Durante la festa provinciale del partito Socialista Italiano, tenutasi presso la Galleria Malies, in un incontro dal titolo : ” Le donne e la politica”, si era affrontato proprio il tema delle quote rosa.
“Ribadisco la mia posizione al riguardo, sottolinea Lucia Chiusolo componente regionale della Federazione Giovani Socialisti. Le quote rosa non devono servire a legittimare un qualcosa, nè ci dovrebbero essere, perchè la presenza della componente femminile negli organi di rappresentanza dovrebbe essere qualcosa di ovvio così come lo è per gli uomini. Sono contenta comunque dell’approvazione di questo regolamente perchè rivaluta anche , a mio parere, la definizione di quote rosa con “quote di genere”. La legge n. 120 del 2011 ha stabilito che, nei consigli di amministrazione e nei collegi sindacali delle società quotate in mercati regolamentati, almeno un terzo dei membri debba appartenere al genere meno rappresentato e la quota deve essere pari almeno a un quinto. Le donne da sempre hanno dovuto combattere per la propria libertà e affermazione e questa notizia non può che allietarci per i traguardi che con costanza e pazienza certosina stiamo raggiungendo.
Oltre tutto al di là dei colori, rosa, blu, verde , bianco questa approvazione deve essere vista anche e soprattutto nell’ottica di un rinnovamento, di un pieno coinvolgimento nelle questione burocratiche attraverso anche l’opinione di una fascia della popolazione che spesso era in silenzio, che spesso doveva abbassare la testa al volere cosiddetto maschile.
Anche nell’ottica delle Pari Opportunità è un enorme passo in avanti perchè finalmente possiamo incidere nelle decisioni sociali, politiche ed economiche.
Sono convinta che l’Italia ha bisogno non solo degli uomini ma anche delle donne; l’Italia per potersi risollevare ha bisogno dell’unione delle menti, delle passioni, delle idee sia degli uomini che delle donne insieme, ma non solo, ma anche dei giovani che costituiscono il futuro della nazione”.
