“Il cammino della pace” diventa “via Cammino della Pace”. Anche contrada Ciofani diventa Via Cammino della Pace.

Il sindaco Mastella ha mantenuto la parola per una strada che rappresenta il “fiore all’occhiello” dell’intera amministrazione comunale.  Nel tratto di Pietrelcina, tantissime anomalie e carenze di opere pubbliche. L’ira dei cittadini.

di Lino Santillo

Dopo l’inaugurazione del “Cammino della Pace” da parte del sindaco di Benevento Clemente Mario Mastella e del primo cittadino di Pietrelcina Salvatore Mazzone, unitamente ad assessori e consiglieri comunali, con la partecipazione di cittadini arriva un’altra “perla” da parte dell’amministrazione comunale del capoluogo sannita. Il primo cittadino On. Mastella ha aggiunto alle tante promesse mantenute un altro tassello al suo impegno della fattiva operatività quotidiana e a lungo termine. Parliamo della segnaletica stradale nelle contrade. In particolare da poche ore è stata posizionata ai confini con Pietrelcina una stupenda segnaletica con scritto “via Cammino della Pace”. Ovviamente, grande soddisfazione hanno espresso tantissimi cittadini e anche automobilisti i quali si sono fermati per ammirare e fotografare l’importante segnaletica e relativa dicitura. Senza dubbio, tale adempimento ha elevato lo spirito e l’animo umano per tantissimi fedeli e devoti di San Pio, davvero commossi e grati al primo cittadino di Benevento. Nei mesi scorsi sono state posizionate anche le Stazioni della via Crucis, davvero un’opera artistica di indubbia valenza spirituale e di aggregazione. Il tratto di strada denominato da poco “Via Cammino della Pace” rappresenta il fiore all’occhiello dell’intera amministrazione comunale senza distinzione di colore politico, dal momento che San Pio è l’anello di aggregazione di ogni persona, di ogni famiglia e di tutti i popoli. Ricordiamo che i lavori di riqualificazione della strada che collega Benevento a Pietrelcina, realizzati dall’impresa Rillo Costruzioni Srl e costati 1.827.000,00 euro, sono consistiti essenzialmente nel rifacimento della pavimentazione stradale per una lunghezza di circa 8,5 km con l’apposizione della relativa segnaletica stradale e nella realizzazione di: cunette e canali di scarico per la raccolta delle acque piovane, opere in contenimento eseguite mediante la tecnica di ingegneristica naturalistica e impianti di pubblica illuminazione mediante l’istallazione di n. 256 pali di illuminazione. Lungo il percorso è stata, infine, predisposta anche la rete per l’installazione della fibra Internet. A proposito dell’illuminazione di sera si possono osservare scenari incantevoli attraverso una particolare luce di lampade al Led che illuminano “a giorno” l’intero tratto stradale dai confini di Pietrelcina fino a Benevento capoluogo. Non si può dire altrettanto per il tratto di Fontana dei Fieri che ricade in territorio del paese natale di Padre Pio. Solamente presso alcune abitazioni vi sono tantissimi pali che illuminano la strada. In particolare nell’ultimo tratto i pali della luce sono spenti, da mesi e mesi anche senza lampadine e relativo supporto. Uno scenario “inquietante” davvero da terzo mondo, altro che via Cammino della Pace, forse si potrebbe chiamarlo “cammino della discordia, dell’ingiustizia e dell’abbandono. Tantissimi cittadini, invitano il sindaco Salvatore Mazzone a recarsi sul posto, in particolare di sera e verificare di persona il totale abbandono che regna sovrano nell’ultimo tratto che confina con Benevento. Mancano i muretti di contenimento e tantissime altre opere, per cui non si comprende il motivo di tali anomalie. Senza parlare poi della mancata predisposizione della fibra ottica. Davvero un mistero tali situazioni abnormi. Ritornando alla strada per Benevento, l ’intervento per “il cammino della pace” ha previsto la riqualificazione del percorso intercomunale esistente Benevento–Pietrelcina, località Acquafredda, Camerelle e Ciofani. Il progetto di riqualificazione della strada denominata “Il Cammino della pace” nasce dall’esigenza di valorizzare un percorso che già oggi esprime delle potenzialità derivanti dalla economia del turismo enogastronomico, dei paesaggi agrari, del turismo storico, artistico e religioso. Esso si pone in sinergia con analoga progettazione presentata dal Comune di Pietrelcina, anche se carente in molto tratti. Le opere realizzate (fra le altre rifacimento del piano viabile, regimentazione delle acque, impianto di pubblica illuminazione) garantiscono una migliore accessibilità ai territori dei due comuni, concretizzando e favorendo la tendenza allo sviluppo economico già in essere: in sintesi garantiscono il rafforzamento dello sviluppo endogeno del territorio. In particolare, l’intervento nel tratto di Benevento ha avuto l’obiettivo di contribuire: alla valorizzazione delle risorse paesaggistiche, ambientali, storico-culturali, ricreative del territorio rurale; alla valorizzazione ed al rafforzamento dei settori economici legati alle produzioni agricole e dell’economia del turismo religioso, culturale e rurale nonché dell’attività agrituristica; ad incentivare la creazione di nuove attività economiche non direttamente legate al mondo agricolo, ma interessanti per il territorio rurale, come ad esempio piccole attività di artigianato, servizi per i fruitori (noleggio mezzi, ristoro), centri per le attività sportive o ricreative; alla valorizzazione ed alla tutela del paesaggio rurale con il recupero di strutture in disuso del territorio agricolo in modo da ridurre il consumo di suolo e favorire la cultura del recupero e del restauro piuttosto che la costruzione ex-novo; al recupero ed alla riqualificazione funzionale in ambito urbano di immobili dismessi. A conclusione, il tratto di “via Cammino della Pace” nel territorio di Benevento, rispecchia l’impegno del sindaco Clemente Mario Mastella, di tutta l’amministrazione comunale e di coloro tra i progettisti e tecnici che hanno lavorato con grande spirito di professionalità ed abnegazione, per un tratto di strada percorso a piedi dal giovane fr. Pio nel recarsi a Benevento presso il Duomo per prepararsi al gran giorno dell’ordinazione sacerdotale avvenuta nel lontano 10 agosto 1910 ad opera di mons. Schinosi.

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