La celebrazione si inquadra anche nell’ambito del programma del Festival della Fede della Diocesi di Benevento tramite l’Ufficio per i Problemi Sociali ed il Lavoro.

Festeggiato il 1° Maggio, festa dei Lavoratori e ricorrenza della Festa di San Giuseppe Lavoratore, in maniera separata dalle tre grandi sigle dei sindacati. Alla Messa oficiata questa mattina nella Basilica di San Bartolomeo dall’Arcivescovo Metropolita mons. Andrea Mugione era presente solo la Cisl mentre stride l’assenza della Uil e della Cgil.

Modo davvero singolare questo di Benevento da parte della Cgil, Cisl e Uil di festeggiare questo giorno importante per i lavoratori, specialmente in questo particolare momento di crisi dove, per la verità, non si capisce cosa si festeggia se il lavoro non c’è. Ecco, forse questo della messa officiata dall’Arcivescovo ed ad intercessione di San Giuseppe Lavoratore per ottenere una ripresa dell’economia, era la cosa più giusta da festeggiare ed era altrettanto cosa giusta che le tre sigle si fossero presentate in maniera unitaria, anzicchè dare ulteriore dimostrazione che si predica bene e si razzola male andando ognuna avanti secondo solo le proprie idee ed i propri interessi.

Tornando alla celebrazione sacra, Monsignor Mugione, in una Basilica nella quale oltre ai sindacalisti della Uil di Benevento ed Avellino c’erano tra gli altri, anche Gennaro Masiello, il dott. Ettore Rossi, l’Assessore De Luca Nicola Danilo, il comandante dei Vigili Urbani Giuseppe Moschella ed il dott. Luigi Moffa, ha invitato tutti ad affidarsi proprio a San Giuseppe Lavoratore, sia chi il lavoro ce l’ha per conservarlo, sia chi non ce l’ha per trovarlo. E rifacendosi al messaggio d’amore di pasqua rivolto ai sindacalisti li ha esortati a testimoniare le virtù dell’amore ed il credo nel Figlio del Signore. Bisogna ridare dignità all’uomo e questo può e deve avvenire attraverso il lavoro.

Certo, vedere in Chiesa  i Sindacati nel giorno della festa del lavoro e quindi della loro festa, perche questo è il loro precipuo compito non uniti, lascia da pensare.

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