venerdì 29 Marzo 2024 Rugby:Intervista con il coordinatore tecnico Antonio Fragnito | infosannionews.it venerdì 29 Marzo 2024
In evidenza

Strada Provinciale 55, Mauriello e Cormano: Immobilismo dell'Amministrazione comunale di Baselice

“Il sindaco di Baselice, Ferella, dovrebbe preoccuparsi di redigere un ...

Benevento, violazioni urbanistiche in contrada San Vitale: scattano i sequestri

In data 27/03/2024 Ufficiali ed Agenti del Corpo di Polizia ...

Riaprono le Piste ciclopedonali Paesaggi sanniti e Acquafredda di Benevento

Il Lunedì dell’Angelo 1° aprile 2024 riaprono le Piste ciclopedonali “Paesaggi ...

AIR Campania, consegnati altri 16 nuovi pullman

Continua il piano di rinnovo delle flotte aziendali delle società ...

Stampa articolo Stampa articolo

Rugby:Intervista con il coordinatore tecnico Antonio Fragnito

16/01/2013
By

Antonio Fragnito, 47 anni, nel mondo del Rugby da quando ne aveva 12, 265 presenze in biancoceleste quando la serie A era unica, ruolo estremo ala apertura, ha giocato con l’Under 17 la finale scudetto con il Petrarca Padova. Allenatore dalla stagione 1999-2000, ha vinto nel 2005-2006 il titolo Under 15. Attualmente Antonio Fragnito, oltre ad essere il coordinatore tecnico del Miwa Energia Benevento, è anche selezionatore nazionale della Federazione Italiana Rugby (carica che ricopre dal 2006). E domenica, da tecnico della formazione Under 16, ha collezionato un altro successo: la bella vittoria nel derby contro i cugini del IV° Circolo, che hanno lanciato in classifica la formazione guidata dal presidente Palumbo.

Rugby: Coordinatore tecnico Antonio Fragnito

Con questa vittoria- ha detto- si rafforza ancora una volta un’idea che porto avanti da una vita: quella che il lavoro alla fine paga sempre. Fino a 2 anni fa, ma anche nell’immediata vigilia di questa partita, il gap tecnico e di potenziale tra noi e il IV° Circolo era piuttosto evidente. Loro in questi anni hanno raggiunto risultati considerevoli, hanno in organico ragazzi che sono all’ultimo anno e dunque più grossi e più forti fisicamente oltre che naturalmente di età. Se questa partita si fosse giocata 2 anni fa, avrebbero dato 40-50 punti al Benevento. Invece siamo stati bravi a superare questo gap. Domenica mattina- ha svelato – quando siamo arrivati al campo con un gruppo di 26 persone, di cui 7 nello staff tecnico (3 tecnici, 3 dirigenti e 1 preparatore fisico), ho pensato che in fondo l’avevamo già vinta la partita. Essere lì in 26 era la nostra vittoria più bella. Poi in campo i ragazzi hanno messo soprattutto i fatti, hanno applicato quello che gli insegniamo in settimana, si sono divertiti e hanno fatto divertire con una meta capolavoro e alla fine hanno strappato meritati applausi anche dagli avversari”.

Il settore giovanile del Rugby Benevento è quasi un’isola felice nonostante le difficoltà: “Viviamo una forte crisi- ha detto Antonio Fragnito- ma non di numeri quanto piuttosto di dirigenti che possano propinare progetti a questi ragazzi. Ci sono altre realtà, rugbystiche e non solo, che presto se ne approfitteranno. Un esempio su tutti? La pallamano. Fino a 20 anni fa, non c’era nulla se non una squadra che giocava in serie A. Oggi esiste una scuola di pallamano. E se non facciamo qualcosa- ha lanciato il grido di allarme- rischiamo che i ragazzi verranno strappati al rugby. Altro problema la divicione delle risorse. Peccato avere 2 squadre Under 16 che sono al 2° e al 3° posto mentre se ne poteva avere una. E non solo. Se non impariamo a superare i personalismi, faremo poca strada. Ci vogliono organizzazione, progetti e formazione di giovani. Oggi la scuola è in crisi e non forma più i ragazzi. È da lì che bisogna ripartire”.

Antonio Fragnito si dice convinto che bisogna lavorare sui talenti: “Il vero talento è colui che si fa strada naturalmente. E nel Rugby Benevento ce ne sono molti che possono diventarlo. Sono finiti gli anni ’92 e ’93, gli anni, tanto per intenderci, dei Canna, dei Calabrese e dei Marinaro che oggi stanno arrivando al rugby che conta. Oggi abbiamo Manganiello e Davide Fragnito che sono nell’Accademia di rugby. Ma dobbiamo crearne altri ancora. Questa società, negli ultimi anni, ha fatto grandi cose. Tanto per citarne una, il Centro di Formazione Federale, che spero possa essere una ulteriore motivazione per lavorare meglio, per una migliore condivisione, coordinazione e collaborazione tra le società. Sono stati fatti grossi passi in avanti. Abbiamo la prima squadra che è in serie B, una Under 20 che non esisteva e che ora è al 2° posto e sono sicuro che vincerà il campionato per ritornare nell’elite che conta. Con l’Under 20 abbiamo vinto scudetti. C’è una Under 16 che attualmente sta ottenendo i risultati migliori. E c’è il minirugby. Basta farsi un giro al Pacevecchia per capire che è un vero e proprio vivaio frequentato da tantissimi bambini. E tutto va migliorato e perfezionato. Ripeto, la strada intrapresa è quella giusta. Ma c’è ancora da camminare”.

Stampa articolo Stampa articolo

Tags: ,