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Giovanni D’Aronzo (Psi): “ Dirigenti a Palazzo Mosti, compresa parte politica, si dimostrano sempre più incapaci, incompetenti e superficiali”.

03/05/2013
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“Non passa giorno che non siamo costretti a lamentarci per come viene gestita la macchina comunale da parte dei dirigenti, sapientemente nominati dalla parte politica e per questo corresponsabili della superficialità con cui questi tecnici espongono a brutte figure l’ente”.

“Non è la prima volta, sia chiaro, che accadono simili situazioni, senza che nessun esponente politico faccia sentire la propria voce, il proprio disappunto, scrive Giovanni D’Aronzo. Ci troviamo difronte a una superficiale e sciatta gestione dell’ente comunale. Una sorta di teatro tragicomico. Un esempio su tutti:  le miglia di raccomandate inviate ai cittadini per la TARSU. Con la stessa procedura, raccomandate, in questi giorni ne sono partite altre, dove, invitano i firmatari di concessione dei loculi al cimitero, al pagamento delle somme non versate. Fin qui, tutto normale, tutto giusto, invitare i cittadini ad adempiere ai contratti stipulati, pena l’avvio di procedure legali. La prima cosa che non ci convince, però è la procedura. Infatti, i destinatari delle missive, sembrano essere tutti gli ultimi sottoscrittori di contratto di loculi, invitati, a procedere alla regolarizzazione della concessione, senza che l’ente abbia provveduto preventivamente a verificare chi sono i cittadini che risultano morosi. Tanti sono già i casi segnalati, in questi giorni, di persone che pur essendo in regola con i versamenti per le concessioni cimiteriali, si sono visti recapitare il sollecito. Ma, quello che si è verificato alla mia famiglia è a dir poco grottesco, stucchevole e dimostra tutta l’incapacità dei dirigenti comunali con conseguente coinvolgimento della parte politica. Con prot. N° 33811 del 28/04/2013 si scrive ad un mio familiare, sempre a mezzo raccomandata a firma del dirigente settore legale,  “ da segnalazioni pervenute dal settore servizi sociali e dopo verifica, del settore legale, il dirigente e responsabile del servizio legale, invita e diffida, l’intestatario del contratto a provvedere entro e non oltre il termine di gg 15 al pagamento della somma dovuta pari a € 1.500,00 per la concessione del loculo in oggetto. Trascorso il termine suindicato si procederà senza ulteriori indugi alle vie legali, per quando dovuto, interessi di mora e risarcimento danni”. Superata, la fase di sconforto e di amarezza, posta maggior attenzione alla richiesta, verifichiamo che nulla a che fare abbiamo con il defunto richiamato nella raccomandata. E’ persona a noi sconosciuta. Giacché il fatto non ci riguarda, ci siamo soffermati su delle spontanee riflessioni. Allora ci chiediamo, ma si può inviare una nota del genere, dopo che il settore servizio sociale segnala e il settore legale constata, e il dirigente del settore chiamato al controllo, firma? Quante raccomandate errate sono state inviate dal dirigente? Quali procedimenti intende adottare sia il nucleo di controllo gestione che quello di valutazione? Chi pagherà tutte le raccomandate inutili inviate? Trattandosi di diffida, in cosa potrebbe incorrere il vero destinatario della nota poiché non gli sarà mai notificata? Tutto ciò dimostra, ancora una volta, con quale superficialità si amministra la cosa pubblica, nell’indifferenza sia della parte politica, che mai è intervenuta pubblicamente, almeno nello scusarsi con i cittadini contribuenti, e sia di tutti quelli organismi preposti al controllo dei dirigenti. Eppure pare che ogni anno i premi economici per gli obiettivi raggiunti puntualmente arrivano a tutti. Queste incresciose, situazioni, la dicono lunga sulle scelte effettuate dalla parte politica. Almeno, conclude D’Aronzo, sui defunti si vuole essere un po’ più ……attenti?”
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