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I prossimi quattro anni – ha precisato Gennaro Masiello – saranno caratterizzati dal protagonismo progettuale e dalle risorse umane

21/12/2012
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Gennaro Masiello è stato riconfermato presidente della Coldiretti Benevento per il prossimo quadriennio. E’ stato eletto con 48 voti favorevoli su 49 votanti (c’è stata una sola scheda bianca) dall’assemblea provinciale della Coldiretti sannita a cui hanno partecipato i presidenti di sezione della Coldiretti.

Riconferma anche per la carica di vice presidente nella persona di Antonio Ciabrelli, imprenditore vitivinicolo di Castelvenere.

I lavori dell’assemblea sono stati introdotti dal direttore della Coldiretti sannita Giuseppe Brillante che ha spiegato che si è giunti all’assemblea provinciale dopo aver celebrato ben 64 assemblee sezionali per il rinnovo dei consigli direttivi che risultano essere presieduti da nuovi presidenti  per il 50 percento.

Il presidente Masiello nella sua relazione introduttiva ha tracciato il percorso di Coldiretti per i prossimi quattro anni sottolineando le azioni prioritarie da mettere in campo.

“I prossimi quattro anni – ha precisato Gennaro Masiello – saranno caratterizzati dal protagonismo progettuale e dalle risorse umane che Coldiretti metterà in campo nei prossimi quattro anni per gestire il progetto economico”.

L’assemblea di oggi ha sancito un’ulteriore evoluzione: la Coldiretti si evolve per  divenire un soggetto politico. Il presidente Masiello ha chiarito cosa vuol dire soggetto politico: “Qualche decennio fa eravamo collaterali alla politica poi siamo diventati una forza sociale. Oggi dobbiamo diventare un soggetto politico, non legato ai partiti e non filo governativi, ma vogliamo suggerire alla politica ed alle istituzioni il nostro modello di sviluppo. Soggetto politico lo saremo prima e dopo le elezioni e significa che diremo quali candidati sono stati più utili, chi mette al centro del programma il progetto dell’agricoltura, chi è contrario o favorevole agli OGM. Negli anni sono state fatte tante campagne elettorali sulla Fortorina e sul raddoppio della Telesina senza che fossero seguiti da azioni concrete né dalla verifica delle reali azioni. Vogliamo che i parlamentari rappresentano bene le aspettative del mondo agricolo. Coldiretti vuole offrire un progetto, un percorso e su questo solleciteremo le istituzioni”.

Il Made in Italy è stato un altro tema trattato dal presidente che ha detto: “60 miliardi di falso Made in Italy possiamo rimpiazzarlo con una legge chiara sull’etichettatura in cui si dica da dove proviene la materia prima”.

E sulla vendita diretta Masiello ha aggiunto: “Noi abbiamo lanciato la vendita diretta con i mercati di Campagna Amica che dovremmo promuovere anche in altri comuni. La strategia dei mercati è stata un’opportunità per uscire da un angolo. Siamo soggetti che credono che l’agricoltura deve essere distintiva”.

“Partendo dall’esempio del settore vitivinicolo – ha detto Masiello – dovremo impegnarci a costituire cooperative anche in altri comparti. Restando nel settore vitivinicolo va detto che oggi imbottigliamo solo il 20% della produzione, se riusciamo ad imbottigliare il 50 percento del vino e vendere sfuso solo l’altro 50 percento daremo molto reddito in più”.

“E’ terminata la stagione – ha proseguito Masiello – in cui basta avere la partita Iva per usufruire di risorse economiche. I finanziamenti devono andare solo agli agricoltori che vivono di agricoltura”.

“Il rischio – ha concluso Masiello – è la rassegnazione, di ciò né è consapevole la Coldiretti comprendendo che deve dare un proprio contributo perché l’Italia possa continuare a fare l’Italia”.

Nel corso del dibattito il vice presidente Antonio Ciabrelli ha precisato che bisogna impegnarsi per organizzare il territorio e fare sistema con il dialogo ed il confronto e la Coldiretti deve fare sintesi. Il presidente del Consorzio Sannio Tutela Vini, Libero Rillo, ha sottolineato che occorre una grossa semplificazione di tutto il sistema agricolo.

Il direttore Giuseppe Brillante recependo le istanze pervenute dagli interventi dei presidenti sezionali ha detto: “Dobbiamo ridare azione e riguardare i momenti dei servizi più rispondenti alle esigenze delle imprese. Dobbiamo puntare sulla specializzazione ed il miglioramento di alcuni servizi che necessariamente dovranno essere messi in rete”.

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