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Sant’Agata Viva, Maria Iannotta attacca l’amministrazione Riccio: “immobilismo totale”

“Art.639 Codice Penale: deturpamento e imbrattamento di cose altrui. E’ la legge.

Una cosa talvolta sconosciuta, a chi amministra il paese di Sant’Agata de’ Goti.

E’ evidente che si va verso un degrado senza fine.

A chi scrive “c’è livore”, vorrei dire una serie di cose: questo paese per il passato ha conosciuto periodi particolari, duri, ma in tutta onestà mai mi è capitato di sentire chi amministrava “la cosa pubblica”, rispondere a critiche con: “c’è del livore”.

Anzi si argomentava parola per parola, concetto per concetto, a suon di contenuti.

Ed io lo posso sottoscrivere con certezza perché ne sono stata una delle prime e più violente accusatrici.

Il disagio che provo come parte politica ben definita, è quello di non poter parlare di “cose”.

Perché se dico che Riccio, non muove un dito per l’Ospedale: silenzio.

Perché se dico che sindaci dei paesi limitrofi hanno preso iniziative e Riccio no: silenzio.

Perché se dico che piuttosto che fare il Piedibus, iniziativa lodevole per carità, è necessario pensare alla viabilità che va via via peggiorando: silenzio.

Perché se dico che il Comune viene ormai utilizzato a uso e consumo di chi amministra: silenzio.

Perchè se dico che forse imbrattare un marciapiedi con una bomboletta non è adeguato: silenzio.

E potrei continuare all’infinito perché va avanti da tre anni il mio tentativo di far presente che non si amministra così un paese.

A me sembra che si stia perdendo il lume della ragione.

A me sembra che l’agglomerato di persone che siede in maggioranza dopo aver centrato lo sperato obiettivo di vincere contro l’Innominato, non stia aspettando altro che passino gli anni, nell’immobilismo più totale delle priorità, che sono tante, credetemi.

La mia domanda è semplice, e la rivolgo ai cittadini: vi accontentate del pressapochismo di questi anni?

Io no!”

Così la coordinatrice di Sant’Agata Viva, Maria Iannotta, sull’operato ultimo dell’amministrazione Riccio.