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Redditometro : “Sì alla lotta all’evasione fiscale, no alla vessazione dei contribuenti”

17/01/2013
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Pietro Giordano, Adiconsum: “La normativa sul redditometro va rivista, eliminando le storture.”

La contabilità familiare non è equiparabile a quella aziendale, così come l’onere della prova non può essere a carico del contribuente.
La lotta all’evasione fiscale è una battaglia di civiltà – dichiara Pietro Giordano, Segretario generale Adiconsum – ma è anche una battaglia di equità che deve portare ad un abbattimento delle tasse nei confronti dei soliti noti, cioè i lavoratori dipendenti e i pensionati, che sono la parte più debole del Paese, oltre che i maggiori contribuenti.
Adiconsum chiede che la normativa sul redditometro venga rivista, eliminando quelle storture che rischiano di penalizzare i contribuenti più onesti.
Non è possibile – continua Giordano – che si chieda retroattivamente alle famiglie la conservazione delle ricevute e delle fatture dal 2009, equiparando la contabilità familiare alla contabilità aziendale, così come non è possibile che l’onere della prova sia a carico del consumatore e non dello Stato. Su quest’ultima stortura, tra l’altro, si è espressa anche la Corte di Cassazione.
Vista l’enorme mole di dati in possesso dello Stato, compreso l’accesso ai conti correnti personali – conclude Giordano – oggi sono possibili tutti i controlli per colpire duramente i veri evasori fiscali e non accanirsi su chi, magari dopo 30 anni di sacrifici, si è permesso una vacanza di 3.000 euro.

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