La nuova legge sul riordino del settore dei rifiuti in Campania che dal 1° luglio 2013 dovrebbe andare in vigore non è una legge emanata dalla Funzione Pubblica CGIL, bensì una normativa emanata dallo Stato e dalla regione Campania.
“Trovo ingiusto e fuori luogo – commenta Giuseppe Pagliuca, leader della Uil Trasporti sannita – che la FP CGIL, voglia prendersi meriti che non gli appartengono, considerando il fatto che allo stesso tavolo istituzionale vi erano anche le altre sigle sindacali confederali, la UIL Trasporti e la CISL Trasporti. E’ la trasparenza con cui ho sempre agito che mi consente di essere chiaro e lecito; in modo particolare con gli ex lavoratori del territorio sannita appartenenti ai consorzi di bacino Bn1, Bn2 e Bn3. La legge n. 135/2012 stabilisce che saranno i comuni ad occuparsi dell’intero ciclo dei rifiuti in tutte le sue funzioni: spazzamento, raccolta, trattamento e smaltimento, attraverso gli ATO (Ambiti Territoriali Ottimali)”.
“Onde evitare aspettative false e tendenziose – continua Giuseppe Pagliuca – tengo a precisare che qualora non dovesse esserci un’immediata collocazione nel ciclo dei rifiuti di tutti i 124 lavoratori degli ex Consorzi di Bacino Bn1, Bn2 e Bn3, andremo a stilare una graduatoria applicando l’apposita normativa sulle priorità. Mi sembra alquanto strano che la FP CGIL prima siede al tavolo decisionale con le altre Organizzazioni sindacali e poi prende iniziative solitarie come se avesse partecipato da sola alle riunioni”.
“La segreteria della UIL Trasporti di Benevento – conclude Pagliuca – è alquanto infastidita da questo atteggiamento, perché qualunque sia la soluzione da adottarsi per la permanenza in servizio di questi lavoratori, saremo sempre al loro fianco. La Uil Trasporti, a questo punto, onde evitare ulteriori disguidi e incomprensioni con la Fp Cgil, propone che si tenga urgentemente un incontro con i segretari confederali di Uil, Cgil e Cisl per esprimere un unico pensiero da portare sui futuri tavoli di trattativa. Sarebbe una vittoria anche del presidente della commissione regionale ambiente, on/le Luca Colasanto, se l’approdo finale di questa vertenza vedesse tutti i lavoratori di nuovo in produzione e con uno stipendio mensile stabile”.