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Question Time a Palazzo Mosti tra ritardi, assenti e qualche risposta

Rituale ora e più di ritardo, con molte assenze e disinteresse generale dei consiglieri comunali, fatto salvo alcuni.

Si inizia con la question  di De Minico che riguarda le locazioni comunali per le quali non si pagano i canoni. Il consigliere comunale domanda come ciò è possibile,come mai ci sono morosità decennali e di chi sono le responsabilità. La richiesta, specifica De Minico, è del 2 Ottobre scorso.

Iadanza risponde  consegnando anche dei prospetti a De Minico. e dice : ” Al parco sogene ci sono 38 alloggi occupati e 2 liberi perchè non in condizione da potersi locare (mancano porte ed infissi tra l’altro). Il canone medio mensile è pari a 200 euro. Per  quelli Erp i canoni vanno da 8,29 euro ad un massimo di 120 euro. Una decina di essi vanno in lettera C e sono locati a prezzi di mercato. Le morosita comunque sono ridotte e la situazione è migliorata perchè se parliamo di ritardo di solo qualche mese, esse sono proprio ridotte (4/5 morosità). Anche se l’ufficio legale ha iniziato le procedure risultati non ce ne sono.Per le attività commerciali, che sono 60, i canoni vanno da 1000 euro ad un massimo di 82000 euro e per le morosità sono state avviate le pratiche per tutti. Per il sociale invece si sono sospese le procedure.In relazione alle  strutture sportive esse  sono del numero di 19 e tutte affidate .

De Minico ritiene aver ricevuto una risposta anche se il carteggio va verificato. Non è stato detto però, aggiunge, da quanto tempo esisteno le morosita e l’ammontare complessivo delle stesse. Per l’iter legale, iniziato oggi, si domanda il consigliere di chi la responsabilità se la morosità è vecchia ad esempio di 7 o 8 anni? Penso, continua De Minico,  per esempio che si sono ricordati degli impianti sportivi solo quando è stata presentata la domanda per il question time di oggi.
Altra interrogazione ancora di  De Minico e riguarda l’appalto concorso per la costruzione e gestione dell’impianto di depurazione: i fondi per la realizzazione sono ancora disponibili? Quali sono le spese da rifondere alla prima impresa appaltatrice?
Risponde Lepore che il progetto per mancanza di fondi venne rivisto anche con riunione in regione prevedendo anche lo spostamento del sito e per questo progetto oggi ci sono i fondi. Chi pagherà i danni per lo spostamento del sito ? Dalla sentenza si evince che eventualmente il comune dovrà solo pagare il costo della progettazione per lo spostamento del sito ed altri danni al momento al comune non risultano.

De Minico risponde chiedendo  se sarà l’impresa originaria a fare i lavori. Questo perchè l’avv.Perifano nel suo parere legale avvisò, a pagamento, che se si cambiavano le carte si poteva andare incontro ad un risarcimento  danni nei confronti di chi si era  aggiudicato la gara. Ed in questo caso chi paga? Sicuramente dovrà pagare, continua De Minico, chi ha deciso di cambiare le carte. Penso quindi, rivolto all’Assessore Lepore, che non discutiamo delle stesse cose. Chiederemo un nostro parere, questa volta gratis, e vedremo anche chi dovrà pagare questi danni ma sicuramente non i cittadini di benevento.
Altra question per De Minico al quale è stata data la precedenza in quanto per motivi di lavoro dovev andar via dall’Aula.L’oggetto è Piazza Castello ed il dispositivo che la interessa (paletti, fioriere, tracciato veicolare, spazi di sosta etc.)

La risposta arriva dall’assessore Abbate che in prima analisi fa presente  che il Ministero diede parere favorevole per tale dispositivo. Inoltre, continua Abbate, le due piazze, Castello e IV Novembre,  prima del dispositivo, erano un parcheggio abusivo di oltre 100 auto che intasavano il traffico fino ad arrivare al Viale Mellusi,  mentre oggi il traffico è scorrevole e le file sono scomparse. Per i paletti, gli archetti e le fioriere,  sono stati installati solo per evitare l’accesso alle auto e sono conformi al codice della strada e saranno dotati di catarinfrangenti. Per quanto riguarda la larghezza della corsia che da Via Perasso va al Viale Atlantici, si opererà con segnaletica orizzontale per definire una larghezza costante. I danni  ai dissuasori, infine,  sono atti vandalici e non urti delle automobili.

De Minico si dice parzialmente soddisfatto anche se si poteva trovare una soluzione diversa e meno impattante. Magari in futuro si potrà implementare il tutto con un nuovo know out.

Si passa quindi alla question di Nazzareno Orlando che chiede, a proposito della short lista avvocati, quali sono le modalità di determinazione del compenso e se possono partecipare tutti i profesionisti iscritti all’albo senza preclusioni.

La risposta la dà l’Assessore Iadanza che chiarisce che le modalità di parteipazione sono presenti nel bando ed è riservato a tutti i professionisti che dovranno decidere però in quale settore inserirsi, uno ed uno solo, avente i requisiti specifici per quel settore. Non si farà una graduatoria ed all’atto del conferimento di incarico si farà una convenzione. Il compenso va da 500 a 3500 secondo il settore in cui ci si iscrive e quindi si è scelto.

Nazzareno Orlando si dichiara soddisfatto perchè, in  principio  teorico,  c’è la risposta di quanto chiesto.

E’ la volta della domanda di De Nigris che riguarda il  Piano di riequilibrio pluriennale e la sua  conformità alla normativa per una serie di ragioni..

La risposta è affidata all’Assessore Coppola che chiarisce però che lui  non era presente all’atto della approvazione del piano.Per esso comunque ad oggi non c’è nessuna comunicazione della Corte dei Conti, ne ci sono richieste di integrazioni o modifiche. Per le partecipate, continua Coppola, le azioni  previste per l’Amts, sono sia  un taglio che un piano industriale.La richiesta di un piano industriale aggiornato è stata fatta sia per l’Amts che per l’Asia. Per ciò che riguarda un maggiore sforzo nei primi anni, devo dire, continua Coppola, che questo è stato fatto e non sono state spostati negli anni successivi i maggiori pesi. Si sono spalmati i pesi anche nelle successive consiliature perchè ad esempio per l’alienazione dei beni comunali occorre più tempo per la preparazione.Per gli aumenti tariffari, Imu e aree fabbricabili, essi sono in attuazione del piano stesso. Per la specifica dei vari tipi di debiti, nel piano non si è fatta  distinsione perchè non richiesta e in riferimento  allo schema di valutazione della sottocommissione, non siamo tenuti ad attenerci allo schema stesso. In relazione alla mancanza di atti formali, al sottoscritto non risultano carte che riportino questa dicitura e per l’azione di responsabilità verso chi ha prodotto i debiti fuori bilancio ancora non si è fatto niente e le stesse azioni dovranno iniziare dopo il riconoscimento in Consiglio degli stessi,  pur se con le difficoltà di accertamento che esistono, essendo vecchi anche di 25 anni. Il riconoscimento verrà fatto comunque quando sarà approvato il salvaenti con la copertura nei 10 anni. Per la vendita degli immobili essi si sono divisi in 3 fascie con percentuali di abbattimento in funzione dell’appetibilità del bene. Per essi si sono previsti introiti di 15 milioni ma questo si dovrà accertare nel tempo scegliendo anche il tempo migliore per la vendita senza perciò andare a svendere. Per la legittimità di tutto l’operato io ritengo che, data l’urgenza, si possa  dire che ci sia la legittimità ed aspettiamo il giudizio della Corte dei Conti.

La risposta di De Nigris è stata: Ho sempre criticato questo piano come fatto e quanto in esso previsto. Il fatto che Lei sia subentrato dopo, la poteva porre in una condizione diversa e più distaccata, ma lei è andato in continuità dicendo che non ha visto tutto ma lo condivide tanto se non va bene la Corte dei Conti lo boccierà. Ma lei  poteva vedere tutto e qualora riscontrava qualche cosa che non andava si poteva porre rimedio in anticipo. Ma il Piano Industriale dell’Asia dov’è? Ma un super esperto non vi ha detto che i debiti vanno classificati? Io vorrei sapere se tutti i 38 milioni di debiti sono tutti legittimi. E come vi può dare l’ok la Corte dei Conti se mancano anche gli atti formali, così come indicato dalla struttura comunale? Ci sono centinaia di migliaia di debiti senza copertura. Lo schema,   che andava applicato su suggerimento della Corte dei Conti, era tra l’altro pubblicato su G.U. Per quanto concerne la vendita degli immobili comunali, è una contraddizione dire che spostiamo la vendita in attesa di tempi migliori perchè se ciò avviene è una sfasatura per il piano stesso.

Fin qui quanto discusso. Non si sono discusse le istanze di De Pierro e Capezzone, per mancanza degli istanti, di Quarantiello per mancanza del carteggio ed un’altra di Orlando  per dare in modo per la risposta che si potessero  raccordare con l’Assessore Lepore anche gli  Assessori all’Ambiente e Servizi Sociali perchè anch’essi interessati sulla istanza di contrada cellarulo.