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La Uil interviene sul rimborso dei tagli sulle “pensioni d’oro”

Il ticket sulle pensioni d’oro, introdotto dal decreto legge n. 98/2011, convertito in legge n. 111/2011, doveva operare dal 1° agosto 2011 al 31 dicembre 2014. In sostanza, si trattava di una ritenuta operata sui trattamenti pensionistici erogati da enti gestori di forme di previdenza obbligatorie, qualora d’importo complessivamente superiore a 90mila euro lordi annui (cosiddetto “contributo di perequazione”).

Con la sentenza n. 116/2013 la Corte costituzionale ha dichiarato l’illegittimità del contributo. In seguito alla sentenza, l’Inps spiega di aver stoppato la ritenuta, di aver rideterminato gli importi delle pensioni e di aver dato avvio alla restituzione del contributo trattenuto per l’anno 2013. L’Inps ha preso atto della sentenza della Consulta con il messaggio numero 11243/2013 indirizzato alle proprie strutture: viene fissato quindi il calendario in base al quale si sospende l’applicazione del prelievo (5 per cento tra 90 e 150mila euro annui, 10% fino a 200mila e 15% sopra questa soglia) e si restituisce quanto trattenuto nel 2013. Le somme relative agli anni precedenti, sulle quali dovranno essere effettuati i calcoli fiscali, saranno invece rimborsate in un momento successivo.
Più precisamente, per quanto riguarda la gestione dei lavoratori privati, nel mese di agosto 2013 sarà ripristinato il pagamento senza contributo e verrà anche rideterminata la tassazione, in funzione del nuovo e maggiore imponibile; per i titolari di più pensioni tutto ciò avverrà separatamente per ciascun trattamento. Sempre ad agosto 2013 saranno restituiti gli importi trattenuti nel 2013 e contemporaneamente verrà operato il conguaglio fiscale.
Le scadenze sono un po’ diverse per gli ex dipendenti pubblici della gestione Inpdap, ora assorbita dall’Inps: il primo pagamento senza decurtazione è previsto già a luglio 2013, mentre dal successivo mese di agosto scatterà il rimborso dell’arretrato, sempre relativo al 2013. Per i titolari di un’unica prestazione la tassazione sarà calcolata sull’aliquota massima, per gli altri in base ad aliquota proporzionale. Infine c’è la gestione ex Enpals, che è meno numerosa e comprende i lavoratori dello spettacolo, per la quale scatta da luglio 2013 sia il ripristino della pensione piena sia la restituzione dei contributi trattenuti fino al mese di giugno 2013.
“La sentenza della Corte costituzionale – attacca Fioravante Bosco, leader della Uil sannita – ha censurato il contributo con la motivazione che si tratta sostanzialmente di un prelievo fiscale, e quindi per motivi di equità andrebbe applicato a tutti i redditi, non solo quelli da pensione. La stessa Corte, però, nulla ha detto a proposito del taglio delle pensioni col passaggio al sistema contributivo, né rispetto all’allungamento nel tempo dei requisiti per l’accesso ai trattamenti pensionistici, introdotti dalla riforma Fornero”.

“Come sempre, pagano i più deboli, mentre i ricchi – continua Bosco -finiscono sempre per trovare un ‘meccanismo amico’ che disapplica le riforme che vorrebbero la loro partecipazione al risanamento del Paese! Un’ingiustizia che grida vendetta”.