Proseguono, per i Comuni interessati dalla vicenda, le attività di opposizione alla realizzazione del comparto estrattivo in località Fossa delle Nevi, nel territorio di Durazzano, al confine con il territorio di Sant’Agata de’Goti.
Questa mattina i Sindaci di Sant’Agata de’Goti, Carmine Valentino, di Durazzano, Alessandro Crisci, di Arienzo, Giuseppe Medici, di Cervino, Giovanni de Lucia e di Santa Maria a Vico, Alfonso Piscitelli, hanno chiesto, congiuntamente, con atto formale inviato al Presidente della Giunta Regionale della Campania On. le Stefano Caldoro, la revoca della delibera di Giunta Regionale n.775 del 21/12/2012, così come richiesto ed anticipato allo stesso Presidente nell’incontro dello scorso venerdì.
Tante le motivazioni per le quali i cinque Comuni chiedono la revoca della D.G.R n.775/2012 legate essenzialmente alla tutela del paesaggio, alla qualità ambientale ed alla conservazione della fauna e della flora locale.
Inoltre, una porzione del territorio del Comune di Santa Maria a Vico, su cui si prospetterebbe la realizzazione del comparto estrattivo, è stata dichiarata ad elevato rischio idrogeologico e il PTCP di Benevento vieta nuovi insediamenti e movimenti di terra in prossimità del sito.
Altra difficoltà rappresentata è quella legata alle infrastrutture viarie non adeguate alla circolazione di mezzi pesanti da lavoro. L’accesso dei mezzi al nuovo sito estrattivo potrebbe essere garantito attraversando prevalentemente i comuni di Cervino e S. Agata de’Goti che, attualmente, non sono in grado di ospitare un transito di mezzi pesanti, se non occasionale, data la configurazione urbanistica e la dimensione della sede stradale nonché la tipologia costruttiva esistente. Infine, si legge nel testo dell’atto congiunto, il sito estrattivo sarebbe ubicato nelle immediate vicinanze del percorso dell’Acquedotto Carolino, patrimonio UNESCO di inestimabile valore storico-architettonico.
Infine, viene evidenziato nella nota, che la delibera di Giunta Regionale n.775 del 21/12/2012 non tiene conto dell’ultimo dispositivo normativo e della modifica introdotta dai commi 146 e 147 collegati alla Legge finanziaria regionale 2013.
Proprio su questo aspetto il Sindaco Valentino, ribadisce quanto più volte detto, ovvero che “se nelle aree in cui uno o più Comuni hanno avviato procedimenti di istituzione di Parchi Urbani di interesse Regionale è vietato l’insediamento di nuove cave, e se è vero come è vero che sul territorio interessato dalla nuova cava è già stato avviato l’iter istitutivo del Parco Urbano Intercomunale “Dea Diana est Tifatino”, il Presidente Caldoro non avrà nessun problema ad adottare un atto di revoca della delibera di Giunta Regionale n.775/2012”.