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Benevento: presentato nella Sala Consiliare della Provincia il programma finale del Progetto Giada

11/07/2014
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Il Progetto Giada attiene alla gestione dell’informatizzazione dei processi amministrativi e dei flussi documentali della Provincia stessa.


Il Progetto è consistito in un lavoro protrattosi nel tempo a cura degli Uffici della Provincia – Settore Relazioni istituzionali e Servizi Informativi, con la cooperazione della Società partecipata “Sannio Europa”, cofinanziato dall’Unione Europea e dalla Regione Campania.
La dirigente del Settore della Provincia dott.ssa Irma Di Donato, nell’introdurre i lavori, ha ricordato le tappe salienti del Progetto Giada che ha visto al lavoro in modo integrato tra la Provincia, in particolare con l’ing. Nicola Ranaldo, e la Società Sannio Europa.
Il Commissario straordinario della Provincia di Benevento prof. Aniello Cimitile ha ricordato che il Codice dell’Amministrazione digitale è stato introdotto nel nostro Paese nel 2005; ma è stata necessaria una “battaglia serrata” ha detto Cimitile, per avviare la applicazione delle indicazioni strategiche. In particolare il progetto del riuso informatico (Banche dati), per l’applicazione del Codice e le innovazioni tecniche hanno fatto compiere spesso un passo avanti e tre indietro. Complicazioni di carattere tecnico, cui si sono aggiunte schizofrenie normative, con disposizioni che hanno cambiato le regole in corso d’opera, hanno creato non pochi intoppi. Il Progetto Giada della Provincia, comunque, secondo Cimitile, ha raggiunto alcuni risultati importanti: in particolare sulla de-materializzazione degli atti, ha detto Cimitile; ma non tutto il Progetto è stato possibile realizzare. La Pubblica Amministrazione, in generale, ha proseguito Cimitile, deve investire di più nell’innovazione in particolare per quanto concerne le capacità organizzative della stessa Pubblica Amministrazione: sarebbe stata sufficiente aprire le porte a professionalità in grado di gestire i processi informatici. Fortunatamente la Provincia di Benevento ha potuto avvalersi nei tempi recenti di tale professionalità (l’ing. Ranaldo) che ha tra l’altro preso parte al lavoro di una Commissione nazionale di studi che ha dato vita alla Circolare di digitalizzazione. Ma occorre ricordare, ha detto ancora Cimitile, che il progetto per la Banda larga nel territorio sannita è ancora lungi dall’essere concluso nonostante gli impegni assunti dal Ministero e dell’assessorato regionale competenti.
Il prof. Gerardo Canfora, docente di informatica dell’Università del Sannio ha relazionato brevemente sul progetto Giada della Provincia, premettendo che l’informatizzazione quando nacque, esso consisteva essenzialmente nel prendere fisicamente un supporto informatico (dischetto, CD, etc.) e scaricare i documenti in esso contenuti; oggi invece i documenti si scaricano da un “cloud”: e solo questo dà la misura delle differenze intervenute in corso d’opera. Tuttavia, il vero limite del programma, ha detto il docente, è che il processo Giada deve ancora farsi carico della convinzione che i processi amministrativi nel nostro Paese sono ancora ritenuti validi solo se si traducono in atti cartacei ed analogici, quando invece essi potrebbero e dovrebbero essere sostituiti dal digitale. In sostanza, il nuovo sistema, ha concluso Canfora, è funzionale ad un radicale ripensamento dei modelli organizzativi e di strutturazione del lavoro della Pubblica Amministrazione: in altre parole, occorre una nuova cultura dei pubblici dipendenti capace di accettare il nuovo modo di lavorare in digitale e non di considerarlo soltanto come un supporto (minimo)operativo.
Pasquale Barile, responsabile tecnico della Società Unlimited Software srl, ha detto che il progetto Giada ha avuto il compito di realizzare servizi di e-government per una maggiore efficienza gestionale anche grazie ad una maggiore cooperazione ed una interazione tra amministrazione, i cittadini e le imprese utilizzando strumenti evoluti. Tutti i processi amministrativi in atto presso la Pubblica Amministrazione sono stati monitorati al fine di sviluppare una nuova gestione digitale al posto di quella cartacea.
Silvio Uccello, dirigente della Regione Campania sulla materia della ricerca scientifica e dell’Università, ha rimarcato il fatto che il Sannio che i progetti di eccellenza e di innovazione prodotti in questo territorio in queste materie hanno sempre ottenuto la certificazione europea. Il dirigente ha riconosciuto alcune incongruenze presenti nella legislazione, ma ha voluto sottolineare come la volontà di innovare la Pubblica Amministrazione è ormai acclarata. I processi in atto, come Giada, saranno in grado di dare ai cittadini buoni servizi in tempi rapidi. Il progetto Giada, ha proseguito Uccello, rientra nelle previsioni della riforma della Pubblica Amministrazione voluta dal presidente del Consiglio Renzi e dal Ministro Mattia: del resto la Regione Campania, rispetto al resto del Paese, non è indietro nell’attuazione dei programmi nazionali di innovazione.

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