La folla degli studenti come già annunciato ieri, si è schierata massiccia questa mattina in Piazza Santa Sofia, luogo del riconoscimento Unesco cittadino, per protestare contro i provvedimenti del Governo Monti che riguardano la scuola.
“Ci riprendiamo il futuro perché siamo contro la privatizzazione della scuola pubblica e su tutto quello che vuole il ministro Profumo”. “Protestiamo per non avere docenti ricattati, demotivati e impossibilitati a offrire una scuola di qualità”, questo quanto affermato dagli studenti. Il corteo di domani venerdì 26 Ottobre,chiuderà il programma di protesta concertato dal Collettivo Autonomo Studentesco. “Una contestazione forte e matura – ha commentato Amerigo Ciervo docente di filosofia al Liceo Classico “Giannone”, non solo contro la riforma scolastica e il disegno di legge Aprea, ma anche per difendere la scuola pubblica come istituzione, come luogo, simbolo di un Paese che sta cambiando”.
La giornata di ieri è stata caratterizzata da assemblee e sit-in, oggi la mobilitazione, ha visto le lezioni all’aperto con docenti e studenti per dire basta alla riforma della scuola! La protesta avviata in questi tre giorni dal mondo studentesco è una ribellione per difendere la scuola pubblica che costituisce una conquista democratica la quale, ha lo scopo di istruire, imparare, conoscere e formare uomini indipendenti e liberi. “Questa serie di riforme dell’istruzione pubblica – ha spiegato Nicola Sguera, docente di storia e filosofia al Liceo Classico “Giannone” – mette in discussione non solo la democrazia scolastica, ma anche il ruolo dei docenti”. Da notizie apprese pare che la questione delle 24 ore di lavoro settimanali per i docenti sia rientrata, ma ciò non giustifica l’atto definito di bassissimo livello. Non si può pensare che un’insegnante possa essere in classe per 24 ore settimanali, al posto delle attuali 18, senza dovergli riconoscere nulla dal punto di vista economico. Come se per loro le sei ore in più, non contino nulla, oltretutto i nostri docenti nonostante gli stipendi bloccati, hanno una grande capacità e volontà che affermano e mettono in campo giorno dopo giorno.
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