Carcere di Secondigliano Pasquale Mandato: arriva per la prima volta il reliquiario di San Pio
Rossi: “un gesto di conforto e speranza per i detenuti”
PIETRELCINA Presenti il sindaco Mazzone, l’assessore Rossi, il parroco fr. Daniele e Maria Grazia Mandato Carcere di Secondigliano. Pasquale Mandato: “arriva per la prima volta il reliquiario di San Pio”. Rossi: “un gesto di conforto e speranza per i detenuti: è la prima volta che ciò accade”.
di Lino Santillo
Grande emozione nel carcere di Secondigliano intitolato al pietrelcinese Pasquale Mandato. “Il 5 marzo di 42 anni fa, Pasquale Mandato veniva ucciso dalla Nuova Camorra Organizzata. Ogni anno – dichiara l’assessore Domenico Rossi – facciamo memoria di quel barbaro omicidio, cercando di trasformare il sacrificio del maresciallo Mandato in un fattore di crescita morale e civile per la nostra comunità.
Omaggiarne la memoria nell’anno del Giubileo della Speranza rappresenta però, per una comunità che ospita una chiesa giubilare, una responsabilità in più: Pasquale era un agente di Polizia Penitenziaria e Papa Francesco ha dedicato ai detenuti il capitolo 10 della bolla d’indizione Spes non confundit scrivendo che “nell’anno giubilare saremo chiamati ad essere segni tangibili di speranza per i detenuti che, privi della libertà, sperimentano ogni giorno, oltre alla durezza della reclusione, il vuoto affettivo”.
Insieme a Maria Grazia Mandato, – termina l’assessore Domenico Rossi – siamo andati col nostro parroco fra’ Daniele nel carcere “Pasquale Mandato” di Secondigliano portando il reliquiario di San Pio come gesto di conforto e speranza per i detenuti: è la prima volta che ciò accade.
Partecipare alla messa del mercoledì delle Ceneri in un’atmosfera così densa di significato e di emozioni è stato un privilegio per aver vissuto il quale, a nome mio e del sindaco, ringrazio tutto il personale del carcere, volontari compresi, nella persona della direttrice dott.sa Giulia Russo e del cappellano don Giovanni Russo; il parroco frà Daniele Moffa, sempre pronto ad operare il bene con la sua grande umanità; Maria Grazia Mandato, figlia di Pasquale, da anni impegnata per salvaguardare la memoria del padre; e i tanti detenuti le cui colpe non sta a noi giudicare, e di cui è stato toccante verificare la fede”.
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