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Tarsu+Tia=Tares cioè un’altra stangata sui poveri contribuenti!

22/12/2012
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La Uil di Benevento annuncia che dal prossimo anno la TARSU (tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani) e la TIA (tariffa di igiene ambientale) saranno sostituite dalla TARES (tassa rifiuti servizi).

Ci attende una stangata media di circa 80 euro in più all’anno (il 37,5%), che si aggiungeranno ai 225 euro medi pagati quest’anno con la vecchia TARSU o TIA, già in aumento del 2,4% rispetto al 2011 e del 14,3% rispetto agli ultimi 5 anni. Ciò significa, che il prossimo anno con la nuova tassa si pagheranno in media 305 euro, che peseranno mediamente più dell’IMU sull’abitazione principale. E’ vero che, con la nuova tassa si risolve l’annoso problema dell’IVA sulla TIA, che non sarà dovuta, così come non saranno più dovute le Addizionali ex eca (10%) sulla TARSU, ma la norma prevede che il prossimo anno andranno coperti integralmente i costi del servizio per lo smaltimento dei rifiuti. E, considerando il fatto che, attualmente i Comuni coprono mediamente il 79% del costo del servizio sulle utenze domestiche, l’aumento solo per questa parte sarà mediamente di 53 euro. Un pò meno nei 1.300 Comuni che applicano la TIA (37 euro), mentre nei Comuni dove si applica la TARSU, l’aumento medio corrisponde a circa 70 euro. A ciò vanno aggiunti ulteriori 27 euro medi, per la parte servizi indivisibili dei Comuni (illuminazione pubblica, polizia locale ecc.), in quanto ci sarà una sovratassa che varierà, a facoltà dei Comuni, da 30 a 40 centesimi al mq. Il combinato disposto (copertura integrale del costo del servizio e la parte servizi) porterà nelle casse pubbliche circa 1,9 miliardi di euro in più, che si aggiungono ai 7,6 miliardi di euro pagati nel 2012. Le stime sono state calcolate dall’Osservatorio sulla fiscalità locale della UIL – Servizio Politiche Territoriali, sui dati delle bollette della tassa/tariffa rifiuti in 89 città capoluogo di provincia su una famiglia campione composta da 4 persone che vive in un appartamento di 80 mq. Le stime sul gettito sono state elaborate su dati ISTAT, Bilanci dei Comuni e Agenzia del Territorio, mentre il tasso di copertura del servizio è stato rilevato attraverso la lettura delle relazioni programmatiche, allegate ai Bilanci di previsione dei Comuni.

“Se con l’IMU la stangata è stata certa – commenta Fioravante Bosco, segretario generale della Uil di Benevento – anche la ‘sorella minore’, ovvero la Tassa/Tariffa rifiuti solidi urbani, e la TARES dal 2013 non saranno da meno. Stando ai dati del nostro monitoraggio, delle 89 città capoluogo di provincia, quest’anno, 39 hanno aumentato la tassa, mentre 47 hanno confermato le tariffe dello scorso anno e soltanto 3 città sono in controtendenza (Lucca -7,5%; Treviso -5,4%; Teramo -4,8%). Fortunatamente la città di Benevento non ha aumentato la tariffa per l’anno 2012 e, quindi, pagheremo ancora quanto sborsato nel 2011. Una soddisfazione effimera se si tiene conto di tutti gli altri aumenti di tributi e tasse che stanno pesantemente penalizzando i cittadini”.

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