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Chiude i battenti sudeconomy con una dichiarazione del Presidente del Consorzio ASI Luigi Diego Perifano

21/10/2012
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Ultima giornata di lavori per “SudEconomy: la settimana dell’economia” che ha chiuso, questa mattina, la manifestazione con il partecipatissimo convegno: “Territori Intelligenti per la sfida dello sviluppo”.

Numerosi i rappresentanti politici ed istituzionali locali, regionali ed anche extra-regionali presenti all’evento. Alla tavola rotonda hanno preso parte: Luigi Diego Perifano, Presidente Consorzio Asi Benevento; Giuseppe Rillo, Direttore Generale Consorzio ASI Benevento (che, nell’occasione, ha anche assunto il ruolo di moderatore dell’incontro); Federico Lasco, Coordinatore delle Aree Asi della Campania; Filippo Bencardino, Rettore Università degli Studi del Sannio; Aniello Cimitile, Presidente Provincia di Benevento e Luigi Fiorentino, Capo di Gabinetto Miur (che ha relazionato su: “La competitività dei territori basata sull’innovazione”). Il Presidente Consorzio Asi Benevento, Luigi Diego Perifano, a conclusione della kermesse, stilando un positivissimo bilancio della manifestazione, ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Con il convegno di oggi si chiude SudEconomy, la rassegna di incontri e discussioni tematiche che Asi e Camera di Commercio, con il patrocinio di Comune e Provincia di Benevento, hanno voluto realizzare nell’ambito della “Settimana europea delle Piccole e Medie imprese”. Non sono mancate novità nell’ambito di questa iniziativa: la scelta di un nuovo ed accattivante logo; il trasferimento dall’area industriale al centro della città, che ha consentito anche a molti ospiti di apprezzare la bellezza di Benevento; il riconoscibile e massiccio apporto scientifico dell’Università degli Studi del Sannio; il concorso economico della Camera di Commercio. Non è stato un lavoro agevole, data la mole di appuntamenti in programma e ringrazio tutti coloro che hanno collaborato a questa iniziativa e, soprattutto, Ignazio Catauro, coordinatore del gruppo operativo, componente del Consiglio Generale dell’ASI. E’ stata una settimana intensa e coinvolgente, non solo per la notevole partecipazione ma, soprattutto, per l’ampiezza e l’utilità delle discussioni. Sono state valutate le nuove opportunità di sviluppo produttivo, dal settore energetico alle imprese innovative, analizzando le misure che il Governo, con il Decreto sviluppo-bis, si appresta a varare a sostegno delle start-up. Si è affrontato, a 360°, il tema della sottocapitalizzazione delle PMI e la criticità dei loro rapporti col sistema creditizio, accogliendo il contributo di proposte provenienti dai rappresentanti di Banche, Fondi di Investimento, compagnie di venture-capital, agenzie di rating. Si è fatto il punto sui ritardi e le insufficienze della rete infrastrutturale locale a servizio dello sviluppo industriale. E’ stata proposta una lettura critica della recente riforma del mercato del lavoro, studiandone i possibili effetti con particolare riguardo alla disoccupazione giovanile. Si è parlato e, molto, di Sud, ponendo l’accento sui gravi rischi di smobilitazione del nostro apparato produttivo, ma anche delle opportunità che si presentano in una fase pur drammatica di ristrutturazione radicale dell’organizzazione economica. E’ stata, in definitiva, una buona occasione per aprirci al confronto e misurare le nostre capacità di relazione ideazione”. Poi, a proposto di territori-intelligenti, tema al centro del dibattito odierno: “Nella accezione prevalente, un territorio intelligente è quello in cui, anzitutto, si sviluppa l’attitudine a combinare diversi fattori, ottimizzandone le relazioni e, quindi, la resa. Quali sono questi fattori essenziali? Un’economia fondata sullo spirito innovativo e sulle capacità di trasformazione; la scelta obbligata dell’innovazione; le eco-sostenibilità; la mobilità amica; nuovi stili di vita ed una leadership locale, ovvero il governo delle istituzioni dentro una visione strategica, che susciti condivisione e che fondi le proprie linee operative sul crescente impiego di nuove tecnologie digitali, per abbreviare le procedure amministrative, offrire servizi a

distanza, informatizzare atti e documenti. Si richiede, quindi, la realizzazione di un profondo processo di trasformazione ed innovazione delle infrastrutture materiali ed immateriali, del modo di vivere delle persone, del modo di trasformare o progettare gli spazi urbani, dell’economia e del modo di governare: e questo non può che essere frutto di un rinnovato protagonismo collettivo, sapientemente orientato dall’unità e cooperazione tra le Istituzioni, le imprese, il mondo accademico, le organizzazioni sociali”. Soddisfattissimo della magnifica riuscita della manifestazione si è dichiarato anche Giuseppe Rillo, Direttore Generale Consorzio ASI Benevento. Egli, durante il suo intervento, non ha mancato di effettuare una puntuale e dettagliata analisi economica, relativamente alla situazione industriale ed alle emergenze politico-strutturali dell’intero Sannio. Si è altresì soffermato a parlare di: territori intelligenti; della necessità che ci sia sempre una maggiore cooperazione, connessione “fertilizzazione” tra aree industriali, enti pubblici ed il territorio in cui si opera. Per Federico Lasco, Coordinatore delle Aree Asi della Campania, invece, le parole-chiave per pensare al futuro sono: integrazione, rivoluzione culturale e produttiva, trasformazione urbanistica. Egli così ha asserito: “Il Sud necessita di un serio cambiamento strutturale che faccia fronte ad una maggiore sostenibilità, riqualificazione urbana ed edilizia, mobilità atta alla creazione ed all’innovazione. A tutto ciò, inoltre, deve aggiungersi anche quel doveroso “salto di qualità collettivo” che stravolga il modo di gestire le amministrazioni pubbliche ed il territorio. Operando una stretta sinergia tra servizi, imprese ed enti istituzionali non solo l’intero Sannio ma anche il Meridione tutto, sarà finalmente messo nelle giuste condizioni per ripartire, rammodernarsi, crescere, progredire ed evolversi!”. Luigi Fiorentino, Capo di Gabinetto Miur che ha relazionato su: “La competitività dei territori basata sull’innovazione” ha insistito sul fatto che l’innovazione deve essere il motore trainante degli anni a venire per il Meridione d’Italia. Essa, coadiuvata dal potere dei Sindaci e degli enti locali possono, infatti, far da volano per lo sviluppo del Sud. Inoltre, ha anche auspicato maggiore sinergia e cooperazione tra i territori più disagiati affinché, unendosi, possano meglio far fronte ai disagi ed alle problematiche derivanti dalla crisi economica internazionale, magari facendo risaltare le proprie eccellenze. Ha, poi, suggerito l’ideazione di un sistema-governance territoriale basato su analisi scientifiche e non sull’improvvisazione, così com’è spesso avvenuto nelle terre meridionali. In conclusione, ha esortato gli amministratori e gli imprenditori tutti a puntare su: competitività; gioco di squadra; creazione di nuovi distretti; open data per le aziende; più tecnologia nelle pubbliche amministrazioni. In seguito, è intervenuto il Rettore dell’ Università degli Studi del Sannio, Filippo Bencardino che, prendendo la parola, ha affermato: “Il futuro dell’Italia dipende dal Sud che non deve mai più esser lasciato solo! Infatti, soltanto il Meridione può contribuire, come protagonista principale, al rilancio del nostro Paese ed il Sannio, in cui esistono giovani formati ed intelligenti e tante piccole medie imprese, sicuramente farà la sua parte in questo nuovo e complesso scenario d’innovazione”. Dopo ha disquisito sull’efficientamento delle amministrazioni; di città-intelligenti; di sviluppo locale; centralità del ruolo del Mediterraneo ecc…Infine, è stata la volta del Presidente della Provincia di Benevento, Aniello Cimitile che ha intrattenuto la platea, parlando di numerose questioni. Per prima cosa, ha illustrato gli effetti sbalordivamente negativi che la crisi economica ha causato nell’intero Sannio: PIL al di sotto del 13%; aziende che chiudono; tracollo dell’import-export; fuga di cervelli all’estero; economia di sussistenza e così via ed ha commentato: “E’ necessario ideare un modello di sviluppo locale che sia votato alla produttività ed all’innovazione; creare una piattaforma di intelligenze che gestisca i problemi del territorio. Infatti, solo apportando un capovolgimento radicale d’insieme, con una visione ed una leadership strategica si potrà ridisegnare il futuro dell’intero Sannio!”.

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