Arcos: Memorie Ipogee di Emanuele Scuoto a cura di Azzurra Immediato. Opening dal 1° Aprile al 20 Maggio

Memorie Ipogee di Emanuele Scuotto, ideata per Arcos – Museo d’Arte Contemporanea Sannio, in collaborazione con Off Gallery, affida al senso immaginifico la dimensione mnestica, in grado, attraverso la sostanziazione della materia, di farsi testimone di un presente apparentemente atemporale – ossimoricamente.

Le forme di memoria mutano al mutare del tempo per farsi tassello di quel che Yates chiamava “palazzo della memoria immaginario” al quale Scuotto sta dando nuova personale architettura interiore. Una costruzione in cui Egli ci invita ad entrare, la cui trama è intrisa di commistioni antiche – che affondano le proprie radici nella tradizione classica e barocca partenopea – ma anche di slanci che pongono al centro di una nuova scena lo stravolgimento epifanico, in cui, tra passato e nuova contemporaneità, un velo d’antica trama è stato divelto. In tale disvelamento ecco che appaiono dei rimandi forti alla cultura multiforme, stratificata e preziosa di Benevento, città alla quale Scuotto lega uno dei simboli della propria ricerca: San Gennaro, che, in un certo senso, “torna a casa”, nella sua città natale.

Ma non solo; Memorie Ipogee si pone quale sintetica retrospettiva o antologica dell’artista, che si avvale, però, di opere inedite, realizzate in visione site specific. Emanuele Scuotto, la cui carriera ha già all’attivo diverse collaborazioni internazionali, in questa occasione apre la strada e la prospettiva verso una sorta di mundusnovus la cui esplorazione è la scoperta, dapprima inconscia poi sempre più nitida nella sua emersione, di una inusitata e sorprendente nuova età della creazione, maieutica di un tempo che coincide con una singolarità ritrovata e riconosciuta secondo i prodromi di una bellezza della solitudine creativa. Memorie Ipogee, entrando in commistione con i peculiari spazi museali di Arcos ed in contatto con la sua origine architettonica che ricorda quelle Catacombe partenopee cui Scuotto si è ispirato per alcune sue narrazioni, dà vita all’origine di una memoria inattesa. In che modo, però, il visitatore potrà entrare in simbiosi con tale indagine? Se è vero che l’occhio principe di un artista sa guardare ben oltre il già noto, affrontando il percorso della dimensione incognita inanellando una sequenza tale da trasformarsi sia in codex semantico sia in prospettiva e proiezione di ricerca, ai fruitori del Museo Arcos spetta il ruolo di attivi percorritori – e forse precorritori – di un legame finalmente tornato alla luce, in cui passato, presente, noto ed ignoto lavorano all’edificazione di una nodale relazione tra dimensione cultuale e culturale, in cui la sfera del divino e dell’immaginifico si tramutano in varco inconsueto e meraviglioso, ove, passo dopo passo, il pubblico potrà offrire il proprio determinante apporto.

Il catalogo sarà presentato in occasione del finissage della mostra, con una raccolta di testi multidisciplinari e immagini delle opere e dell’allestimento site specific ad Arcos.

BIOGRAFIA DELL’ARTISTA

Marano di Napoli, 1978.Vive e lavora a Napoli.

Diplomatosi al liceo artistico di Napoli, nel 1996 fonda la bottega d’arte La Scarabattola con i fratelli Salvatore e Raffaele: tuttora è uno degli autori del gruppo. Nel corso di più di venti anni di attività, le mostre più importanti da ricordare sono: Mostro…il diavolo del 2003, Pulcinellarifavoladel 2004 e Il mondo sospeso del 2005, tutte allestite presso la Chiesa di San Severo al Pendino di Napoli. Del 2008 è Personaggi di terrore, demoniaci e magico-religiosi della tradizione natalizia meridionale, in collaborazione con Roberto De Simone, inaugurata presso la Reggia di Caserta. Al 2009 risalgono SCU8 Maninarte, a cura di Luca Beatrice, ospitata nei locali di Castel dell’Ovo e Tradizione in Azione, allestita presso il complesso di San Lorenzo Maggiore (Na). Lo stesso luogo viene scelto per la suggestiva installazione Mondi del 2010. Al 2013 risale l’organizzazione e la partecipazione a Paleocontemporanea, collettiva articolata in un percorso tra antichità ed espressioni artistiche contemporanee, sviluppato tra il Museo Archeologico di Napoli, il Museo e l’Osservatorio Astronomico di Capodimonte e le Catacombe di San Gennaro. Nello stesso anno gli Scuotto danno vita alla galleria ESSEARTE, orientata ad una riflessione sull’opera d’arte, in particolare sull’oggetto artistico, e alla promozione dei più giovani; nel 2016 la galleria ospita La terra in una stanza – una wunderkammer per i fratelli SCU8, mostra nata per raccontare i venti anni di attività del gruppo. Nel 2018 Emanuele e Salvatore, con un’opera a quattro mani, sono tra gli artisti partecipanti a Ceramicsnow! mostra allestita presso il Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza in occasione del sessantesimo anniversario del prestigioso Premio Faenza.

Con Terra mia (2019, NabiInterior Design, Napoli), mostra che lo vede unico autore delle opere, Emanuele inaugura il suo percorso artistico personale che prosegue con Purgatorio, personale a cura di Azzurra Immediato (2021, NabiInterior Design e OFF Gallery, Napoli) e con l’installazione Limen, progettata per la sezione Gli altari dell’Arte – a cura di Giuseppe Leone – nell’ambito della rassegna VinArte 2022 di Guardia Sanframondi (BN).

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