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Pd: Cacciano e Del Basso De Caro, il giorno della riscossa

Conferenza stampa oggi del segretario provinciale Pd Giovanni Cacciano, disarcionato dalla guida del Partito da una iniziativa del commissario regionale Francesco Boccia. Tutto illegittimo, tutto fatto fuori norma e senza educazione, dichiara Cacciano, che oggi insieme a Umberto Del Basso De Caro si gode la rivincita nei confronti di una frangia, tra l’altro con anche qualche rappresentante di peso interno al Pd sannita, che ha dato prova di superficialità e disprezzo di norme e regolamenti. E già perchè, ha ricordato Cacciano, per commissariare una Federazione occorrono : ” Gravi e reiterate violazioni dello statuto e del codice etico.” E poi è nullo l’atto non ratificato nei 30 giorni successivi. D’altronde lo stesso Boccia non ha poi inserito nell’ordine del giorno della Direzione Nazionale la ratifica del commissariamento da lui “ideato”,

Qualcuno, ha detto Cacciano,  ha continuato a pensare che pur senza ratifica si potesse andare avanti. Difatti la  Commissione Nazionale di Garanzia poi la Commissione Nazionale del Congresso, con parere unanime, entrambe si sono espresse che non c’è alcun commissariamento ma gli eletti sono in carico fino a marzo 2026. Hanno quindi votato a favore i rappresentanti di Bonaccini ma anche della De Micheli e di Cuperlo.

C’è stato quindi, ha continuato Cacciano, un tentativo di violentare una decisione legittima e allora mi domando : come mai si è deciso di lavorare sul territorio in modo furtivo per fare saltare quanto deciso un anno fa in maniera legittima? Ma giustizia è stata fatta perché siamo un partito che ha regole e norme ed in questo sono stato appoggiato da quasi la totalità degli iscritti tra i quali ringrazio Umberto Del Basso De Caro. Grazie a tutti loro che si è sventato una porcata. C’è stato un commissario regionale che malgrado le designazioni votate all’unanimità ad Agosto mi telefona 3 volte, vista l’indisponibilità di Umberto, ma non mi dice nè mi accenna che nella notte, si era già deciso chi far subentrare e senza informare nessuno del cambiamento. Così come  il 14 dicembre, in modo furtivo di notte sempre scrivono 3 righe per provare a commissariare una federazione senza alcuna telefonata. La norma e la buona educazione vorrebbe che si telefonasse per chiedere ed informarsi ed invece lo apprendiamo dalla stampa. Chiedo poi il documento commissariale ma non ottengo nullo. Avrei potuto adire alle vie legali esterne, come hanno fatto in altre province, ma non l’ho fatto. Poi sette degli otto consiglieri regionali hanno sottoscritto una lettera di sfiducia del commissario regionale, Boccia, ritenendo che non ha avuto garbo istituzionale perché, correttamente, se gioco una partita non posso fare l’arbitro.  L’unico però a non firmarla, è stato il nostro consigliere regionale! Senza dimenticare che il commissario regionale è responsabile della colonizzazione della Campania perché ha contribuito a far eleggere al Parlamento  6 rappresentanti per la Campania ma 3 di essi non sono Campani ma prestati alla Campania e Benevento e Avellino non hanno rappresentanti. Vedo in Bonaccini però l’ariete per rigenerare il PD dalla parte popolare dalla quale da troppo tempo la dirigenza si è allontanata. Bonaccini ha detto: “Se non cambia la legge regionale farò le primarie per decidere i candidati anziché farli scegliere a 4 dirigenti romani che non conoscono i territori.”

Anche Piero e Vincenzo De Luca hanno detto che si è trattato di una porcata alla federazione di Benevento. Anche se li abbiamo sempre avversati li abbiamo poi riconosciuti dopo le elezioni. Si può non condividere una linea politica ma ci si organizza per fare valere le proprie idee.

La partita del PD si giocherà al congresso nazionale per combattere le peggiori destre che ora governano. Senza di noi governeranno per altri 20 anni. Il mio appello è di volgere lo sguardo al futuro e lavorare guardando al domani è in a quanto accaduto  ieri, per rilanciare il cardine del centrosinistra senza vivere nel rancore.