E’ quanto lamentano Dario Porrazzo, Moreno Carosella, Michele De Figlio e Salvatore Esposito, iscritti e sostenitori del Pd. La missiva, inviata per conoscenza anche al Segretario della Federazione Sannita, al Commissario del Pd Campania Antonio Misiani e alla Segretaria Nazionale Elly Schlein, è la seguente :
“Care compagne e cari compagni, amiche e amici del PD e della Comunità di San Giorgio,
avevamo scritto una lettera aperta al partito, agli iscritti e alle forze sociali e culturali del territorio in modo garbato, pubblico e democratico, aprendo anche alla fiducia verso le dichiarazioni iniziali del Commissario.
Non si pretendeva di “dettare la linea politica”; volevamo solo contribuire ad aprire un confronto leale, diretto e democratico su temi nevralgici che non interessano solo il nostro specifico territorio ma che, a fronte di una destra divisiva, revanscista e corporativa, toccano profondamente le basi culturali e ideali della nostra Costituzione e del nostro vivere democratico.
Ora costatiamo che le parole “patto civico” e “progetto plurale” sono sparite dal vocabolario delle intenzioni del PD di San Giorgio e sono state sostituite da un lessico burocratico e di potere molto brutale: convocazione iscritti – Urgenza amministrative: informativa del Commissario.
E le assemblee pubbliche? E un dibattito urgente sulle emergenze ambientali, urbanistiche e sociali del territorio? E il contrasto alle infiltrazioni camorristiche e clientelari alla base della indagine della magistratura che ha fatto cadere l’amministrazione? E il rinnovamento democratico del partito per aprire il confronto pubblico con i cittadini anche non iscritti nel segno della iniziativa politico-culturale della segretaria nazionale? E le elezioni europee, fondamentale snodo politico, anche alla luce dei teatri di guerra vicinissimi al nostro Paese e alla grave crisi economica sociale che viviamo, nemmeno sono accennate nell’O.d.g. della formale convocazione degli iscritti. Questi temi dovevano essere propedeutici e fondamentali per un nuovo corso politico del PD a San Giorgio nel quadro generale della gravissima crisi globale e locale che viviamo.
Neanche il Commissariamento recupera un orizzonte democratico e partecipativo degno di questo nome nel nostro PD. Anzi si pronunciano, nelle modalità tipiche delle insinuazioni a bassa voce, denigrazioni verso i compagni e le compagne che propongono un vero dibattito su questi temi cruciali per la vita del partito.
La denigrazione, l’emarginazione di chi vuole democraticamente partecipare alla vita di una Comunità, ignorare le proposte sperando che vengano dimenticate costituiscono la reazione tipica di potere di chi non progetta di avere cura del bene comune del partito e della città.
Chiediamo ai compagni e alle compagne – iscritti e non iscritti – di non chinare il capo verso questa logica distruttiva degli ideali democratici per cui siamo nati. Noi non lo faremo. C’è bisogno di aprire gli occhi, invece, e partecipare e proporsi per una nuova idea della politica e dell’economia nel nostro Partito. Noi ci impegneremo democraticamente per questo obiettivo. Nel nostro piccolo contribuiremo sempre al dibattito interno democratico e fecondo e al confronto aperto con i cittadini.
Saluti cordiali e buon lavoro a tutti e a tutte”.