- BnTv.it - https://www.infosannionews.it -

Uil: pubblicato su G.U. il decreto che salva altri 55.000 esodati

La Uil di Benevento comunica che è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 17 del 21 gennaio 2013 il Decreto del ministero del lavoro e delle politiche sociali dell’8 Ottobre 2012 per la salvaguardia di altri 55.000 lavoratori esodati.

Il Decreto, dopo oltre tre mesi dalla firma dei ministri competenti, dà finalmente piena attuazione alle previsioni dell’articolo 22, comma 1, del decreto legge n. 95/2012, estendendo ulteriormente la platea dei salvaguardati dalle norme Fornero del dicembre 2011 in materia di età pensionabile. La UIL è impegnata affinché il prossimo Governo e il prossimo Parlamento emanino subito un provvedimento che dia piena copertura previdenziale a tutte le lavoratrici e ai lavoratori esodati, evitando che migliaia di persone possano trovarsi senza reddito e senza pensione.

Si tratta di un importante passo in avanti, reso possibile dall’azione delle parti sociali e dall’impiego in tal senso del Parlamento, nella risoluzione della problematica nata in seguito alla legge n. 214/2011. Un provvedimento che va nella direzione di un primo e ancora parziale riequilibrio del sistema previdenziale.

Il segretario generale della Uil di Benevento, Fioravante Bosco, tiene ad aggiungere: “Con i provvedimenti del dicembre 2012 si è fatta una gigantesca operazione di cassa sul sistema previdenziale italiano, prelevando ingenti risorse per coprire altre voci del bilancio che non si sono volute tagliare e lasciando nell’inadeguatezza migliaia di lavoratori che avevano sottoscritto accordi davanti al proprio datore di lavoro e davanti alle stesse istituzioni dello Stato. Bisogna, quindi, rimettere una parte di quelle risorse nel sistema previdenziale per risolvere i problemi di questi lavoratori che non possono trovarsi, a causa di un’operazione iniqua, senza stipendio e senza pensione. Il provvedimento da fare – per la credibilità stessa dello Stato – deve servire per non violare quel patto che i lavoratori hanno stretto con le istituzioni, le quali hanno cambiato le regole col treno in corsa, disconoscendo un impegno preso”.