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Presentazione Seconda Edizione del Festival di Poesia in Musica: “Festina Lente Telesia” Origini

23/06/2015
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Il Progetto, che è iniziato a giugno 2014 con la prima edizione, interamente gratuito per i fruitori, intende favorire la crescita sostenibile del territorio sannita in termini di esemplarità.

Logo Fondazione Gerardino Romano

L’iniziativa, pensata oltre i significati abituali dello sviluppo locale, vuole testare il linguaggio musicale e quello poetico nel solco delle esperienze precedentemente svolte nella città telesina, crocevia di un nuovo orientamento dei flussi turistico-culturali. Sull’onda del percorso avviato dalla Fondazione Gerardino Romano, costituita nel 2002, con i Concorsi Nazionali di Poesia del triennio 2006-2008 e con i Preludi Musicali del quadriennio 2011-2015. Sono previste tre serate, poste in esordio alla stagione estiva, dal 26 al 28 giugno 2015, dedicate all’ascolto della nostra grande tradizione musicale e letteraria. L’associazione di poesia e musica è stata spiegata nel bel saggio dell’umanista napoletano Paolo De Angelis, pubblicato nel programma di sala del 27 giugno 2014, della prima edizione del Festival, dal titolo Sull’Andromaca e la poesia per la musica. La scelta tematica di quest’anno è “Origini”. Si prevede una conferenza stampa con Simone Bacchini e Marco Buonomo, il 24 giugno, presso la sede della Fondazione Gerardino Romano, alle ore 18.30, nell’ambito degli abituali Mercoledì culturali, nella quale si contestualizzeranno gli eventi e si illustrerà lo scenario culturale.

Programmazione sintetica
24 giugno 2015. Conferenza stampa con: Simone Bacchini (chitarrista, cantautore, compositore, arrangiatore) e Marco Buonomo (chitarrista, cantautore, compositore, arrangiatore).
Il loro intervento illustrerà il percorso di un prodotto artistico, con particolare attenzione a quello musicale, dalle sue “origini”, ovvero l’intuizione iniziale dello scrittore o del compositore, alla forma concreta rappresentata dal prodotto fisico e digitale. Gli aspetti più tecnici del discorso andranno in parallelo con una retrospettiva sul loro personale percorso artistico e professionale, con aneddoti inseriti nel contesto della loro crescita come Best Brother Records nel campo della produzione indipendente ed esperienza diretta in studio di registrazione con gli artisti e le etichette discografiche. Una parte del discorso verterà, inoltre, sui cambiamenti, radicali, subiti dal mercato musicale nelle ultime due decadi, con attenzione alla figura del produttore artistico e discografico e all’importanza sempre crescente dei social network come mezzo di auto-promozione e diffusione per le giovani realtà artistiche in Italia. Al termine dell’incontro, risponderanno alle domande del pubblico.

26 giugno 2015. Serata con Filippo La Porta
La moralità del jazz, Viaggio affabulatorio-musicale tra scrittori e poeti del ‘900
Da Scott Fitzgerald a Kerouac e Toni Morrison, da Marinetti e Savinio a Fenoglio, da Boris Vian a Céline e Sartre, da Cortazar a Murakami, affiorano i contorni una possibile moralità e “filosofia” del jazz, che consiste nel “senso di imminente pericolo”(Bontempelli), nel rischio e nella libertà disciplinata dell’improvvisazione. L’incontro prevede una decina di brani musicali – standard e composizioni originali – collegati da raccordi letterari, brevi commenti e libere divagazioni. Mentre la “affabulazione” viene scandita da quattro sentimenti o tonalità affettive, cui corrispondono quattro diverse parti dello spettacolo. Felicità (gioia dei sensi, utopia, innamoramento); Gioco (scherzo, parodia, goliardia); Malinconia (“gioia di essere tristi” -V.Hugo-); Rabbia (rivolta, protesta, invettiva).

27 giugno 2015. Serata con il Quartetto vocale Faraualla
“Correte Sorelle” – Faraualla. La voce è protagonista: il più fisico, misterioso, emotivo degli strumenti, con il privilegio della parola. Un’ora e mezzo di spettacolo in cui si alternano melodie monodiche e polifoniche, talvolta accompagnate da una chitarra o da un tamburello. Voci che cantano, pregano, lamentano, urlano l’inascoltato dolore dei più poveri, rievocando, attraverso l’alternanza delle stagioni, l’immutabilità del rito, consevandone il ruolo di ciclica ripetitività e protezione della comunità. Il repertorio è quello paraliturgico di tradizione/trasmissione orale tramandatoci dalle confraternite ma anche dai gruppi di donne che, in alcuni paesi del sud o del Lazio, hanno ripreso le processioni della settimana santa abbandonate dalle congregazioni maschili. I canti spaziano dal nord al centro al sud alle isole, con naturale predilezione per la parte centro-meridionale. L’incontro tra il lavoro vocale di Lucilla Galeazzi, da anni interprete della tradizione popolare italiana e quello delle Faraualla, innovatrici della tradizione polifonica, rende questo spettacolo ricco di patos e di colori.

28 giugno 2015. Serata con il trio Lino Angiuli
Nel nome del padre, del figlio e…
Un padre (poeta), un figlio (musicista jazz), un cugino (uomo di teatro), assemblati in una formula non certamente familistica ma condivisa, che intende percorrere le ragioni profonde delle rispettive vocazioni, prima che possano fondersi in un’unica proposta, così com’è fuso il loro sangue. Tre mondi, tre sensibilità, tre strumentazioni (parola, musica, intrepretazione), che si moltiplicano, rimbalzano e si rincorrono in cerca di una dimensione corale, quella dimensione in cui l’io della creatività individuale si manifesta attraverso il noi della pluralità culturale. In tale ottica le tre espressioni cercano di sviluppare interdipendenze, reciprocità, complementarietà: non è l’uno che si divide in tre, bensì il tre che tende verso un’unità mobile e aperta. Il ‘convitato di pietra’ di questo percorso a tre rimane comunque il sud ovvero la meridionalità ovvero la mediterraneità, intese non solo come modalità percettiva e chance espressiva ma come visione del mondo capace di uscire dagli steccati della storia e della geografia per trovare alleanze insospettabili e inedite risonanze: si profila così un orizzonte simbolico in grado di unificare i cento sud del mondo all’insegna di una cifra che accomuni e produca energia immaginante. La pista tematica è offerta dall’ultima raccolta di Lino Angiuli, Ovvero (edito da Nino Aragno di Torino), dedicata proprio alla dilatazione spaziotemporale della nozione di “sud” in nome di un’identità “originaria” e “originale” fondata su un quadro di riferimenti identitari non folclorici né autoreferenziali bensì desiderosi di alterità. Il reading è articolato in modo tale che la parola poetica possa suscitare echi sonori e sprigionare evocazioni, restituendo alla parola “concerto” il primigenio significato di “consonanza”.

I protagonisti del Festival
Simone Bacchini (chitarrista, cantautore, compositore, arrangiatore) e Marco Buonomo (chitarrista, compositore, arrangiatore, tecnico del suono), iniziano il loro percorso artistico a Roma nel 2005, attraverso numerose esibizioni pubbliche e partecipazioni a festival locali e nazionali (TIM Tour, Premio Poggio Bustone, Festival di San Marino, Sanremofestival. 59) che offrono loro la possibilità di realizzare le prime produzioni originali fra cui l’EP “Come il giorno e la notte” (2007) e il singolo “L’alfabeto” (2009 – primo brano indipendente italiano ad essere inserito nel catalogo multimediale di Harmonix Music Systems per il videogame “Rock Band”). Da questa sinergia personale e artistica nasce nel 2010 Best Brother Records, studio di produzione che collabora con artisti ed etichette indipendenti alla realizzazione di tutti gli aspetti del prodotto musicale, dalla composizione degli arrangiamenti originali alla post-produzione audio. Dal 2011 sono inseriti dalla RAI nel catalogo compositori, in qualità di autori di musiche di sottofondo e colonne sonore, pubblicando tre album per RaiTrade Edizioni Musicali (Blue Peach – 2011, Every Place – 2012, Aria – 2013. Per Honiro Label / Universal Music Italia realizzano la produzione artistica, collaborando alla stesura dei brani originali, dell’album di Briga “Never Again”, uscito su scala nazionale il 19 maggio 2015 contestualmente alla partecipazione dell’artista al format televisivo “Amici” di Maria De Filippi e certificato “Disco d’oro” dalla FIMI (Federazione Industriale Musicale Italiana) il 12 giugno dello stesso anno.

Sestetto Jazztales
Filippo La Porta, percussioni e voce recitante; Marcello Rosa, trombone; Marco Siniscalco, contrabbasso; Andrea Verlingieri, sax tenore e soprano; Paolo Tombolesi, pianoforte; Luca Ingletti, batteria.
Filippo La Porta, percussioni e voce recitante. Ha studiato percussione a Cuba e negli Stati Uniti con i migliori percussionisti. Suona congas, bongò, timbales, chequere, guiro. Ha formato vari gruppi di jazz afrocubano e salsa, a partire dagli anni ’80, tra cui “Diapason” che partecipò al film “Caro diario” di Nanni Moretti. Ha partecipato al festival jazz a Singapore e a varie rassegne. Saggista e critico letterario, autore di numerosi libri e collaboratore di quotidiani e riviste.
Marcello Rosa, trombone, direttore artistico, è uno dei pionieri del jazz italiano, trombonista, compositore, arrangiatore, scrittore di testi, ideatore e conduttore di programmi radiotelevisivi, è nato ad Abbazia e risiede a Roma. La sua lunghissima carriera (ha debuttato nel 1954) è densa di avvenimenti positivi. Il suo stile profondamente ispirato al jazz tradizionale, spazia verso concezioni originali che gli hanno valsa l’ammirazione di tanti illustri colleghi, contribuendo in maniera decisiva alla diffusione del jazz in Italia. Ha fatto parte della Roman New Orleans Jazz Band e della “Seconda Roman”. Ha suonato con Trummy Young, Peanuts Hucko, Earl Hines, Albert Nicholas, Bill Coleman, Milton Jackson, Lionel Hampton, Slide Hampton e molti altri. Innumerevoli sono i concerti e i festival a cui ha partecipato, con i suoi gruppi o come solista ospite, in Italia e all’estero dove ha rappresentato il nostro Paese in numerose manifestazioni internazionali. Ha partecipato ad alcuni importanti festival del jazz, tra i quali quello internazionale di Comblain – La Tour (per quattro anni consecutivi), dove è stato l’unico esponente del jazz tradizionale italiano ad essere invitato come solista (1965). Ha fatto il dj alla RAI ed anche il collaboratore a programmi radiofonici di jazz. Nel 1984 ha ricevuto il premio RAI Radiouno “30 anni di jazz”. Nel ’92 ha fatto parte della Grande Orchestra Nazionale di Jazz e nel ’93 ha ricoperto la carica di presidente dell’Associazione Nazionale Musicisti Jazz. Premio Colonna Sonora ’87 “Ente dello Spettacolo”; Premio Personalità Europea ’97 (Centro Europeo per il Turismo).
Marco Siniscalco, contrabbasso. Bassista, arrangiatore, compositore ha lavorato e collabora stabilmente con numerosi artisti della scena jazz e pop tra cui Javier Girotto (con Aires Tango e Six Sax), Fabrizio Bosso, Gegè Telesforo, Antonello Salis, Paul McCandless, Paolo Silvestri, Paolo Di Sabatino, Kenny Wheeler, Dave Samuels, Marcello Rosa, Paolo Fresu, Enrico Rava, Horacio “El Negro” Hernandez, Randy Brecker, Dick Halligan, George Garzone, Tony Scott, Giovanna Marini, Barbara Casini, Chiara Civello, Eumir Deodato, Carmen Consoli, Fiorella Mannoia, Il Volo, Alex Baroni, Peppe Servillo, Antonella Ruggiero, Marina Rei, Paola Turci, Claudio Baglioni, Gianni Morandi. Ha collaborato con varie orchestre (tra cui l’Orchestra RAI) dirette da Gianni Ferrio, Pippo Caruso, Renato Serio, Riz Ortolani, Germano Mazzocchetti e Peppe Vessicchio, accompagnando artisti come George Benson, Michael Bolton e Celine Dion. E’ attualmente leader e co-leader di vari progetti personali, tra cui Partenope con Antonella De Grossi e RadioTrio con Enrico Zanisi e Emanuele Smimmo. Insegna al Conservatorio “Licino Refice” di Frosinone, al Conservatorio “Alfredo Casella” di L’Aquila e al Saint Louis Music College di Roma.
Andrea Verlingieri, sax tenore e soprano. Intraprende lo studio del sax presso il conservatorio di Benevento, dove si diploma con il massimo dei voti. Attraverso la collaborazione con l’orchestra jazz del conservatorio scopre la sua grande passione e predilezione per questo genere musicale. Nel 2007 vince l’audizione per la Saint Louis Big Band con la quale partecipa ad Atina Jazz, Villa Celimontana con ospite Marcello Rosa e Susanna Stivali, Jammin Jazz Festival all’Auditorium Parco Della Musica, Tolfa Jazz con il sassofonista argentino Javier Girotto e Umbria Jazz Festival nel 2011. Tra i progetti attuali si segnala l’ Enrico Olivanti Quintet, con il quale incide gli album “Sovrumani Silenzi” nel 2010 e “Il Pensiero Positivo” nel 2012. Con il Dora Sisti Quintet con il quale incide l’album “Mai prima D’ora” e con cui partecipa al Festival Mozartiano di Chieti e al Fara Music Festival. Inoltre è il primo sax tenore della Exit Orchestra di Roma, con la quale incide l’ultimo lavoro discografico di Marcello Rosa: NumberOne, con Max Ionata, Fabrizio Bosso, Elvio Ghigliordini, etc. Partecipa come solista alla trasmissione RAI “Premio Roma 2009”, al programma “Insegnami a sognare” condotto da Pino Insegno nel 2011 e al programma “Altrimenti ci arrabbiamo” condotto da Milly Carlucci nel 2013.
Paolo Tombolesi, pianoforte. Si è diplomato in pianoforte e in jazz presso il Conservatorio “Licinio Refice” di Frosinone, ed ha perfezionato i suoi studi frequentando corsi e seminari, in Italia e negli Stati Uniti. La sua lunga attività musicale, sia come pianista che tastierista, si è svolta prevalentemente in ambito jazzistico, senza disdegnare escursioni in altri territori musicali, collaborando con innumerevoli musicisti italiani e americani. Ha partecipato alla registrazione di oltre venti dischi, e attualmente, oltre a essere coinvolto in diversi progetti musicali, dirige un proprio trio. Sue composizioni sono state pubblicate nell’antologia “Italian Jazz Real Book” (Carish, 2005). Attivo anche sul fronte della didattica musicale da circa venticinque anni, è attualmente titolare della cattedra di “Tecniche di improvvisazione musicale” e coordinatore dei corsi di jazz del Conservatorio di Frosinone.
Luca Ingletti, batteria. Iinizia i suoi studi musicali iscrivendosi al Conservatorio di Musica di Frosinone presso il quale consegue il diploma in “Strumenti a Percussione”. Svolge intensa attività musicale sia nel settore jazzistico che in quello lirico sinfonico. Ha iniziato la professione di batterista nell’ambito delle musica jazz sotto la guida del M° Gerardo Iacoucci collaborando con numerosi professionisti quali Lilian Terry, Amedeo Tommasi, Gianni Oddi, Francesco Cantucci, Roberta Voltolini, Kay McCarthy, Nicola Piovani, Vic Damone, Willie Littlefield, Massimo Urbani, Michele Iannaccone, Sal Nistico, Harvey Schwartz, Gary Bartz e Dizzy Gillespie.

Il quartetto vocale FARAUALLA è nato nel 1995. Dopo aver approfondito singolarmente lo studio e la pratica della vocalità in ambiti musicali differenti, le quattro cantanti hanno trovato un interesse comune nella ricerca sull’uso della voce come “strumento”, attraverso la pratica della polifonia e la conoscenza delle espressioni vocali di diverse etnie e di periodi storici differenti. Gli esiti di questo lavoro si ritrovano nel repertorio FARAUALLA, nelle composizioni originali, che spesso si evolvono a partire da una matrice improvvisata, come nei brani tradizionali. Le suggestioni di un percorso attraverso culture tanto lontane fra loro si fondono in una sintesi originale in cui emergono con forza le radici culturali del gruppo. La Puglia è presente nel “suono” che connota la formazione barese, negli strumenti che accompagnano l’esecuzione, nello stesso nome del gruppo.

Lino Angiuli, è nato e vive in Terra di Bari, dove ha diretto un Centro Regionale di servizi culturali. Collaboratore dei Servizi culturali della Rai e di quotidiani, ha fondato alcune riviste letterarie, tra le quali il semestrale «incroci», attualmente attivo. Ha pubblicato tredici raccolte poetiche in lingua italiana e dialettale; tra le ultime: Daddò dadda (Marsilio), Catechismo (Manni), Un giorno l’altro (Aragno), Viva Babylonia (Lietocolle), L’appello della mano (Aragno), Ovvero. La sua produzione, che ha ricevuto numerosi riconoscimenti e traduzioni, è considerata nell’ambito di manuali scolastici ed enciclopedie. Molte le pubblicazioni sul versante della cultura tradizionale.
Lino Di Turi, è nato e opera in Valenzano (BA). Uomo di teatro in veste di attore e regista, ha diretto lo STUDIO A.L.A dedicandosi al recupero delle tradizioni orali sul territorio pugliese producendo diverse collane sonore. Con il gruppo Abeliano, il Piccolo Teatro di Bari è stato attore e regista e docente. Ha collaborato in qualità di attore, sceneggiatore e regista ai programmi RAI regione. Ha all’attivo alcune pubblicazioni in prosa, si dedica da decenni alla conservazione del patrimonio favolistico meridionale anche attraverso un sito web (www.pugliainfavola.it)
Francesco Angiuli, contrabbassista, compositore e didatta. Laureato in contrabbasso presso il Conservatorio Nino Rota di Monopoli col massimo dei voti si è poi perfezionato in Olanda presso il Conservatorio Reale de L’Aia sotto la guida del Maestro Hein Van de Geyn. Si è esibito in: Italia, Olanda, Francia, Svizzera, Danimarca, Belgio, Germania, Inghilterra, Lituania, Lettonia, Estonia, Serbia, Montenegro, Etiopia, Turchia, Polonia, Portogallo, Grecia, Austria, Finlandia, Danimarca, Croazia, Bosnia Erzegovina, Grecia. Ha collaborato con alcuni fra i massimi esponenti della scena jazzistica internazionale fra cui: Benny Golson, Jim McNelly, Steve Grossman, Teddy Charles, Rachel Gould, Tommy Smith, Philip Harper, Billy Hart, Victor Lewis, Gianluigi Trovesi, Francesco Bearzatti, Fabrizio Bosso, Roberto Gatto, Max Ionata, Maurizio Gianmarco, Toninho Horta, John Betsch, Roberto Ottaviano, Ettore Fioravanti, Stefano DI Battista, Rosario Giuliani, John Ruocco, Peter Beets, Vladimir Kostadinovic e tantissimi altri. Affianca la attività concertistica a quella didattica. E’ docente di strumento e di improvvisazione presso i Conservatori di Monopoli, Avellino, Foggia e Matera e tiene regolarmente Seminari presso numerose accademie internazionali.

Mentoring
Donatella Trotta Giornalista de Il Mattino è autrice romana di nascita e cosmopolita per formazione. Vive a Napoli, dove si è laureata in Lettere all’università Federico II e dove lavora, dal 1983, per il quotidiano «Il Mattino». Ha pubblicato saggi, racconti, canzoni, curato traduzioni e libri di poesia, fotografia, illustrazione e viaggio per numerose case editrici. Impegnata nell’associazionismo e nella promozione della lettura, cura progetti interculturali che fanno dialogare diverse generazioni, civiltà e linguaggi della creatività tra arte e scrittura, musica e poesia, teatro e didattica.
Billy Nuzzolillo Giornalista di Sannio Press e organizzatore di eventi culturali. Ha fondato il blog Sanniopress.it e ha collaborato con il Magazine del Corriere della Sera, Il Sole 24 Ore, Corriere del Mezzogiorno e La Voce di Indro Montanelli. Nel 2011 ha ricevuto il Premio Marzani per il giornalismo e in occasione della Giornata Antiracket è stato insignito con una targa per l’impegno nel dare voce alla legalità e portare alla luce le pratiche sommerse del malaffare.
Enza Nunziato Giornalista professionista è attualmente responsabile delle pagine Cultura e Spettacoli de “Il Sannio Quotidiano”, ha scritto per diversi quotidiani nazionali e riviste. Impegnata nel sociale, è animatrice culturale sui temi della storia della Shoah e del terrorismo italiano. Ha ricevuto, nel 2010, il Premio Anticamorra dalla Presidenza della Regione Campania. È stata il primo presidente donna del Rotary Club di Benevento.

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