Fabio Cannavaro ha presentato in conferenza stampa l’incontro contro il Perugia di lunedì 26 Dicembre. Proprio il particolare giorno, Santo Stefano, è stato oggetto del primo commento del mister: “Per me è la prima volta giocare in questo periodo, è molto strano. Uno è abituato a stare con la famiglia e comprare regali, ma questo è il nostro lavoro e la nostra passione quindi dobbiamo sempre cercare di fare il massimo. Il Perugia è una squadra in forma, anche se ultima in classifica, allenata da un allenatore d’esperienza per la categoria. Noi dobbiamo essere bravi a trasformare la rabbia e la tensione di questo periodo, in cui i sacrifici dei giocatori sono stati enormi. Al di là delle feste di Natale l’obiettivo è cercare di vincere contro una squadra in salute. I ragazzi sanno che ci sono le vacanze e le famiglie, ma lunedì per noi è una partita dove dobbiamo dare continuità. In questo campionato ci sono troppe squadre che fanno su e giù, poi rientri in un vortice da cui non esci più. Dobbiamo dar seguito alla crescita fisica, che c’è stata, e tecnico-tattica. Al di là di tutto dobbiamo dare il massimo in casa lunedì. Dobbiamo venir fuori da una situazione che non ci appartiene, e questo lo si può fare solamente con la concentrazione. Siamo fortunati, abbiamo la possibilità di stare a casa con la famiglie e questo deve essere un vantaggio. La vittoria ti permette di vivere e lavorare in modo sereno, il sorriso è importante e aiuta. Lunedì sarà una partita più che importante.”
Passando poi alla squadra il mister ha aggiunto : “Era tanto tempo che non vedo solo uno-due infortunati, oggi erano tutti in campo che correvano e lavoravano. Leverbe e La Gumina stanno bene, Forte che aveva avuto un problemino al tendine e Farias anche. Veseli, El Kaouakibi e Viviani iniziano a stare bene e allenarsi con continuità. Meglio averli in panchina che lasciarli a casa, domani vedremo. Viviani contro il Palermo sapevo fosse un rischio ma ne avevamo bisogno, poi aveva avuto un calo ma ora sta bene. E’ importante l’aspetto psicologico, la miglior medicina è giocare e per lui un po’ di più perché ha sofferto tanto. Lui è stato a lungo fuori perché non si capiva il suo problema, lo hanno accusato di essere un finto malato. Ricordo una partita in cui ne avevo solo 11. Bisogna pensare a rimettere tutti in condizione, poi ci saranno le scelte da dover fare. I risultati dei fisioterapisti si stanno iniziando a vedere. Per Ciano l’obiettivo è inserirlo nei secondi tempi, ha avuto un infortunio importante ma è in ripresa anche lui. Fa parte della gestione di cui tanto parliamo, sono giocatori importanti che vengono da una situazione atletica non ottimale. Fino a ora Karic mi è piaciuto molto, soprattutto a Parma. E’ un giocatore che magari passa inosservato e si fa vedere poco, ma lo senti. Acampora dà sostanza a centrocampo, sicuramente più di Improta che invece è maggiormente improntato sulla fase offensivo. A Improta piace andare più in fascia, ad Acampora invece tra le linee. Ho giocatori intelligenti, questo per un allenatore è tanta roba. Per Kubica pensavo a qualche inserimento senza palla o a qualche cross, che però non sono arrivati. Ora come ora sulla trequarti può sbagliare qualcosa in più ma se lo può permettere, a centrocampo no. Con l’uomo in più la sensazione era quella di passare la palla al portiere invece di mettere la palla dentro.”
Uno sguardo anche al futuro : “Per adesso sono rimasto concentrato su quello che ho a disposizione. Tanti giocatori che ho si sono allenati magari due settimane di fila, l’obiettivo è avere tutti a disposizione. Ho la fortuna di avere una società e un Direttore che in passato hanno sempre dimostrato di effettuare le operazioni importanti quando necessarie. Mi piace recuperare i giocatori ma preferirei averli fisicamente a posto, il lavoro di questi mesi è stato importante ma non era la normalità. Quando si vanno ad acquistare i giocatori devono essere sani. Forte l’ho fatto giocare, gli ho dato la massima fiducia come a tutti. Se dovessero arrivare squadre interessate basta che portano i soldi. Noi siamo contenti con lui, io sono contento con lui, vedremo se ci sarà l’interessamento di squadre o la volontà del giocatore.”
Tatticamente : “Non so se giocherò con uno o due trequartisti, dobbiamo sempre gestire i giocatori. A Modena mi aspettavo più continuità durante la partita, quando abbiamo provato quello che volevamo fare non abbiamo fatto male. Con questo sistema devi avere il controllo della partita e il predominio sull’avversario, se hanno la palla gli altri poi devi correre. In casa dobbiamo giocare più a centrocampo, per poi magari servire l’attaccante o gli inserimenti dei nostri trequartisti. Dobbiamo capire che nel calcio ci vuole personalità e coraggio, nelle ultime due partite abbiamo pensato più a controllare il vantaggio che a proporre un gioco offensivo. Nelle altre partite invece, quando eravamo sotto, siamo riusciti a proporre un buon calcio. Mi piace cambiare sistema di gioco, dimostra che hai giocatori intelligenti e non dai punti di riferimento agli avversari. A me piace osare e cercare di sviluppare determinate situazioni, per le assenze non lo abbiamo fatto. Prima giocavamo meglio ma non portavamo a casa punti, nelle ultime due partite abbiamo fatto dei passi indietro nel gioco ma abbiamo portato punti a casa. La ricetta perfetta non c’è nel calcio: l’obiettivo è vincere le partite e riuscire a proporre un gioco importante. Questo sistema di gioco, il 4-3-2-1, mi permetteva di avere solidità a centrocampo e possibili inserimenti da parte dei trequartisti, anche perché non avevo tre attaccanti su quattro. Non è il mio sistema preferito, ma è il campo a darci le risposte “.
Dopo il Perugia arriva la sosta e, dopo una breve vacanza, bisogna continuare a lavorare : “Sono sempre stato abituato a staccare la spina, ma certo in una settimana di vacanza il periodo è breve. Anche i ragazzi sanno che devono fare la vacanza per poi tornare ancora più carichi. Darò loro un programma di lavoro per mantenere la forma decente che abbiamo, l’obbligo minimo è fare tre allenamenti. Oggi si può e si deve controllare. Non ho ancora pensato a eventuali amichevoli, dobbiamo lavorare su altre cose.”
Importante è far ritornare il pubblico :”Io sto dando il mio contributo, portando tanti familiari. Giocando in uno stadio pieno fa piacere, l’ambiente fuori deve essere un ambiente di festa. I tifosi possono fare anche il tifo da casa, poi tutto dipende dai giocatori. In questo periodo ci abbiamo messo del nostro per allontanare i tifosi, la classifica non era delle migliori; starà a noi riportarli per festeggiare”.
Un pensiero anche per Ranieri, che ha sostituito Liverani sulla panchina del Cagliari : “Il Mister porta tanta esperienza, l’ho avuto a Napoli da ragazzo. E’ tornato in Italia dopo aver fatto cose straordinarie, gli facciamo un in bocca al lupo”.
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