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Housing sociale, il Consiglio Comunale approva tre progetti

21/12/2012
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Santa Clementina, Via Tiengo e Capodimonte le aree interessate dagli interventi.

Nella seduta odierna del Consiglio Comunale di Benevento sono stati approvati tre progetti di housing sociale.  Tre le aree cittadine interessate dagli interventi edilizi.

La prima, Santa Clementina, sarà oggetto di un intervento proposto dalla ditta Giustino Costruzioni che realizzerà 426 alloggi di cui 28 da cedere gratuitamente al Comune, 56 da affidare a prezzo convenzionato e 342 destinate al libero mercato. Il provvedimento è passato con 10 voti favorevoli, 6 contrari e 5 astenuti.

Nella zona di Capodimonte interverrà la B-Brothers che sarà chiamata a realizzare 129 alloggi così divisi: 10 da cedere gratuitamente al Comune, 20 a prezzi convenzionati e 99 per il libero mercato. Il provvedimento è stato approvato con 13 voti a favore, 6 contrari e 5 astenuti.

Due distinti insediamenti, infine, saranno realizzati su bando del Comune nella zona tra San Pasquale e via Tiengo: l’uno da 33 e l’altro da 24 alloggi. Per il primo blocco è previsto un minimo del 5% minimo della volumetria residenziale da cedere al Comune, mentre per il secondo blocco la previsione è di un 15% minimo. Su questo intervento l’aula si è espressa favorevolmente all’unanimità dei presenti (25 voti).

In apertura dei lavori erano state respinte le pregiudiziali dei consiglieri Pasquariello, Capezzone e De Nigris, mentre è stato accolto un emendamento del consigliere Miceli.

Al termine del dibattito il sindaco Fausto Pepe che si è detto soddisfatto per l’approvazione dei progetti, ha sottolineato che: “Con queste tre iniziative si concede alla città una boccata d’ossigeno sia sul piano della vitalità economica che della strutturale domanda di alloggi”.

Nel corso del suo intervento il primo cittadino aveva stigmatizzato alcune critiche dell’opposizione dichiarando che: “Qualsiasi manovra portata avanti dal Comune non può essere sempre considerata un’iniziativa di carattere speculativo, tesa a favorire il privato. E’ bene precisare che l’housing sociale è un’iniziativa avviata nel 2009, voluta dal legislatore, declinata da interlocutori che operano sul piano nazionale. Mi sento in dovere di rinnovare l’invito ai consiglieri ad essere chiari anche nell’indirizzare accuse, evitando di diffondere terrori infondati e chiarendo fino in fondo ogni tipo di rischio o incomprensione: se c’è qualcuno che intravvede o conosce irregolarità, lo dica chiaramente”.

Fausto Pepe  ha poi ripercorso le tappe attraverso le quali si è materializzato l’housing sociale del Comune aggiungendo che: “Di fronte ad un quadro normativo che non abbiamo scelto noi, bisognava capire quali fossero le iniziative migliori da declinarle sul territorio. Soprattutto bisogna comprendere come evitare i danni che l’abusivismo ha prodotto sulla città. Ciò che stiamo realizzando in questo Consiglio ha un passato che va preso in debita considerazione”.

 Rispetto alla bocciatura di altre proposte, il sindaco ha spiegato che: “E’ stata rintracciata nell’utilità pubblica e nelle aspirazioni economiche del territorio la ratio ispiratrice”.

“L’interesse pubblico è particolarmente legato alla valutazione sull’opportunità di un nodo tra Santa Clementina e San Modesto, integrando così gli interventi realizzati con i fondi PIU Europa finalizzati alla coesione sociale. Il Consiglio Comunale è chiamato a valutare la qualità degli interventi più che delle persone. Bisognerebbe interrogarsi sul perché negli anni scorsi diversi comuni limitrofi hanno raddoppiato la popolazione e tentare di porre un rimedio”.

“Sono convinto – ha concluso Fausto Pepe – che abbiamo scritto una pagina amministrativa importante per lo sviluppo e la regolamentazione urbanistica della città”.

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