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La sfida degli Istituti Agrari: lavoro ai giovani e sviluppo delle aree interne

L’assessore Fortini: “Fate rete e preparate competenze”.

Per fermare lo spopolamento e la desertificazione delle aree interne, in gran parte rurali, bisogna investire sull’agricoltura. Lo strumento per creare competenze nel settore sono gli istituti agrari, che vanno potenziati e pubblicizzati per la loro valenza educativa e sociale. Per concretizzare questa prospettiva che diventa sempre più indispensabile per garantire sostenibilità ambientale, qualità e sicurezza alimentare, è necessario un cambio di passo e di mentalità, nonché un racconto diverso di queste scuole. Su questo orizzonte si è sviluppato il convegno dedicato a “Il ruolo degli Istituti Agrari per l’agricoltura del futuro”, promosso dal “Galilei Vetrone” di Benevento e svoltosi nell’Aula Magna della sede di Piano Cappelle. “Il mondo agricolo -ha detto il dirigente scolastico Giovanni Marro- è in piena evoluzione. Prepariamo gli studenti a diventare imprenditori e tecnici. Con le innovazioni tecnologiche e le potenzialità offerte dal digitale si potranno aprire nuove opportunità di lavoro per i giovani”. Una spinta allo sviluppo del Sannio può venire dalla valorizzazione del proprio patrimonio naturale. Collegando Agricoltura, Turismo, Enogastronomia e Beni Culturali. “Lo spopolamento -ha affermato Nino Lombardi, presidente della provincia- interessa anche la città di Napoli . La comunità deve camminare insieme. Nessuno vince da solo. I comparti devono dialogare. Le innovazioni vanno coniugate con la tutela delle vocazioni del territorio. L’Istituto Agrario ci appartiene. Tutti siamo figli del mondo rurale”. Per offrire nuovi sbocchi occupazionali, la realtà scolastica deve incontrare il mondo imprenditoriale. Per fare questo occorrono serie progettualità. “Mi chiamano tante aziende -ha osservato Lucia Fortini, assessore regionale alla scuola- che non trovano ragazzi per lavorare. Bisogna colmare questo scollamento. Le competenze sono molto richieste. Per questo è cruciale rafforzare tecnici e professionali. Per l’agricoltura in Campania arriverà un miliardo di euro dal Pnrr. Fate rete tra gli istituti agrari”. I progetti e i risultati raggiunti dal “Galilei Vetrone” sono stati illustrati dai docenti Mennato Forgione e Domenico Sebastianelli, che hanno sottolineato l’importanza dell’agricoltura nella rivoluzione ambientale in atto, con i repentini cambiamenti climatici, e la necessità di pubblicizzare meglio le specificità del territorio per vincere la sfida della competitività, che dipende anche dalla ricerca e dalla sperimentazione di nuove colture. Con questo scopo l’istituto ha aderito al Progetto “Scuola Viva” e ai “Laboratori Green”. Il dibattito è stato arricchito dagli interventi di Maria Carmela Serluca, assessore al comune di Benevento, Raffaele Di Lonardo , sindaco di Guardia Sanframondi, Carmine Agostinelli dell’Università Popolare del Fortore, dei dirigenti scolastici Maria Cirocco e Pietro Caterini, di Gennaro Masiello, presidente di Coldiretti Campania, e Domenica Di Sorbo dell’ufficio scolastico regionale . Hanno partecipato in collegamento Ettore Acerra, Patrizia Marini e Mirella Scala. Ha presentato la docente Maria Grazia Ruscello. Cambiano i tempi, cambiano le prospettive. L’agricoltura del futuro ha comunque bisogno di ragazzi appassionati e preparati, che trovino gratificante lavorare nel settore. “Questo istituto -ha rilevato Masiello- è straordinario, ma il suo valore reale non è percepito. Bisogna migliorare il racconto. Qui si formano professionalità. La scuola e le imprese devono giocare la stessa partita. Basti pensare che nella cantina di Guardia ci sono macchine che riempiono diecimila bottiglie all’ora”. CI sono, insomma, tante potenzialità ancora inespresse ed anche alcune criticità da superare. “La nostra scuola -ha evidenziato Cirocco, dirigente dell’Istituto Medi Livatino di San Bartolomeo in Galdo- non ha niente da invidiare alle altre. Per noi è come l’Ilva. Però non abbiamo il terreno per mettere su un’azienda agraria. Ho sollecitato più volte la provincia per una soluzione”. “L’ambiente e il territorio -ha concluso Di Sorbo- si salvano con l’agricoltura. I ragazzi ci pensino. Conosceranno il fantastico mondo degli agricoltori”.