Il governo Renzi è così veloce che ha fatto trascorrere sei mesi senza convocare ancora il tavolo sulla programmazione del comparto Termoelettrico: la crisi si va aggravando e non c’è uno straccio di piano per il settore.
Parlano di ripresa, ma dov’è? La Uil non la vede ancora. Bisogna investire: noi siamo disponibili a discutere, ma ho l’impressione che si perda tempo. La manifestazione dimostrativa di oggi è l’ultimo appello, perché con un Governo che non risponde bisognerà alzare la voce. Non devono dare risposte ai Sindacati, ma al Paese. Non vogliono parlare con il Sindacato? Non è un problema, ma diano le risposte giuste. La verità è che non parlano neanche con il Paese. Stanno facendo una serie di leggi liberiste che non risolvono i problemi dell’occupazione e dell’economia. Se la prendono con i più deboli e cioè con i lavoratori e i pensionati: non so fino a quando durerà la loro pazienza. Per quanto riguarda, poi, il provvedimento sui controlli, siamo di fronte a una violazione dello Statuto dei lavoratori: se si considera anche il demansionamento per legge, si può davvero sostenere che stiano facendo tutto ciò nell’interesse del Paese?
“Una produzione legislativa così sfavorevole ai lavoratori e ai pensionati – osserva Fioravante Bosco, segretario generale aggiunto della Uil Avellino/Benevento – non si era mai vista. La cosiddetta buona scuola? Noi vorremmo una scuola senza aggettivi, normale, pubblica, libera e democratica. Servono atti concreti e non certamente delle riforme scritte male”.
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