Il Partito Democratico di Morcone (Bn) manifesta la propria soddisfazione per l’annullamento della Conferenza di Servizi che si doveva tenere ieri 13 marzo 2014 a Napoli, per l’autorizzazione dell’ennesimo Parco Eolico da 30 MW sul territorio sannita (Colle Alto).

La conferenza è rimandata al giorno 23 aprile 2014. In tale data la Regione Molise, che da sempre ha espresso la contrarietà a tutti i parchi eolici della Valle del Tammaro, sarà presente.Ciò ci fa ben sperare che il parco eolico di Colle Alto non si farà.
Questo importante risultato è il frutto della determinazione del Comitato di Salvaguardia e tutela della Montagna di Morcone e della tenacia di Giulia Abbate, Consigliere regionale della Campania e di Michele Pietraroia, Vice-presidente della Giunta regionale del Molise che hanno saputo collaborare con tutti i cittadini, che nel tempo hanno manifestato la loro contrarietà ad una invasione speculativa del territorio dalle rilevanti implicazioni economiche, ambientali e sociali.
Questo risultato non è stato ancora raggiunto per i parchi eolici di:
Montagna di Morcone (57MW + 54 MW);
Circello (48 MW con Centrale a Morcone in località Cuffiano);
Santa Croce del Sannio (21 MW);
Castelpagano (30 MW);
San Lupo (42,5 MW con elettrodotto a Morcone in località Cuffiano e Selvapiana)
Tali parchi sono stati già autorizzati o in fase conclusiva di autorizzazione.
Segnaliamo nell’occasione, scrivono dal Pd di Morcone, l’assordante silenzio dell’Amministrazione Comunale di Morcone che ha svincolato gli usi civici per i parchi eolici della Montagna e che non si è opposta con le dovute modalità, nei tempi e nelle sedi opportune per gli altri parchi, permettendo in tal modo, l’approvazione sul proprio territorio (Cuffiano) di una Centrale di Trasformazione da 150 kV e del relativo elettrodotto di alta tensione.
Chiamiamo tutti a raccolta, affinché, questa invasione di pale di 150 metri, di tralicci e di centrali non deturpi il nostro territorio irrimediabilmente.
Nel consentire ciò, le amministrazioni coinvolte hanno una grandissima responsabilità non avendo informato i cittadini di quanto si stava compiendo.
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