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Amorosi: il sottosegretario di Stato alle Infrastrutture e Trasporti on.Umberto Del Basso De Caro alla presentazione del volume Accordi di Libertà

Il Sottosegretario di Stato alle Infrastrutture e Trasporti on. Umberto Del Basso De Caro ha partecipato ad Amorosi alla presentazione del volume Accordi di Libertà, dalla revisione del Concordato agli accordi con le altre Confessioni religiose, organizzato dalla Fondazione.

Accordi di Libertà

Un’iniziativa tenutasi nel meraviglioso Palazzo Maturi in occasione dei 30 anni dalla firma del nuovo concordato. Sono intervenuti il sindaco Giuseppe di Cerbo, il sen. Gennaro Acquaviva, che nel 1984 era capo della segreteria di Craxi e seguì i lavori di revisione), don Lazzaro Marino Labagnara parroco della chiesa di San Michele Arcangelo di Amorosi e le conclusioni sono state al Sottosegretario Del Basso De Caro. Nel corso dell’iniziativa è stato sottolineato che quello che si celebra quest’anno è un anniversario importante tra la Repubblica Italiana e la Santa Sede. Non solo per gli anni, ben 30, ma anche per il valore di quello che viene comunemente chiamato ‘Accordo di Villa Madama’ o meglio Nuovo Concordato o Concordato bis, ossia una serie di patti volti a regolare le condizioni della religione e della Chiesa in Italia e stipulati dall’allora Presidente del Consiglio Bettino Craxi per la Repubblica Italiana e il Cardinale Segretario di Stato Agostino Casaroli per la Santa Sede, sotto il pontificato di Papa Giovanni Paolo II. L’intesa che si riuscì a trovare modificava l’accordo precedente dell’11 febbraio 1929 nei “Patti Lateranensi. Nel corso del convegno è stato sottolineato che ‘questo accordo, che aggiornò i rapporti fra la Repubblica Italiana e la Santa Sede tenne conto della situazione della società italiana. Per questo motivo non si parlò di un vero e proprio Nuovo Concordato, ma di una revisione di quello esistente che continuava ad essere la fonte principale nei rapporti fra lo Stato Italiano e la Chiesa cattolica. A margine del convegno è stato sottolineato, tra le altre cose, il valore esemplare dell’accordo. È stato messo in luce come questo accordo rappresentò un modo nuovo e amichevole di guardarsi tra Stato e Chiesa per il bene comune del Paese. E’ stato rilevato come il Concordato assunse alcuni dei contenuti salienti della ‘Gaudium et Spes’, dove si affermava che la comunità politica e la Chiesa sono indipendenti e autonome nei rispettivi ordini e sono anche entrambe al servizio della vocazione personale e sociale a vantaggio di tutti. Dopo avere chiaramente ricordato che questo accordo ha costituito un paradigma per ulteriori accordi della Santa Sede con altre realtà, si è concluso nel ribadire che esso ripropone uno dei compiti della Chiesa che consiste nell’educare i fedeli al senso dello Stato e ad essere sottomessi ad ogni autorità per amore del Signore.