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Soddisfazione di Ciro Abitabile (FILBA-UILA) per la linea proposta, condivisa ed adottata dal dott.Sarchioto Presidente della Comunita’ Montana del Taburno

Ampia soddisfazione del Rappresentante Sindacale Provinciale Filba-Uila Ciro Abitabile nei confronti del Presidente della Comunità Montana del Taburno Dott.Libero Maria Sarchioto disponibile ad adottare un percorso risolutivo per il contenzioso “de quo” dei dipendenti del Consorzio di Bonifica della Valle Telesina.

Ciro Abitabile

Tale disponibilità e sensibilità è stata sempre dimostrata nel corso degli ultimi mesi:dallo sciopero della fame di Abitabile fino alle dichiarazioni ufficiali,rese dallo stesso Dott.Sarchioto.

E ‘ utile e necessario da parte di chiunque,ribadisce Abitabile, affiancare tale iniziativa che alla fine potrebbe diventare un “miracolo” e pertanto si sollecita S.E. Il Prefetto Dott.Ennio Blasco,il Vice Capo di Gabinetto Dott.Floriana Maturi,i Consiglieri Regionali On. Alessandrina Lonardo, On.Giulia Abbate nonche’ l’On. Luca Colasanto a porre in essere tutte quelle iniziative verso gli organi e strutture regionali al fine di porre fine a tale “odissea”.

Il “progetto Sarchioto” non rappresenta un sogno ma è facilmente realizzabile,nelle more del pronunciamento della Corte Costituzionale e successivamente dal TAR di Napoli,in quanto:

-i dipendenti sono già allocati presso la Comunità Montana del Taburno.

-le risorse finanziarie sono disponibili.

Il Bilancio Gestionale della Regione Campania Anno 2013,integrato dalla delibera di G.R. n.493 del 18-11-2013,ha previsto al Cap.3114-L.R. 11/2012 Art.3-“Contributo al Consorzio di Bonifica Sannio Alifano per gli oneri del personale trasferito dall’ex-Consorzio di Bonifica Valle Telesina – la somma di € 770.737,74;

Il Bilancio Programmatico della Regione Campania Anno 2014 (Legge Regionale n.3 del 16 gennaio 2014 e pubblicato sul BURC n.4 del 17-01-2014) prevede all’art.4 gli allegati al bilancio di previsione annuale e pluriennale 2014/2016 ,approvati con la legge di bilancio nella versione a legislazione vigente ed annovera, nell’allegato 30 del suindicato bilancio, il Cap. 3114 tra le spese obbligatorie.

Che cosa occorre ?

Un semplice atto di Giunta Regionale in cui si stabilisce l’allocazione temporanea ,attraverso l’applicazione dell’istituto del comando e/o del distacco,dei dipendenti del soppresso Consorzio di Bonifica della Valle Telesina ed il trasferimento delle somme alla Comunità Montana del Taburno mediante una variazione di bilancio a mente della L.R.7/2002(Art.39 lettera e) e/o altre, peraltro già adottata nell’anno 2012

A tal uopo le risorse ,nonchè spese obbligatorie,destinate ai dipendenti del soppresso Consorzio di bonifica della Valle Telesina appartengono alla Missione 16, Programma 01, Titolo 1, Macroaggregato 104, IV livello del piano dei conti 1.04.03.99.000, COFOG 04.2, Codice identificativo transazioni UE 4, SIOPE 1.06.02.

Le risorse per le Comunità Montane appartengono alla Missione 16, Programma 03, Titolo 2, Macroaggregato 203, IV livello del piano dei conti 2.03.01.02.000, COFOG 04.2, Codice identificativo transazioni UE 4, SIOPE 2.02.03.

Stessa Missione 16 sia per le Comunità Montane che per il soppresso Consorzio di Bonifica della Valle Telesina.

La vicenda del soppresso Consorzio non presenta difficoltà e problematiche che richiedono competenze di natura giuridica,legale,contabile e finanziaria e pertanto anche La Direzione Generale per le politiche agricole,alimentari e forestali può per competenze proprie e professionalità proprie risolvere il problema.

Tutto questo potrebbe tra l’altro evitare tutte le lungaggini inutili nonche’ tutte quelle azioni giudiziarie per veder riconoscere le retribuzioni nonché il pagamento dei contributi previdenziali ed assistenziali.

Un altro appello Abitabile lo rivolge alle altre sigle sindacali ( che non hanno, al tempo ritenuto di dover prendere atto…) affinchè non si ripetano gli errori seguenti alla promulgazione della Legge Regionale 11/2012:la presa in servizio presso il Consorzio del Sannio Alifano .

Tale azione non avrebbe permesso al Consorzio del Sannio Alifano di adire il TAR di Napoli allungando indeterminatamente i tempi ed i modi del trasferimento di tutto il personale e quindi evitando di ottemperare alla legge regionale.