Struttura Piana Romana: vertenza Comune contro Cidec. L’amministrazione comunale costretta a rivolgersi ad uno studio legale

L’immobile era stato  fittato alla Confederazione di Roma per 2.150,00 euro al mese. Ricorso ai legali  per recuperare i canoni arretrati.

di Lino Santillo

La grande struttura di Piana Romana, costruita negli anni 2000 con i fondi del Giubileo per accogliere i pellegrini è nata sotto “una cattiva stella”. In passato l’ente comune aveva affidato tale edificio ad una società di Pietrelcina. Dopo alcuni anni destinata a ristorante, come un incanto è stata chiusa. Ci riferiamo a “zì Cosimo’s”. La causa, come più volte ha ribadito l’amministrazione comunale legata al non rispetto del canone mensile. Poi, la vertenza tra i rappresentanti di due società che si erano alternati alla guida e lo stesso Ente comune. Ovviamente, la struttura costata oltre 3 miliardi di vecchie lire è in uno stato palese di abbandono. L’amministrazione tenta in tutte le maniere di trovare un’adeguata soluzione. All’improvviso, si riesce a trovare una via d’uscita. Intanto, l’amministrazione comunale targata Domenico Masone ha tentato a più riprese la vendita, niente di tutto questo negli anni passati. Poi, la svolta, l’immobile viene fittato per 18 anni con la possibilità di acquisto da parte della Cidec di Roma. Ricordiamo che, all’interno di tale struttura per alcuni anni è stata destinata a ristorante – tavola calda con annessi servizi e parcheggio pubblico ubicato in prossimità della Cappella di Padre Pio alla contrada Piana Romana. Ricordiamo inoltre, “che l’immobile – come ha sempre – dichiarato il sindaco Domenico Masone – è compreso nel piano comunale dei beni da valorizzare mediante alienazione, approvato con deliberazione di consiglio comunale nel maggio 2018. Tale immobile era già stato precedentemente inserito nel piano delle valorizzazioni approvato con deliberazione sempre del consiglio comunale del 6 aprile 2017. Alla luce di tali adempimenti di legge, vi è stato da parte del comune un avviso pubblico, a manifestare interesse alla locazione o ad altre forme di valorizzazione dell’immobile, la Cidec (confederazione italiana degli esercenti commercianti), con sede in Roma, ha presentato la propria proposta di valorizzazione che, a seguito delle trattative tra le parti, si è concretizzata nella stipula di un contratto di locazione con opzione di acquisto che preveda l’immediata concessione del godimento dell’immobile alla parte conduttrice, a fronte del pagamento di un canone a favore della parte concedente, e con diritto della parte conduttrice di acquistarlo entro un termine determinato. Per quanto attiene la proposta avanzata dalla Cidec – rimarca il primo cittadino – vi è senza dubbio un vantaggio per l’ente, in quanto consente al comune proprietario di trattenere l’intero canone di locazione in caso di decisione del conduttore di non acquistare l’immobile, e prevede anche la manutenzione straordinaria del bene a carico del conduttore. Il canone di locazione mensile – termina il sindaco Domenico Masone – è pari ad euro 2.150,00”. Ovviamente, tale importante notizia è senza dubbio vantaggiosa per l’amministrazione comunale la quale intende “liberarsi” il più possibile dei tanti immobili di proprietà i quali rappresentano un gravoso onere per il precario bilancio dell’ente. Sono in molti a chiedersi chi sono i vertici della Cidec. Fondata nel febbraio del 1972, la Confederazione Italiana degli Esercenti Commercianti ed Artigiani e delle Attività del Terziario del Turismo e dei Servizi (Cidec) è il sistema generale nazionale e unitario di rappresentanza delle Piccole e Medie Imprese, dei loro imprenditori e delle relative forme associative. Professionalità e rappresentatività contraddistinguono la Cidec tra le organizzazioni di categoria, permettendole di far crescere in Italia e in Europa il ruolo fondamentale svolto dal commercio e dall’artigianato, rendendo le Piccole e Medie Imprese sempre più interlocutrici del sistema produttivo avanzato e della società, le cui dinamiche sono sempre in continua evoluzione. La Cidec è stata riconosciuta di rilevanza nazionale con Decreto Ministeriale del 17 marzo 1993 (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 75 del 31 marzo 1993) e opera su tutto il territorio nazionale attraverso le 270 sedi dislocate nella Penisola, isole comprese. L’attività istituzionale, articolata e composita, si esteriorizza mediante iniziative finalizzate ad approfondire i temi più importanti afferenti il comparto terziario, delle attività produttive operanti nel settore del commercio, dell’artigianato e della piccola e media imprenditoria. La Cidec, accreditata presso gli Organismi Istituzionali (Ministeri, Regioni, Province e Comuni), è presente attraverso i propri rappresentanti nei consigli e nelle giunte di diverse Camere di Commercio che, in alcuni casi, ricoprono anche la carica di Presidente. Seleziona le priorità in modo da assicurare l’azione di tutela dei propri associati proponendo gli interventi più idonei e di maggiore attualità. La Confederazione è un organismo autonomo, sindacale e di patronato, avente lo scopo di rappresentare e tutelare gli interessi dei piccoli e medi imprenditori autonomi o persone giuridiche esercenti le attività commerciali, artigianali, turistiche e dei servizi. Quando tutto sembrava filar liscio “come l’olio” altro colpo di scena. L’amministrazione comunale ha dato incarico nei giorni scorsi ad uno studio legale di Benevento per tentare di recuperare il canone di fitto non corrisposto all’ente comune per alcuni mesi. Intanto, tutto fermo. L’immobile fa bella mostra di sé in località Piana Romana, con continue incursioni notturne e versa in un palese stato di degrado. Per cui, altra “tegola” per l’amministrazione comunale che non riesce minimamente a liberarsi di tale struttura come tantissimi altri edifici presenti sull’intero territorio comunale.

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