvere di comune accordo, e non unilateralmente, le diverse problematiche aziendali.
Ma a tutto questo per arroganza e presunzione ancora non ci si arriva.
La filosofia è quella del “comando io”, “decido io”, “si fa come dico io”… ma a tutto c’è un limite!
Chi si preoccupa dei lavoratori?
Chi ha mai pensato di ascoltare le loro voci o, quantomeno, quelle degli organismi preposti dalla stessa Costituzione Italiana a rappresentarli?
Siamo ormai stanchi di subire incondizionatamente questa seria di vessazioni psicologiche!
Ribadiamo, ancora una volta, che gli stipendi dei lavoratori Amts non si toccano per nessuna ragione e con essa i diritti acquisiti, frutto di anni di dure battaglie e sacrifici, fatti di lacrime e sangue.
Di ferite, ancora non rimarginate, ne abbiamo abbastanza!
Riteniamo che l’unica strategia da mettere in atto, di fronte alla riduzione dei fondi previsti dal Comune, sia quella del ritiro immediato della delibera di Giunta del 23 gennaio o, quantomeno, una trattativa congiunta che coinvolga Azienda, Comune e Sindacati per trovare soluzioni alternative alla crisi, sia per preservare i diritti dei lavoratori che il diritto dei cittadini beneventani alla mobilità.
Pertanto, siamo pronti – conclude la nota – a mettere in atto tutte le possibili forme di lotta e di protesta, a tutela dei posti di lavoro e degli stipendi, affinché siano preservati da questi tagli”.

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