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Presentata questa mattina a Palazzo Paolo V la 36° edizione di Benevento Città Spettacolo

Miti eroi e gente comune il tema dell’edizione di questo anno.

presentazione benevento citta spettacolo 2015

A presentare questa edizione di Benevento Città Spettacolo, l’ultima con Giulio Baffi protagonista, visto che da sua affermazione farà un passo indietro, l’assessore alla Cultura e vice Sindaco avv. Raffaele Del Vecchio e lo stesso Giulio Baffi. Manca il Sindaco per altri impegni. Apre la presentazione Raffaele Del Vecchio che esordisce dicendo: ” Giulio Baffi come al solito è riuscito a mettere in piedi dopo un anno di lavoro un programma artistico molto articolato, molto interessante, che vede da una parte una rappresentazione teatrale come solo il teatro sa raccontare e dall’altra la rappresentazione della nostra tradizione territoriale. E ciò è anche frutto della capacità di questa amministrazione comunale di ricercare e trovare luoghi nuovi dove poter articolare il programma artistico come i due nuovi punti che sono l’orgoglio della nostra comunità per come sono affascinanti. Il primo è “I Santi Quaranta” frutto della passione di nuovi quaranta santi che sono nostri concittadini che hanno trascorso settimane e settimane con tutte le temperature e con tutte le difficoltà ed hanno liberato l’intera area che è diventata un palcoscenico naturale dove si è deciso di svolgere “Raccontami Benevento” con la storia dei “Santi Quaranta”. Un altro punto della nostra città che abbiamo scoperto per merito dei monaci del Fatebenefratelli perché durante i lavori di ristrutturazione è venuta fuori un area che è stata particolarmente curata e che vi racconteremo sempre in “Raccontami Benevento” con la storia che c’è stata in questo sito. Altra novità importante, partendo dal premio Strega che parte diciamo così da Benevento abbiamo pensato che dovevamo fare qualcosa di più con un “laboratorio di scrittura creativa” che sarà dislocato nel quartiere più popolare di Benevento, al Rione Libertà, nella struttura del Piccolo Teatro. Questo perché non sta scritto da nessuna parte che in un quartiere popolare si debba portare solo un concerto di Gigione, passatemi la battuta, anzicchè la cultura.
Inoltre, come stiamo facendo tutti gli anni, stiamo sempre cercando di fare in modo di abbattere tutte le barriere architettoniche per far in modo che tutti possano accedere agli spettacoli, organizzando iniziative per non vedenti o dando la possibilità a chi non ha l’udito di assistere ad uno spettacolo teatrale. Oltre a questo avremo tanti contributi che arrivano direttamente dal territorio stesso, Ci sono quest’anno tante novità che io spero si possano continuare anche negli anni avvenire”. Dà così la parola a Giulio Baffi che in apertura di saluto vuole ricordare il rapporto che lui ha con il capoluogo sannita : “Negli anni per quanto mi riguarda, si è rafforzata una amicizia con questa città”. Poi dentro al tema, ai numeri, ai ricordi e perchè no, anche a qualche sassolino da togliersi dalle scarpe : ” Il tema di quest’anno è Miti, eroi e gente comune. La gente comune ha bisogno di miti, ha bisogno di eroi e viceversa e si confondono facilmente e volentieri le carte tra miti, eroi e gente comune.
In questi anni abbiamo incassato per Città Spettacolo 181.177 euro con una media di 36.335 euro/anno, abbiamo avuto in 5 anni circa 40.000 presenze. Perché dico questo ? Perché per quanto mi riguarda è il momento di fare un passo indietro e salutare Città Spettacolo consegnando un Festival cresciuto, importante, e un progetto che potrà crescere secondo le indicazioni che l’assessore potrà dare nel suo percorso futuro. Per me è importantissimo. Ho vissuto un’esperienza magnifica che non si interrompe certamente. Trentacinque anni fa mettevo piede a Benevento molto più giovane e mi entusiasmavo all’invenzione di Ugo Gregoretti. Sono passati gli anni, alcuni di quei giovani li ho visti crescere ed ho condiviso con loro passioni, emozioni, delusioni, felicità, rabbia, contestazioni, liti, il piacere di far pace. Ho vissuto a Benevento tante altre iniziative di cui mi sono sentito parte e questa città fa parte della mia storia e continuerà, spero, alla grande a far parte della mia storia come spettatore, come operatore come uomo attento a quello che qui avviene. E qui è avvenuto qualcosa in questi sei anni. E’ avvenuto che un tessuto ha prodotto, ha prodotto cose che io non potevo immaginare. Ha dato consigli ha dato pareri ha fatto crescere, si è posto come interlocutore e non in contrapposizione, insieme e chi voleva lavorare separatamente lo ha fatto in qualche modo avendo questa Citta Spettacolo come punto di riferimento, da contraddire o da portare avanti nei giorni settimane o mesi successivi. Benevento Città Spettacolo esiste, c’è, e questo io credo sia molto importante e volevo ringraziare questa città per avermi dato l’opportunità di lavorare, lo dico sopravvalutandomi a sproposito, di lavorare bene in questa città. Qualcuno di voi si ricorderà una piccola polemica che ho avuto con il precedente assessore regionale a cui rimproveravo un ulteriore impoverimento per l’economia affidata a questo teatro. Mi ha risposto che lui pensava alla politica e io pensassi a fare un buon Festival. Il buon Festival è qui, la sua politica non c’è ! Gli elettori l’hanno bocciata sonoramente. Questo significherà pur qualcosa !”

Poi la presentazione del programma con gli interventi di alcuni dei protagonisti.