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Ugo del Sorbo,segretario provinciale del Psi : “ Il Sindaco, forte con i deboli e debole con i forti”

14/05/2013
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Il Segretario Provinciale del Partito Socialista Italiano, interviene con una nota sull’attuale momento politico al Comune di Benevento.

Ugo Del Sorbo segretario provinciale PSI

“ Il clima politico che si registra in questi giorni Palazzo Mosti – dichiara del Sorbo – non rassicura di certo ne la città, ne la politica intera. Doveva essere un quinquennio di normale amministrazione, considerato il consiglio comunale del tutto monocolore del partito democratico. E invece la paralisi politico-amministrativa regna sovrana. Sono trascorsi appena due anni e già sono naufragati tutti i proclami fatti all’indomani delle elezioni comunali. All’epoca il Sindaco diceva a gran voce “Garantiamo un’ottima navigazione, non ci saranno defaiance, siamo una coalizione granitica, coesa, compatta”. Oggi, invece si sta verificando tutto e il contrario di tutto, una baraonda, un caos generale. Tra consigli comunali che non si celebrano per l’assenza dei consiglieri di maggioranza, aumenti dell’IMU e della Tares, revoche e rimpasti, partecipate sull’orlo del precipizio, una città sporca e mal curata e non per colpa degli “nzivatos” come si vuol far credere; una città piegata su se stessa, perennemente in agonia per l’assenza di una visione che la possa portarla a fare quel salto di qualità tanto auspicato, e pertanto diventa sempre più evidente e tangibile la disaffezione dei cittadini verso quest’amministrazione. Una maggioranza che puntualmente su argomenti importanti si defila e trova altro di meglio che addossare responsabilità alla minoranza. Lo sanno tutti: garantire il numero legale, programmare, amministrare spetta a chi è stato scelto per guidare la città, non all’opposizione a cui spetta il ruolo di controllo e proposizione amministrativa. Se questa Giunta comunale non è in grado di amministrare, allora si può sempre ricorrere alla soluzione tecnica. Il primo cittadino bacchetta l’opposizione, rea di non aver consentito l’avvio del lavori in consiglio, intanto, con la maggioranza, si riunisce in conclave. Come dire, forte con i deboli, (solo per numeri in consiglio) e debole con i forti, ovvero la sua stessa maggioranza; pronto a convincerli a votare tout à court, pena dimissioni irrevocabili. La città in questo momento di crisi economica e occupazionale, non ha bisogno del forte deficit economico dell’ente, dell’inefficienza dei servizi, di yes man che restano al proprio posto ad ogni costo. C’è bisogno di persone pronte a sacrificarsi al fine di trovare le giuste soluzioni per una ripresa in termini di crescita e sviluppo. In assenza di tutto ciò non resta altro che consegnare la parola alle urne quanto prima”.

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