Pietrelcina, l’Ente comune approva il “Manifesto per la bellezza dei paesaggi rurali”.
Tale importante iniziativa promossa dal Comitato Scientifico di Studio rurale di “Futuridea”, Associazione per l’innovazione utile e sostenibile. Mazzone: “il paesaggio del nostro paese viene ad assumere ancor più una valenza di specifico interesse e rimarca l’identità culturale del popolo pietrelcinese”.
di Lino Santillo
“Una volta, ricordo di aver risposto a un disperato ricercatore di cibi genuini, che la sua ricerca non era più così disperata: se lui soltanto si fosse dato la pena di lasciare l’asfalto e di inoltrarsi qualche chilometro per le strade secondarie, di breccia o di terra battuta. A chi ricerca aspetti antichi, e non guasti, delle nostre città e del nostro paesaggio, il tragitto è ancora più breve: basta allontanarsi poche centinaia di metri dalle vie del traffico grande o piccolo e dell’industria piccola o grande. Basta scantonare in qualunque sentiero campestre. Trovi mondi nascosti, riserve di pace e di bellezza”. Sono parole che ci ha lasciato uno dei più grandi narratori italiani del Novecento, Mario Soldati, in uno straordinario reportage sul nostro Paese nel momento del trapasso verso la modernizzazione selvaggia del consumismo. I tempi sono certo cambiati, i paesaggi che ricordo e non ritrovo più nel mio viaggiare lungo la Penisola, non siamo riusciti a salvarli completamente, anzi ne abbiamo protetti solo una parte marginale. Le strade a scorrimento veloce, le autostrade, hanno sradicato alberi secolari, così come immense colate di cemento si sono abbattute, incuranti, su splendide distese di campi fertili. Pascoli abbandonati cancellati da frane e slavine e muretti a secco, infiniti e assolati, lasciati a sgretolarsi, sotto gli occhi di tutti e il silenzio di tanti. È il Paesaggio italiano che si è frantumato, negli anni, ma non tutto è perduto. Luoghi che sembravano dispersi, abbandonati, stanno ricominciando a trovare vita. L’uomo ha forse capito l’importanza della terra, soprattutto i giovani, che sono tornati a calpestarla, a coltivarla, a vivere in campagna. Il paesaggio per essere bello deve essere vivo, altrimenti muore. La bellezza è fragile e va curata giorno per giorno. Se si rinuncia alla bellezza, si rinuncia alla felicità. Esplorare, contemplare, vivere in un paesaggio bello crea benessere psichico. Bisogna, quindi, costruire bellezza attorno a noi e preservare quella che già fortunatamente è riuscita a salvarsi, dagli alpeggi con le malghe dell’arco alpino, alle colline di vigne che punteggiano poeticamente tutto lo Stivale, dalle meravigliose pinete maremmane ai fantastici alberi d’ulivo del Sud e le distese dei campi di grano che sono stati falcidiati in passato e, perché no, quei muretti a secco di pietra lavica, antichi e geometrici, che attorniano, meravigliosi, i dammusi di Pantelleria. L’Italia industriale di qualche decennio addietro ha spazzato, come un uragano, uomini e casolari di campagna e senza contadini il paesaggio ha sofferto, è svanito assieme a un pezzo di civiltà. È l’Italia della Bellezza paesaggistica che voglio raccontarvi, dei contadini, del mare e dei pastori, dei casari e del grano, degli eroici terrazzi di vigne e delle distese d’ulivo. Alla luce di questo stupendo brano di Mario Soldati, l’amministrazione comunale di Pietrelcina presieduta da Salvatore Mazzone ha approvato il “Manifesto per la bellezza dei paesaggi rurali”. “Il Comune di Pietrelcina – dichiara il primo cittadino – ha approvato il “Piano per la valorizzazione del patrimonio culturale e del paesaggio urbano di Pietrelcina” congiuntamente al Puc (piano urbanistico comunale. Il suddetto Piano, prevede “l’individuazione degli elementi caratterizzanti, cc è indissolubilmente legata al suo retaggio agricolo che ha nei secoli plasmato il territorio nella forma di paesaggio rurale con elementi di specifico rilievo. L’interesse collettivo nei confronti della tutela del nostro paesaggio, manifestato nell’opposizione pressoché unanime al progetto di un parco eolico a Pietrelcina. Il piano di valorizzazione del patrimonio culturale riguarda il paesaggio urbano ma non il paesaggio rurale. Il “Manifesto per la bellezza dei paesaggi rurali” elaborato da “Futuridea”, dichiarato “best practice” in occasione della decima conferenza sull’applicazione della Convenzione europea sul paesaggio. Per cui, – rimarca Salvatore Mazzone – intendiamo come amministrazione comunale, recepire integralmente il contenuto di detto manifesto, a valere quale atto di indirizzo per tutte le successive iniziative di programmazione. A tal proposito, il comune privilegia lo sviluppo eco-sostenibile a difesa delle risorse ambientali, del paesaggio, della flora e della fauna, preserva il patrimonio storico-artistico, archeologico e museale, custodisce l’archivio ed i testi antichi esistenti sul territorio”. Per le motivazioni riportate – termina il primo cittadino – intendiamo approvare il “Manifesto per la bellezza dei
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