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Benevento – Palermo, per Cannavaro sfida importante

03/12/2022
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Cannavaro ha incontrato la stampa nella consueta  conferenza pre gara. Dopo le due trasferte consecutive che hanno fruttato 4 punti, il mister è apparso un pò più rilassato benchè consapevole delle difficoltà che lo aspettano anche e soprattutto perchè l’emergenza è ancora in atto, tra infortuni, squalifiche e giocatore al mondiale.

E proprio in quest’ottica si è espresso Cannavaro che ha detto:  “Sulla carta cominciamo ad avere buoni numeri. Tello ha recuperato ma va gestito. Schiattarella si è allenato solo oggi con la squadra. Torniamo al discorso della gestione: ci sono tanti giocatori che stanno rientrando e hanno bisogno di ritrovare la condizione tramite il minutaggio. Veniamo da risultati positivi ma l’emergenza continua, c’è sempre il pericolo di poter ricadere. Stiamo lavorando bene, i ragazzi sono sempre disponibili perché sanno che solo con il lavoro possiamo uscire da questa situazione. Pensiamo a domani, poi alla partita con il Parma: partita dopo partita. L’obiettivo è arrivare alla sosta di Natale con qualche punto recuperato e tutti i giocatori “.

Un discorso per Pastina, arruolabile ma in questo periodo con qualche problema di troppo :” Se non ha smaltito gli errori dopo una settimana vuol dire che c’è un problema. Già in campo dobbiamo eliminarli, ma nel calcio esistono. Uno non può perdere un tempo a pensare a quello che è stato. L’errore fa parte dello sport e va eliminato subito. L’ho visto bene, si è allenato bene in settimana anche dal punto di vista del peso. Le alternative in questo momento sono fuori, uno sta al Mondiale e l’altro sta recuperando, sono giocatori che ci permetteranno di avere più esperienza”.

La buona notizia è aver rivisto o forse sarebbe meglio dire visto El Kaouakibi in campo contro la Reggina : “Può giocare terzo di difesa, terzino destro, quinto. Ha grande fisicità, è un giocatore che dobbiamo mettere in condizione anche se a livello aerobico sta molto bene. Mi piace perché è sempre allegro e positivo, ma anche lui va gestito. Non possiamo buttarlo in campo e pensare che possa fare 90 minuti”. Anche Veseli sta recuperando ma è ancora presto.

A Reggio Calabria Cannavaro ha tra l’altro cambiato in corsa assetto alla difesa ed ha chiarito che :”Eravamo tre difensori per un’attaccante, mi sembrava eccessivo. Dovevamo recuperare, il 3-5-2 ti obbliga a recuperare palla nella tua campo mentre con altri sistemi puoi fare densità più avanti. Se uno è attento e concentrato può giocare con qualsiasi modulo, sono i giocatori a dover trovare la scelta giusta”.

E’ stato poi analizzato il centrocampo al quale mancherà Karic  (E’ un giocatore di carattere che ci dava equilibrio. Gli ho chiesto qualche gol in più, soprattutto in casa ha fatto fatica a tirare. Ci sono varie situazioni su cui deciderò domani mattina, ma i ragazzi si sono allenati bene quindi sono sereno), Schiattarella ha qualche problema ma il rientro di Viviani fa ben sperare, ed i due possono anche convivere (Per me possono giocare tranquillamente insieme, senza nessun problema. Magari sono abituati a giocare nella stessa posizione con un centrocampo a tre, ma quando un giocatore è intelligente tutti possono giocare insieme. Parlano la stessa lingua).

Sull’attacco il mister ha aggiunto : “Simy è rientrato, lo stiamo mettendo in forma e spero di dargli un po’ di minuti come agli altri. Forte è un attaccante che vive di gol, mi piace come ragazzo perché è sempre positivo e dà l’anima in allenamento, questi periodi arrivano e vanno superati con serenità. La Gumina sarà emozionato, sarà una partita speciale ma si deve ricordare che gioca nel Benevento e deve fare gol per il Benevento: dopo la partita baci e abbracci di nuovo.” Per Farias il discorso è un pò più complesso : “Non lo conoscevo come persona, lo avevo visto come calciatore. Si dice sempre che ha le qualità ma gli manca quel qualcosina: gli manca la continuità d’intensità, va a sprazzi. Io gli chiedo di entrare sempre nel vivo del gioco e di non restare isolato sulla fascia ad aspettare il pallone, solo così può far esaltare le sue qualità. E’ l’unico che per caratteristiche sue riesce a creare l’ultimo passaggio che può fare la differenza. E’ in crescita, lavora bene ed è un grande professionista. Sorride, per un brasiliano è fondamentale, anche lui come gli attaccanti ha bisogno di gol per avere fiducia ma dipende tutto da lui”.

Comunque per le prossime gare e sul rendimento da avere il mister ha le idee chiare “Ci sono tre gare in sette giorni, ci sono giocatori che stanno rientrando e devono ritrovare la forma. Devo considerare tutto, ma intanto dobbiamo pensare che domani è una partita importante. Giochiamo in casa, vogliamo continuare a fare cose importanti, il Palermo è in difficoltà come noi. E’ una finale, e le finali non si giocano ma si devono vincere. Certo, poi ci sarà l’infrasettimanale che ci darà l’occasione per far rifiatare qualcuno. In casa devi osare di più, devi avere quella personalità e quell’arroganza di osare. Magari fuori casa sai che ci può stare, in casa sei un po’ più conservativo e viene la paura. Al di là di questo, la squadra è in crescita e chiunque sta rientrando ha capito quello che voglio. Stanno assimilando tutti le mie idee, di questo sono molto contento perché la disponibilità l’hanno sempre data e ora sta venendo fuori anche il lavoro”.

La prima di esse, quella di domani pomeriggio al Vigorito, è contro il Palermo di mister Corini reduce da due sconfitte consecutive : ” E’ una squadra che gioca, non rinuncia a giocare, allenata da un allenatore d’esperienza. Ultimamente hanno problemi con i risultati ma io la vedo come una squadra viva, e non a caso non hanno cambiato allenatore. Hanno un buon centrocampo e un buon attacco, buon giocatori con buone idee. Dobbiamo essere bravi noi a evidenziare i loro errori e i loro limiti”.

Chiaro è che gioca un aspetto determinante l’umore dello spogliatoio in partite importanti per dare la svolta come appunto quella con il Palermo : “In casa abbiamo affrontato squadre veramente toste, ma soprattutto in un periodo particolare nostro. Per me l’ambiente è fondamentale, lavorare in serenità ti permette di fare qualche carico in più senza che loro se ne accorgano. Ho visto tanti sbalzi d’umore tra sconfitta e vittoria, non va bene: ho chiesto loro di essere più equilibrati, non possiamo assorbire una sconfitta in quattro giorni o essere troppo euforici per una vittoria.”

Importante è anche scacciare i fantasmi dalla mente dei ragazzi, fantasmi che si sono rivisti ad un particolare momento a Reggio : “Non è solo il concetto di cattiveria agonistica, soprattutto dopo il rigore di Reggio ci siamo disuniti. Alla mezz’ora eravamo sotto 2-0 senza aver capito il perché, avevamo perso la lucidità. Ho rivisto situazioni in cui uno faceva una scelta sbagliata al momento sbagliato, con la testa magari all’errore fatto prima e non al gruppo. In quei casi bisogna cercare di intervenire per far capire che il calcio è uno sport di squadra.”

Entra quindi anche in gioco ad un certo punto la responsabilità che ognuno di loro deve avere nei confronti della maglia che indossa : “Io me li coccolo tanto, ma loro sono ragazzi intelligenti. La responsabilità è fondamentale, non sono bambini né ragazzi viziati. Per me il dialogo è fondamentale, ma quando commettono l’errore sanno che come mi arrabbio negli spogliatoi devo venire in conferenza e dire la verità. Devo essere onesto con tutti. Sono ragazzi, possono sbagliare e commettere errori, ma devono sapere che lavorano in un gruppo e solo se camminiamo tutti nella stessa direzione possiamo fare qualcosa di importante. A me tocca dare le regole, chi non le accetta poi va in società.”

Dopo aver parlato del Benevento la conferenza è scivolata sui mondiali e su quelle che sono state le definite sorprese : ” In tanti sono sorpresi perché pensano che il calcio sia solo in Europa, ma non è affatto così. Ci dobbiamo svegliare, le batoste che hanno preso le europee ne sono una dimostrazione. Conosco la scuola giapponese e coreana, ma anche quella dei sauditi. Per me non sono sorprese anzi mi fa piacere, qualcuno pensa che in Asia ci si faccia la vacanza invece ci si possono togliere varie soddisfazioni”.

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