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Università degli Studi del Sannio: lunedi la prof.ssa Graziana Brescia all’insegnamento di “Diritto e Letteratura”

09/11/2014
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Il contributo della prof.ssa Graziana  Brescia verterà su “Il viaggio letterario dell’esule nella poesia ovidiana”.

Lunedì 10 novembre, alle ore 16:00, presso il plesso didattico di via Calandra, l’insegnamento di “Diritto e Letteratura”, tenuto dal prof. Felice Casucci, nell’ambito del Corso di Studi in Giurisprudenza dell’Università degli Studi del Sannio, ospita il contributo della prof.ssa Graziana Brescia, dal titolo: “Il viaggio letterario dell’esule nella poesia ovidiana”. Nella produzione ovidiana dell’esilio il disagio esistenziale e la profonda e lacerante frustrazione determinata dalla brusca, improvvisa, interruzione della quotidiana linearità si manifesta mediante l’adozione di motivi e situazioni ossessivamente presenti nella loro ricorsività come deliberate tessere di sottile e raffinata memoria poetica se non volontariamente imitate, almeno inconsciamente evocate, quando ci si trova a vivere la stessa drammatica condizione di lontananza dalla patria e dagli affetti familiari. L’ampio mosaico di temi che denotano lo stesso atteggiamento psicologico nei confronti dell’esperienza e della terra dell’esilio consente di dipanare un filo che ripercorre itinerari letterari già odissiaci e, attraversando la cultura romana, presta ascolto alla voce degli altri due grandi esiliati dell’antichità (Cicerone, Seneca), per coglierne suggestivi echi nella produzione foscoliana. La dimensione esistenziale dell’esilio vissuta come realtà di separazione, di sradicamento, di privazione del sé, si traduce nella percezione amara di un cambiamento involontario ma profondamente traumatico che rende diversi e metamorfizza vita ed ispirazione letteraria sino a trovare manifestazione estrema nella metafora ricorrente dell’esilio come morte e, soprattutto, come morte priva di sepoltura.

Graziana Brescia è professore associato di Lingua e Letteratura Latina presso l’Università degli Studi di Foggia, “Dipartimento di Studi Umanistici” dove insegna “Storia della Lingua Latina” e “Civiltà e Cultura Latina”. Tra i suoi interessi di ricerca (storiografia, lessicografia, retorica, elegia latina, antropologia del mondo antico, fortuna dei classici) un ambito privilegiato è costituito dalla declamazione latina indagata secondo un approccio metodologico retorico, letterario, antropologico e giuridico, mirato a cogliere la ricchezza e la complessità di implicazioni di questa produzione. Tra le sue recenti pubblicazioni: Anna soror e le altre. Coppie di sorelle nella letteratura latina, Pàtron, Bologna, 2012; La donna violata. Casi di stuprum e raptus nella declamazione latina, Il Grifo, Lecce, 2012; Le metamorfosi dei corpi e l’identità di genere: da Ovidio a Petrarca ad Apollinaire, in F. Pinto Minerva, S. Ulivieri, A. Cagnolati (a cura di), Le Frontiere del corpo. Mutamenti e Metamorfosi, Pisa, 2013.

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