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Psi : Ogni radicale cambiamento andrebbe discusso preventivamente con la città.

Gli stravolgimenti programmati al Rione Ferrovia, vanno fermati, discussi e condivisi. A Palazzo Mosti, la democrazia partecipata è stata di fatto cancellata.

Gli ultimi accadimenti che stanno interessando il Rione Ferrovia, con un progetto e un piano della mobilità mal digerito dai residenti del rione, mettono in luce, senza giustificazione alcuna, come questa amministrazione abbia del tutto cancellato dalle sue attenzione la democrazia partecipata dei cittadini. Uno stravolgimento di uno dei più storici e grandi rioni della città, avrebbe dovuto consigliare a chi ci amministra una condivisione con i residenti, commercianti, operatori socio-sindacali ecc. e non calarlo d’impero come oramai assistiamo da due anni a questa parte. Riteniamo, pertanto, legittime e giustificate le lamentele di un rione e non solo. Le domande ricorrenti, sono sempre le stesse e quindi ci chiediamo, come si può programmare la chiusura di ampie aree a parcheggio senza aver preventivamente badato a recuperarne altre, lasciando, di fatto, gli automobilisti al proprio destino, costretti a girovagare nelle stradine del rione alla ricerca di un posto auto. Sovraccaricare di auto strade dalle piccole dimensioni, riservando altre strade più ampie a carichi minori. Come si può immaginare di confluire tutto il traffico in entrata in Via GrimoaldoRe, oltretutto strada a doppio senso di circolazione. Si doveva, in largo anticipo convocare una riunione nel rione e condividerne le scelte tutte insieme. Adesso, è inutile applicare la teoria del “diviti et imperia” organizzando riunioni sparse in modo da calmare le tensioni, pronosticando varie soluzioni zona per zona. Una qui, una lì, una al comune, solo con chi si vuole ascoltare, dividendo i cittadini, e nel frattempo, attuando il tutto, a mò di pillole, a piccole dosi, nella speranza di allungare i tempi e far digerire tutto il piano mobilità. Signori, il danno è complessivo. Oramai, abbiamo già sperimentato questo tipo di pratiche politiche, targate Pepe, così come conosciamo bene quali sono le cose care a quest’amministrazione. E’ un’amministrazione incapace di comprendere le esigenze e il reale bisogno dei cittadini. Troppo distante da quello che la città ha bisogno in questo momento. L’impressione che appare, è come quella di un pugile all’ultima ripresa, frastornato, stanco, incapace di affrontare le problematiche che attanagliano la città. Si va avanti con apatia, lasciando a qualche boys consigliere comunale una difesa estrema a mezzo stampa, che appare a dir poco confusa e arraffata. Non vi è più traccia d’iniziative messe in campo dai vari settori comunali, che pure annovera circa dieci assessori, senza dimenticare i consiglieri delegati. Il rinnovamento chiesto a gran voce dai cittadini, riguarda soprattutto la trasparenza amministrativa, trasparenza intesa anche come operato di ognuno di loro, per comprendere attraverso un agire partecipato le programmazioni che ogni assessorato mette in campo. Vorremmo, sapere, poichè si tratta di nostri dipendenti, pagati con i soldi della comunità cosa fanno, quale beneficio hanno prodotto fino ad oggi e cosa succederà per i prossimi anni. La città riversata su se stessa, in uno stato irreversibile, ha una forte esigenza, di occupazione, sviluppo di attività produttive, di servizi, di pulizia e di condivisione delle scelte amministrative. Contemporaneamente, tutto ciò viene relegato all’ultimo posto dei pensieri dei nostri amministratori, riscontriamo in altri campi una forte e attenta gestione della cosa pubblica. Un ente troppo interessato alla cementificazione, vedi, P.U.C., housing sociale, sovrapponendosi al ruolo dello I.A.C.P. , Spina Verde, Piazza Orsini, Parco Cellarulo, Depuratore, Passarelli , Parco Via Marmorale ecc.. Grande impegno e attenzione l’amministrazione mette in campo su questi temi, nella speranza, di occultare le sofferenze legate alla quotidianità che la città rivendica.  Il Segretario Prov.le P.S.I. Ugo del Sorbo