Alla vigilia delle elezioni come un fulmine a ciel sereno scoppia una polemica in seno al Pd che potrebbe avere anche conseguenze gravi se si tiene conto anche dello strappo avuto con il Psi.
Esplode la polemica in seno al Pd con esponenti di primo grado che attaccano il segretario Amendola reo di aver calpestato i risultati delle primarie e di aver riempito la lista di persone estranee al territorio regionale. In testa al gruppo che ha sferrato l’attacco Umberto Del Basso De Caro che ha definito la funzione dello stesso Amendola “incomprensibile”. Tra l’altro c’è la concreta possibilità che qualche esponente del Pd “potrebbe decidere di morire in piedi piuttosto di vivere in ginocchio”. Anche il Sindaco di Salerno Vincenzo De Luca è critico verso il partito riguardo alla composizione delle liste e contesta “i paracadutati da Roma” ed auspica l’esigenza di un rinnovamento radicale nei modi di selezione della classe dirigente del partito stesso, perché “il numero di anime morte che rappresenta il Pd è spropositato”.
E nel mentre si profila un grosso strappo con il PSI perché a detta di Riccardo Nencini il Pd non ha mantenuto gli accordi, con Di Lello che in Campania 1 ha deciso di rinunciare al posto sicuro, Amendola replica “La gratitudine è un sentimento della vigilia. Che amarezza. I consiglieri regionali che prima mi osannavano per le deroghe avute per loro, e siamo la Regione che ne ha avute di più in Italia, oggi mi criticano per le quote nazionali che sono uguali ovunque. Ripeto c’è solo amarezza, ma ora basta polemiche, siamo in campagna elettorale”.