Vigorito : “Io non mollo perché insieme si sta quando si cade e ci si aiuta a rialzarsi”

Conferenza stampa del Presidente Oreste Vigorito organizzata dalla società del Benevento Calcio questo pomeriggio nella sala interna dello stadio “Ciro Vigorito”.

L’incontro si è  reso necessario al fine di fugare i dubbi che agitano la piazza e non solo e per questo fine si è data la possibilità ai non rappresentanti della stampa di interagire direttamente con Vigorito tramite email e telefonate.

Complessivamente la società da’ lavoro, ha chiarito il Presidente,  a 88 persone esclusi i calciatori e di essi ben 59 sono di Benevento. Questo perché c’è chi accusa anche che non ci sono persone della città nella società giallorossa.

È un periodo difficile, ha detto Vigorito, e c’è amarezza e si vogliono capire  i motivi di tutto ciò ma se i risultati sono questi vuol dire che non si è ancora capito il perché.  Si spera però di riuscire a risolvere il problema per andare quanto più lontano possibile nei play off. Profezie non ne faccio, io faccio solo impegni, non promesse, ma impegni. E parlo agli uomini di buona fede e non agli altri ha aggiunto. E pensare poi che io possa tifare contro la squadra che dirigo e’ assurdo. Io sponsorizzo anche il rugby e la squadra di basket di Avellino. A questa squadra, il basket di Avellino,  ho dato 30.000 euro; negli ultimi 4 anni al Benevento Calcio sono stati dati ben 60 milioni. Io sono arrivato a Benevento ed ho potuto dar vita alla mia passione che non è uno sfizio. Io rispetto le persone che lavorano con me e prima di mandare via qualcuno ascolto gli altri che sono nelle mie società. Poi decido io. Io non ho mai detto che quest’anno saremo andati in B ho piuttosto detto che c’era un progetto giovani da portare avanti. All’inizio ho pensato che avremmo avuto grossi problemi poi invece non è andato così. Certo c’è stata la presunzione di aver risolto i problemi ma non è  stato così. Avrei dovuto comprare un calciatore e ho sbagliato ma chiedendo ai 7 scouting che abbiamo, hanno detto che giocatori più bravi in giro non ce ne erano. Ho mandato un mio collaboratore a Milano e per un calciatore che valeva 60000 euro ci hanno chiesto 2 milioni ed era un giocatore di 33 anni. Per un altro di 27 anni ho offerto 1,5 milioni ma non me lo hanno voluto dare. Poi parlando con i miei collaboratori li stessi hanno detto che non servivano. Abbiamo sbagliato, è lampante, è così.  Ma altre persone che sono nel modo del calcio hanno detto che non c’è ne era bisogno e Vigorito non ha preso nessuno. Io, ad esempio, ritengo che Pazienza è un grosso allenatore e lui ed Auteri sono stati mandati via perché avevano fatto 4 punti in 5 partite. Mi auguro che con Auteri si ritrovi il gioco ed i punti. Altrimenti si ripartirà con il progetto giovani.  È giusto protestare o avere un ripensamento ma la protesta non nasconde la malafede. Nei 4 anni maledetti, abbiamo fatto dei play off per tornare subito in A siamo stati castigati solo dalla classifica avulsa, l’anno dopo abbiamo cambiato 4  allenatori e vedete chi sono i calciatori che ho acquistato ma qualcuno poi è scappato via. Il primo anno di C sono stato su tutti i campi dove mi hanno chiesto cosa ci facevo li. Ma siamo arrivati in semifinale ma chi poteva sapere che Pinato si faceva espellere o Talia mettesse le mani in faccia ad un avversario. Dunque nei due anni di C abbiamo fatto due play off ve ne siete accorti? Eppure Ronaldo, Dybala e l’Inter sono venuti a giocare qui e non ad Avellino. Dopo l’ho già detto non darò altri soldi da buttare e voglio che siamo capaci di andare avanti con i nostri giocatori che hanno il giallorosso dentro. Io, scrivetelo, non lascio resto qui. Se poi c’è qualcuno che ha il portafoglio grosso e lo  chiede con gentilezza si può pensare. Ma ricordatelo, Vigorito non lascia, Vigorito rilancia. E su Nunziante forse abbiamo sbagliato perché avremmo dovuto difenderlo di più. SuperMario a Perlingieri lo avete soprannominato voi, non io.

Se fermo l’orologio al 31 Dicembre dovrei dire che abbiamo fatto Bingo, se lo fermo dopo devo pensare che bisogna buttare tutto. Come  al solito la verità è a metà ed la nuova guida tecnica dovrà decidere chi salvare e chi no, ma a monte del ritiro. Io credo che ci sono calciatori da salvare ed altri che saranno lasciati liberi. Purtroppo quelli sotto contratto non puoi metterli alla porta, non puoi non metterli in rosa altrimenti paghi i danni. La politica del domani sarà dare più spazio ai giovani che dovranno essere messi sotto contratto già dai 16 anni ed arrivati a 18 dovranno avere il contratto da professionisti. Ma se vogliono possono andar via senza che nessuno possa far niente, se gli sono arrivate le sirene delle grosse società. Questa è  la normativa. Io poi voglio chiarire che non voglio fare la guerra a nessuno. I tifosi sono in rottura con la squadra ed è giusto ma non fischiate dal primo minuto, aspettate il 91esimo e poi fischiate. Lo spogliatoi, lo chiarisco è coeso ed i calciatori non vanno a farsi la pizza. E sarà  così fino alla fine dei play off poi si vedrà.

Il senso di questa conferenza a cuore aperto, ha concluso Vigorito, è stato proprio la volontà di chiarirsi e ritrovare un feeling necessario anche per la partecipazione ai prossimi play off.

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One Reply to “Vigorito : “Io non mollo perché insieme si sta quando si cade e ci si aiuta a rialzarsi””

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