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Progetto e-Gotham all’Unisannio

24/04/2013
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Produrre energia distribuita sul territorio e gestirla in maniera intelligente,  riducendo al minimo le perdite e impiegando impianti che utilizzano fonti rinnovabili.


Il progetto e-GOTHAM, attraverso le microreti (microgrid), viene sperimentato dal Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi del Sannio insieme a 17 partner europei, tra i quali gli Oleifici Mataluni di Montesarchio (BN). Il complesso agroindustriale sannita è già da anni impegnato in un percorso virtuoso volto a coniugare sostenibilità ambientale e sviluppo del territorio.

Il progetto e-GOTHAM, nell’ambito del programma Artemis sui sistemi “embedded”, è giunto alla seconda riunione di verifica sullo stato d’avanzamento dei lavori del gruppo di ricerca. Gli incontri si sono svolti ieri ed oggi a Benevento, presso l’Università degli Studi del Sannio.

Tra gli scopi del progetto e-GOTHAM, della durata di tre anni, quello di implementare un nuovo modello di domanda aggregata di energia, integrare efficacemente le fonti energetiche, aumentare l’efficienza di gestione e ridurre le emissioni di carbonio, accrescendo la consapevolezza dei consumi.

“Il nostro Dipartimento di Ingegneria – dichiarano i Professori Carmen Del Vecchio e Luigi Glielmo, che coordinano il gruppo di ricerca dell’ateneo sannita impegnato in e-GOTHAM – contribuisce a realizzare una piattaforma informatica per una migliore gestione di microreti energetiche, nei settori residenziale, terziario ed industriale collaborando, per la sperimentazione nel settore industriale, con la Enemont, una società degli Oleifici Mataluni di Montesarchio”.

Il mercato delle tecnologie pulite, secondo i più accreditati studi di settore, entro il 2018 vedrà quintuplicare l’apporto energetico delle microreti. Si calcola, infatti, che in sei anni si passerà dai 764 MW del 2012 a quasi 4000 MW.

“Per un complesso industriale quale quello degli Oleifici Mataluni – commenta l’Ingegnere Francesco Fuccio, Responsabile Area Impianti degli Oleifici Mataluni – i consumi energetici incidono in maniera significativa sul costo economico ed ambientale. Per questo, il tema dell’efficienza energetica va messo ai primi posti nella lista delle esigenze di innovazione aziendali. Tradizionalmente i consumi energetici industriali sono considerati come un costo inevitabile, una bolletta da pagare e una spesa da tenere sotto controllo. L’obiettivo degli Oleifici Mataluni è quello di passare ad una gestione attiva dell’elettricità come input della produzione proprio come i materiali e la manodopera”.

“Abbiamo creduto – conclude Fuccio – nelle microreti intelligenti per il miglioramento della gestione energetica e la conseguente riduzione dei costi e dell’impatto ambientale delle produzioni. Il progetto e-GOTHAM, grazie anche alle collaborazioni con i numerosi partner internazionali, ci ha confermato le potenzialità delle microreti, in cui l’energia è generata vicino alle utilities (spesso da fonti rinnovabili, come nel caso del nostro impianto fotovoltaico), con riduzione al minimo delle perdite e possibilità di gestione attraverso un sistema intelligente, quale quello che stiamo sviluppando nell’ambito del progetto, in grado di ottimizzare il bilancio tra produzione e consumo di energia a livello locale”.

Grande soddisfazione per i risultati conseguiti è espressa dalla Professoressa Del Vecchio: “La riunione di verifica del primo anno di lavori, che si è tenuta ieri e oggi a Benevento, ha avuto un esito molto positivo. Al meeting hanno partecipato i 17 partner di e-GOTHAM, dei quali cinque sono italiani (di questi ben quattro, tra università ed aziende, appartengono al territorio campano) mentre gli altri sono spagnoli, norvegesi, finlandesi ed estoni.

LʼUniversità del Sannio è stata presente all’incontro con noi docenti, con i dottorandi Daniela Meola e Giovanni Gambino, l’assegnista di ricerca Giovanni Palmieri ed Andrea Mongillo, Amministratore Unico di KES (Knowledge Security Environment), una spin-off dellʼUniversità del Sannio”.

Il prossimo appuntamento del gruppo di lavoro si terrà nel giugno prossimo a Bruxelles, per la prima valutazione del progetto da parte della Comunità Europea.

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